Mediterranea di Reggio e Ain-Shams del Cairo: lunedì alla Biennale di Venezia la conferenza internazionale sul Nilo – VIDEO

Lunedì 17 luglio un nuovo evento alla Biennale di Venezia. Protagonista il NiLab, il laboratorio sul Nilo, cuore pulsante del padiglione Egitto frutto della sinergia tra la facoltà di Ingegneria dell’università di Ain-Shams del Cairo e l’università Mediterranea di Reggio Calabria. Tassello della 18^ Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, aperta al pubblico fino al prossimo novembre, il laboratorio e i progetti di ricerca sul Nilo saranno al centro di un’autorevole assise internazionale.

NiLab: il Nilo raccontato al mondo

«Un confronto tra i gruppi di ricerca che hanno lavorato e altri esperti e architetti e intellettuali per continuare a ragionare e a proporre. La Biennale è solo un primo step. È un percorso assolutamente aperto». Lo sottolinea Ottavio Amaro, docente di Progettazione architettonica presso il dipartimento dipartimento dArTe dell’università Mediterranea di Reggio Calabria e coordinatore del laboratorio Landscape in Progress.

Diciotto sono stati i siti indagati lungo il corso del fiume Nilo. A condurre gli studi sono state 24 università di tutto il mondo. Sei i topic – natura, campagna, città, infrastrutture, industria e archeologia – e per ciascuno sono stati elaborati tre progetti di rigenerazione.

Il Mediterraneo e le sfide epocali

«Crediamo fermamente che l’acqua, la sostenibilità e i cambiamenti climatici siano temi strategici nell’epoca che stiamo vivendo. Noi presentiamo un punto di vista che non solo invita a riflettere su valori e principi ma solletica un rinnovamento in termini di disciplinare, di linguaggio e di forma. I temi cruciali per l’Egitto assurgono, così, a temi epocali per l’umanità», evidenzia il professore Ottavio Amaro.

«Il Nilo rappresenta la storia dell’umanità e incarna l’incrocio tra mito e la storia, tra tradizione e identità. Un approccio che da abitanti dello Stretto e del Mediterraneo percepiamo come profondamente familiare. Proporre, in uno spazio aperto al mondo come la Biennale una sperimentazione progettuale su questo per noi è stato, dunque, fondamentale. Altrettanto importante è stata la visione, che abbiamo abbracciato con entusiasmo, di Leslie Lokko, direttrice della mostra di Architettura: ogni padiglione è concepito in una dimensione dinamica, non come una mostra statica in cui presentare dei prodotti già confezionati», prosegue il professore Ottavio Amaro.

Alla Biennale la proposta di due Università

«Credo sia la prima esperienza in cui due università si mettono insieme per formulare una proposta di allestimento di un padiglione alla Biennale di Venezia. Di solito gli allestimenti sono frutto dell’elaborazione di gruppi di esperti di fama. In questo caso la Mediterranea si è resa protagonista non solo dell’allestimento ma soprattutto della proposta tematica del Nilo e dell’acqua». Ottavio Amaro, docente di Progettazione architettonica dell’università Mediterranea di Reggio Calabria e coordinatore del laboratorio Landscape in Progress, così sottolinea la peculiarità della sinergia tra facoltà di Ingegneria dell’università di Ain-Shams del Cairo e l’università reggina.

La conferenza del 17 luglio a Venezia

Modererà Mauro Marzo e dopo i saluti di Piercarlo Romagnoni, Francesco Musco, Heba Youssef, l’introduzione sarà affidata a Ahmed Sami Abd Elrahman, Marina Tornatora, Ottavio Amaro, Moataz Samir, curatori del padiglione Egitto alla Biennale di Venezia. La relazione sarà di Michael Jakob. Quindi il lavoro si articolerà in base ai sei topic che hanno orientato la ricerca: natura, campagna, città, infrastrutture, industria e archeologia, con le conclusioni di Nicola di Battista e Mario Lupano.

Durante il primo panel Nature interverranno Cornelia Redeker e Yosra Malek, Cristian Sammarco, Loris Rossi, Laura Pedata, José Ángel Hidalgo Arellano, Nicolas Turchi. Il panel Agro sarà animato da Mauro Marzo, Sandro Grispan, Luigi Coccia, Claudia Pirina. Il panel Urbe sarà curato da Samah Elkhateeb, Domenico Chizzoniti, Ottavio Amaro, Marina Tornatora. Di Infrastructure parleranno Luca Galofaro, Marco Ferrari, Angela D’Agostino, Orfina Fatigato. Di Industria si occuperanno Gianluca Peluffo, Domenico Faraco, Blagoja Bajkovski, Riccardo Rapparini, Giuseppe Verterame. Infine il panel Archeologia con Philippe Liveneau, Zeila Tesoriere e Renzo Lecardane.

Un autorevole confronto internazionale sui grandi temi incarnati dal Nilo. Esso bagnando, lungo i suoi quasi sette mila chilometri, i territori continua a testimoniarne e a farne la storia.

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