Presentata a Palazzo Campanella la XXII edizione del premio “Marco e Alberto Ippolito”

Tutti i dettagli della XXII edizione sono stati illustrati ieri mattina nella sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale della Calabria, nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla Fnism e coordinata dalla giornalista Emilia Condarelli, a cui hanno partecipato la Presidente della Sezione reggina Natina Cristiano Ippolito, il consigliere regionale della Calabria Giuseppe Neri, il vicepresidente del consiglio nazionale Asi Giuseppe Agliano, la presidente sezione poesia Rosita Loreley Borruto, il presidente sezione fotografia Vincenzo Malara, la presidente sezione racconti Caterina Silipo e la presidente sezione ricerca sociologica Ana Pia Fedele. 

Il premio, promosso dalla Federazione Nazionale Insegnanti di cui è presidente la professoressa Cristiano, moglie del compianto giudice Ippolito, in ricordo dei suoi figli, due giovani reggini amanti dell’arte e della letteratura, grazie anche al determinante apporto del professore Leo Pangallo, promuove l’interscambio culturale favorendo una agorà europea ai giovani di diverse nazioni. Un modo libero e aperto per confrontarsi e dibattere su diverse tematiche, proponendo esempi di professionalità nel campo dell’arte, della cultura, dell’economia e della scienza. 

«Abbiamo formato una scuola europea che lavora tutto l’anno – esordisce la professoressa Cristiano Ippolito – Da 22 anni, lavorano con noi tante scuole europee e oggi, siamo una grande famiglia. Questa è un’edizione speciale che ha come tematica lo sport, una sfida per i giovani ma anche una sana forma di aggregazione. Ringrazio il Direttore Dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università degli Studi di Genova Daniela Preda, che ha voluto fortemente che questa edizione si svolgesse nella città ligure e l’assessore comunale al Turismo Alessandra Bianchi che ha sostenuto l’organizzazione del  premio. La consegna dei riconoscimenti si svolgerà a Genova dal 15 al 19 Maggio. Non è la prima volta che il Premio travalica la Regione».

Entusiasta il consigliere regionale Giuseppe Neri che, nell’esprimere pieno sostegno anche da parte del presidente del Consiglio Mancuso, non può che rimarcare come «questo concorso ha un importante valore educativo e sociale. Stiamo assistendo purtroppo, ad una decadenza dei valori culturali e grazie all’impegno della professoressa Cristiano Ippolito e di tutta la sua squadra, questo premio dà la forza ai giovani di portare fuori il mondo che hanno dentro, contaminandolo con il sapere e l’arte che servono per renderlo migliore».

Pienamente concorde il vicepresidente del Consiglio Nazionale Asi Giuseppe Agliano, che si sofferma sulla valenza dello sport nella crescita dell’individuo: «vista la tematica trattata, l’Asi, attraverso il suo Presidente nazionale Sen. Claudio Barbaro, ha voluto concedere il patrocinio all’iniziativa. L’attività sportiva è un elemento fondamentale per garantire la salute ed il benessere psicofisico di ogni individuo di tutte le età e in particolare dei giovani. Lo sport concorre allo sviluppo del carattere e della personalità e, quindi, è un mezzo potente per lo sviluppo fisico e mentale. Attraverso la pratica sportiva, i nostri giovani imparano il valore della perseveranza, dell’integrità, dell’umiltà e sviluppano l senso del gioco di squadra, il senso di appartenenza, una sana competizione, il rispetto delle regole, la capacità di accettazione di una sconfitta, il rispetto dell’avversario».

 La FNISM, Federazione Nazionale Insegnanti, è un’associazione professionale delegata dal MIUR per la formazione dei docenti e dei dirigenti. La sezione di Reggio Calabria,  oltre a trattare in loco importanti e innovative problematiche di politica scolastica, con l’apporto di illustri esponenti della cultura italiana ed estera, ha avviato dal 2002 un progetto internazionale, il premio “Marco & Alberto Ippolito”, rivolto essenzialmente ai giovani di cui riconosciamo, al di là di ogni polemica, i valori esistenziali e le capacità in fieri che, se guidate bene, potranno costituire la base di una società più sana e veramente democratica.