Bergamotto Igp, la Nuova Unci scrive all’assessore Gallo per sollecitare l’iter
L'Unione nazionale delle cooperative Italiane chiede di accorciare i tempi
La presidente Lidia Chiriatti è consapevole del fatto che ogni giorno che passa si trasforma in settimane o in mesi di burocrazia ministeriale e comunitaria: «Il comitato promotore per l’Igp Bergamotto di Reggio Calabria è un esempio virtuoso di cooperazione in nuce, visto che rappresenta più di 300 operatori tra agricoltori e trasformatori per più di 500 ettari di bergamotteti da Villa San Giovanni a Monasterace. In un territorio dove è difficoltoso fare rete e ancor più cooperazione, occorre agevolare realtà di sviluppo locale e di sviluppo dal basso che possano migliorare il settore agricolo, di per se in crisi in tutta Europa».
Pertanto la federazione regionale dell’Unci fortemente chiede all’assessore regionale Gallo, a più di un mese dall’approvazione dell’Igp da parte del ministero dell’agricoltura avvenuta il 12 dicembre, di convocare al più presto il comitato Promotore al fine di coordinare insieme, come previsto dalla norma, la seduta di pubblico accertamento.
Questa fase obbligatoria di audizione pubblica, specifica il Presidente, precede la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, quindi l’eventuale riconoscimento transitorio nazionale dell’Igp e il contestuale invio da parte del Ministero alla Ue. La commissione europea ha i suoi tempi di approvazione stimabili in almeno tre mesi anche se il nuovo regolamento specifico ne riduce e ne semplifica le procedure.
Ma nel caso di eventuali opposizioni, che ci si augura non avvengano in quanto significherebbe agire contro lo sviluppo del territorio, i tempi si allungherebbero ulteriormente.
«Ci piacerebbe invece – continua Chiriatti – che già dalla prossima campagna produttiva bergamotticola, ovvero a partire da ottobre 2024 i produttori e le cooperative bergamotticole possano fregiare il loro prezioso prodotto del marchio di Indicazione Geografica Protetta “Bergamotto di Reggio Calabria. Ciò significherebbe aprire spazi di mercato nazionali e internazionali per un prodotto identitario ed emblematico della provincia reggina e della Calabria”.
Mi riferisco – conclude il Presidente – al prodotto fresco e al prodotto trasformato, sempre più richiesto per le sue caratteristiche salutistiche e nutraceutiche. Abbreviare i tempi della burocrazia è un dovere della politica e si configurerebbe come una grande salto in avanti e un importante segnale concreto di attenzione per la base produttiva del settore primario».