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Gioia Tauro, vertenza Lirosi Linee: licenziamenti, servizi interrotti e quadro societario complesso

Colpita lo scorso gennaio dal sequestro preventivo, la società impegnata sui servizi di lunga percorrenza in Italia e all’estero sta registrando la crisi oggi più acuta. Essa è solo una della quattro attività economiche destinatarie della misura che ha prodotto una situazione diversificata

Gioia Tauro, vertenza Lirosi Linee: licenziamenti, servizi interrotti e quadro societario complesso

Il sequestro per evasione fiscale che ha colpito lo scorso 22 gennaio le quattro distinte società Lirosi ha portato in evidenza una malagestione perdurante. Ha fatto luce su una crisi, evidentemente già esistente, che sta investendo in modo diverso le quattro distinte realtà economiche. Attività che, già al momento del sequestro, versavano in condizioni eterogenee. In particolare la crisi sta oggi interessando la società Lirosi Linee srl con perdita di posti di lavoro e disservizi notevoli.

Le quattro società

La società Lirosi Autoservizi srl, impegnata nel trasporto pubblico locale, la società Lirosi Linee srl, impegnata sul trasporto di lunga percorrenza in Italia e all’estero. E ancora la società Lirosi Service srl, impegnata nel settore della manutenzione, e la società FinLir srl, impegnata nell’attività di biglietteria e front office e già in liquidazione. Sono queste le attività economiche raggiunte nelle scorse settimane dalla misura di sequestro preventivo per evasione fiscale.

Lo scorso 22 gennaio, infatti, in esito a una attività di indagine fiscale condotta dal Gruppo di Gioia Tauro, le fiamme gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo. Esso è stato finalizzato al sequestro per equivalente di 1,4 milioni di euro. Emesso dal giudice per le indagini preliminari di Palmi, su richiesta della locale procura, ha colpito l’imprenditore Carlo Lirosi, proprietario delle quattro società e allo stato indagato per evasione fiscale.

Le legittime preoccupazioni avanzate dai sindacati per i lavoratori che hanno ricevuto le lettere di licenziamento e l’allarme lanciato dall’Adoc a difesa dell’utenza che ha già acquistato biglietti delle corse di lunga percorrenza cancellate, stanno riguardando una delle quattro società, ossia la Lirosi Linee srl. In questa società, nonostante il sequestro delle quote di maggioranza, le scelte gestionali, come i licenziamenti, ancora oggi sono in capo a Carlo Lirosi, suo rappresentante legale.

Il sequestro delle quote

La situazione delle società colpite dal sequestro preventivo è, infatti, complessa a diversificata. Il provvedimento ha colpito le quote di maggioranza (85%) della stessa Lirosi Linee srl. Ha colpito, altresì, la totalità delle quote della Lirosi Service srl e della FinLir srl. Anche della Lirosi Autoservizi srl è stato sequestrato il 100% delle quote ma a queste si è aggiunto il patrimonio.

L’amministrazione giudiziaria, in capo a Sabrina Condemi nominata dal tribunale, già amministratrice unica e giudiziaria della società Lirosi Autoservizi, in esecuzione del provvedimento è stata immessa nel possesso delle quote sequestrate anche nelle altre tre società. Immissione che si è tradotta in compiti legati alla rappresentanza del socio in assemblea, lasciando pertanto l’amministrazione giudiziaria fuori dalla gestione della società, licenziamenti compresi.

Il contesto critico e composito

In questo quadro complesso le situazioni sono distinte. La società Lirosi Autoservizi srl era già stata sottoposta ad altro sequestro nel 2022. Oggi ha un amministratore unico diverso, coincidente con quello giudiziario nella persona di Sabrina Condemi. La Lirosi Autoservizi srl, dunque, nella totalità del suo complesso aziendale è in mano a una gestione ordinaria straordinaria e giudiziaria che è completa espressione del Tribunale.

Non lo stesso si registra per altre tre società, Lirosi Service srl, FinLir srl e Lirosi Linee srl, azienda quest’ultima che sta licenziando i dipendenti. Nonostante il sequestro delle quote di maggioranza, esse sono ancora amministrate dallo stesso management finito nel mirino della guardia di finanza. Le fiamme gialle hanno eseguito il sequestro dopo avere verificato la sistematica omissione del versamento di ritenute operate in capo ai propri dipendenti per un totale di 1,4 milioni di euro negli anni compresi tra il 2017 e il 2019.

Dunque occorre distinguere per dare risposte e affrontare una crisi che investe situazioni complesse e articolare. Una crisi che, sul versante della storica Lirosi Linee srl, sta già producendo una perdita significativa di posti di lavoro e importanti disservizi e disagi alla copiosa utenza. Da decenni, infatti, ci si affidata alla Lirosi Linee srl per attraversare il paese. Ciò anche in considerazione dei collegamenti alternativi carenti da sempre disponibili alle latitudini della Calabria e di Reggio.

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