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Gioia Tauro, due appuntamenti musicali per la stagione “Synergia 48”

“Serenata Luntana” con l’Accademia Mandolinistica Napoletana, rappresenta un viaggio musicale tra alcune delle più belle canzoni del repertorio classico partenopeo

Gioia Tauro, due appuntamenti musicali per la stagione “Synergia 48”

Lunedi 7 e mercoledi 9 agosto, sarà la città di Gioa Tauro, nella piazza dell’Incontro, ad ospitare due eventi molto affascinanti: il primo, “Serenata Luntana” con l’Accademia Mandolinistica Napoletana, rappresenta un viaggio musicale tra alcune delle più belle canzoni del repertorio classico partenopeo. Evocazione di tempi lontani, dove l’espressione in versi e musica ha portato Napoli nel mondo. La voce di Valentina Assorto, accompagnata dal Quintetto a Plettro dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, presenterà una carrellata di brani della tradizione napoletana, con una interpretazione personale ed arrangiamenti davvero molto interessanti, che sono valsi alla compagine di strumentisti napoletani il riconoscimento unanime della critica e degli appassionati.

L’accademia Mandolinistica Napoletana, nata nel 1929 per iniziativa di Raffaele Calace raccoglie alcuni strumentisti napoletani più sensibili alla esigenza di un recupero del mandolino napoletano quale strumento di tradizione colta. L’efficace attività di promozione e diffusione svolto ha avuto come sbocco naturale l’istituzione della classe di mandolino presso il Conservatorio di S. Pietro a Majella.

La compagine napoletana ha al proprio attivo, oltre a varie registrazioni radiofoniche per la RAI e le emittenti radio francese, tedesca e giapponese, incisioni discografiche di sinfonie, fantasie e romanze di celebri opere liriche, oltre ad un ampio repertorio della Canzone Napoletana, lavori sempre accolti in maniera lusinghiera da pubblico e critica.
Annovera anche prestigiose collaborazioni con artisti napoletani nel campo musicale, fra i quali
Roberto De Simone, il quale ha composto per l’Accademia un intero concerto dal titolo “Ceneri Napoletane” oltre a varie trascrizioni di brani classici e tradizionali più volte eseguite con successo.

La ricca attività concertistica delle sue formazioni orchestrali e da camera ha portato i mandolinisti napoletani a rappresentare l’Italia in importanti sedi e festivals internazionali (New
York, Germania, Francia, Gran Bretagna, Israele, Sud America). Nel 2021, la Napoli Mandolin Orchestra ha accompagnato Ermal Meta al 71° Festival di Sanremo, con il quale ha vinto un premio con l’esecuzione di Caruso di Lucio Dalla

Altro appuntamento di grande pregio, mercoledi 9 agosto, l’“Opera Illegàl, incontro proibito tra classica e jazz”. Protagonisti di questo progetto sono il soprano del Coro dell’Opera di Parigi Gabriella Zanchi insieme al pianista Riccardo Arrighini, eletto tra gli italian top player dal “New York Jazz Times”.

Cantante lirica, attrice di personalità e presenza scenica, Gabriella Zanchi è autrice teatrale, interprete versatile e appassionata di jazz. Dal 2013 vive e lavora a Parigi, debuttando nella fortunata ripresa francese del musical Disney: “La Belle et la Bête”. Attualmente collabora con il coro dell’Opéra di Parigi, dove canta come soprano primo.

In Italia ha collaborato per anni col M° Nicola Piovani, dapprima nello spettacolo musicale “Concha Bonita”, e poi interpretando l’opera sinfonica: “La Cantata dei Cent’anni”, accompagnata dall’orchestra Roma Sinfonietta e dalla voce recitante di Gigi Proietti, nei più importanti teatri italiani: la Fenice, Teatro greco di Siracusa, Sferisterio di Macerata, Auditorium Parco della Musica Sala Santa Cecilia e molti altri.

Il pianista Riccardo Arrighini è considerato tra i più talentuosi e completi pianisti italiani. Ad una conoscenza del repertorio classico abbina da sempre la grande passione per il jazz, che lo
ha portato a collaborare con grandi artisti, italiani ed internazionali. Le sue competenze lo
portano sulla strada della contaminazione e delle “riletture”, così, a partire dal 2007 il pianista
viareggino elabora un duplice progetto, dedicato al padre, dal quale aveva ereditato la passione
musicale: “Puccini Jazz”, con il riarrangiamento delle arie più conosciute del suo conterraneo
doc, che porterà, in piano solo, in vari continenti, dal Giappone al Sud America, in molti paesi
d’Europa ed in varie edizioni di Umbria Jazz tra cui una edizione accanto a Enrico Pieranunzi,
Stefano Bollani e Danilo Rea. Ottiene un articolo sul “Jazz Times” (mensile del New York
Times) ad opera di Tom Conrad, una delle firme più prestigiose.

Sull’onda del successo di “Puccini Jazz” affronta anche la contaminazione con la musica classica ed in piano solo elabora “Vivaldi Jazz: Le 4 Stagioni” e “Chopin in Jazz” per ritornare poi sulla Lirica in occasione del 150mo dell’Unità d’Italia del 2011 con “Arrighini suona Verdi”.
In questi anni Arrighini suona nei maggiori teatri d’Italia e del mondo, ottenendo un grande consenso soprattutto popolare, specie all’estero, che apprezza questa particolare fusione tradotta con tecnica cristallina, classica e jazzistica insieme, oltre alla sua “passionalità”. Ha collaborato con molti grandi artisti italiani e stranieri, tra cui Lee Konitz, Joe Lee Wilson, Harry Allen, Javier Girotto, Enrico Rava, Paolo Fresu, Antonello Salis, Luciano Biondini, Emanuele Cisi, Gianni Basso, Franco Cerri, importanti orchestre e alcuni dei suoi concerti vengono trasmessi da importanti emittenti radiofoniche e televisive

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