venerdì,Aprile 26 2024

Coronavirus, la Prociv al fianco dei cittadini. Intervista ad Antonio Ruvolo

Il consigliere delegato fornisce i numeri utili alla cittadinanza. «Fino ad oggi abbiamo ricevuto 400 chiamate e operato 50 interventi domiciliari con consegna di farmaci e altri generi di prima necessità»

Coronavirus, la Prociv al fianco dei cittadini. Intervista ad Antonio Ruvolo

Reggio si prepara all’aumento dei casi di Coronavirus e spera di potere contenere al meglio l’emergenza sanitaria. La Protezione civile sta fornendo il proprio contributo per sostenere il lavoro senza sosta di medici e infermieri. Il consigliere delegato Antonio Ruvolo fa il punto della situazione.

«La Protezione Civile Comunale è in campo, rispetto all’emergenza Coronavirus da ciovedì 5 marzo giorno in cui è stato aperto il C.O.C. Ha operato sin da subito, in stretto coordinamento con la Prefettura e la Protezione Civile Regionale. Già da sabato 7 sono stati effettuati i primi interventi soccorrendo famiglie sottoposte in autoquarantena. Con l’aggravarsi della crisi e dopo il pcm dell’8 marzo, che estendeva la zona rossa in tutta il territorio nazionale, abbiamo attivato un numero dedicato a soggetti con difficoltà comprovate legate al Cornonavirus. Con i nostri volontari di Protezione Civile, del Gruppo Comunale e delle altre associazioni di Protezione civile consegniamo a domicilio farmaci e di beni di prima necessità. Abbiamo aperto poi un coordinamento con i Servizi Sociali e altre associazioni di volontariato al fine di poter allargare il campo di intervento anche aldilà delle attività classiche di Protezione Civile. Qualche giorno fa abbiamo anche operato su attivazione della Protezione Civile Regionale, guidata brillantemente da Antonio Morabito, nel trasferimento del reparto di Pneumologia dal Morelli agli Ospedali Riuniti, attivando la Crocerossa Italiana ed il Gruppo Comunale».

Parliamo di cifre. Quanti interventi siete stati in grado di realizzare?

«Fino adesso abbiamo ricevuto 400 chiamate, di cui scarse un centinaio con reali richieste d’assistenza, ed abbiamo operato 50 interventi domiciliari con consegna di farmaci ed altri generi di prima necessità. Oltre al Gruppo comunale sono diverse le associazioni che il servizio di Protezione Civile sta utilizzando e coordinando».

C’è una differenza molto forte tra l’estensione del contagio al Nord con quella al Sud e nella nostra Regione. A cosa lo attribuite?

«Le differenze numeriche sono dovute essenzialmente al caso. Il contagio si è propagato inizialmente al Nord, territorio più produttivo e ricco di scambi internazionali. Sembra accertato dal Sacco di Milano l’origine tedesca del ceppo di Codogno, pare sia stato introdotto da un manager di Monaco di Baviera già dalla prima settimana di Gennaio. Dispiace dover amaramente constatare che questo iniziale e fortuito sacrificio del Nord, probabilmente salverà molte vite al Sud. A parti invertite sarebbe stato il bilancio molto più grave alla luce delle note difficoltà della nostra sanità».

Esiste una previsione per il trend dei prossimi giorni?

«La curva emidemica è ancora in ascesa. Gli effetti delle ultime restrizioni si vedranno solo tra qualche settimana. Mentre la curva di diffusione sembra addolcirsi al nord al sud lentamente si propaga con delle “fiammate” (per ora) in specifici territori (San Lucido, Montebello Jonico). Occorre tenere bassa la velocità di propagazione bassa al fine di non intasare le strutture sanitarie».

Un riepilogo dei dati e dei contatti utili per la cittadinanza…

«Il numero del COC è 0965 3326591, mentre  800767676 il numero verde della Regione Calabria; 1500 quello nazionale. L’indirizzo pec della Protezione Civile Comunale è invece   [email protected]».

Con la Regione come vi state coordinando?

«Finalmente abbiamo una Giunta Regionale. Era importante, aldilà delle diverse appartenenze, avere delle figure istituzionali con le quali interloquire. Sono tante le necessità in questo momento di emergenza della nostra Città alle quali la  Regione deve contribuire a dare risposte. Non bastano le ordinanze. Servono interventi concreti quali, sospensioni dei piani di rientro, riduzioni idriche, aiuti ai sistemi locali di Protezione Civile. Noi abbiamo fatto molto con la Regione assegnando anche un immobile, in comodato alla Protezione Civile Regionale al Ce Dir. Non era scontato ma lo abbiamo realizzato per i nostri concittadini. Ora serve altro al comune più grande della Calabria e con un numero di contagiati in aumento. Serve poi rivedere il sistema sanitario calabrese, intervenendo con urgenza sul personale con assunzioni di dirigenti medici, specialisti ambulatoriali e personale paramedico».

Che messaggio si sente di dare ai reggini?

«Il messaggio sarà banale ma è quello di rispettare le prescrizioni dei Dpcm e delle ordinanze comunali e le norme igieniche consigliate. Il distanziamento sociale è l’unico mezzo efficace in questo momento nella lotta al Coronavirus».

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