venerdì,Maggio 3 2024

Elezioni regionali, ultima chiamata al voto dai sostenitori di Mimmo Lucano

Ribadito il modello Riace «accogliente, inclusiva, solidale, capace di ridare vita ad un paese in via di abbandono, come quasi tutti i paesi delle zone interne della regione, attraverso una nuova idea e pratica dello sviluppo locale»

Elezioni regionali, ultima chiamata al voto dai sostenitori di Mimmo Lucano

Riceviamo e pubblichiamo dai sostenitori di Mimmo Lucano

La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria che si sta avviando penosamente alla conclusione  continua a registrare – nonostante i “giochi d’artificio” e  le chiassose “calate” salvifiche di questi ultimi giorni – il predominante, purtroppo comprensibile, disinteresse da parte della popolazione calabrese e  la marginalità d’attenzione nel dibattito politico, sociale  e mediatico nazionale. Tutto ciò è favorito da un’ “offerta”, sia in termini di uomini che di idee, complessivamente inadeguata che non  lascia scorgere, salvo limitate eccezioni, prospettive credibili  per la soluzione degli angosciosi  problemi e la valorizzazione delle  inesplorate e finora  dissipate potenzialità della  Calabria.

Grande è per questo la responsabilità delle forze politiche in competizione. Grandissima, purtroppo,  quella del centro-sinistra, l’area politica plurale nella quale si ritrovano per storia e cultura tante e tanti di noi, i cui asfittici gruppi dirigenti si sono mostrati  assolutamente incapaci di uscire dai loro ristretti recinti e calcoli politicisti per aprirsi al cambiamento, proponendo un percorso condiviso e una candidatura unitaria ed autorevole per contendere, in modo vincente,  la guida della Calabria ad un centro-destra responsabile principale delle condizioni di degrado economico, sociale, culturale e civile di una regione di grande bellezza e potenzialità.

Tuttavia,  noi intravediamo ancora  uno spazio  per un  efficace impegno attivo  e uno spiraglio concreto di reazione all’insipienza dei gruppi dirigenti del centro-sinistra calabrese. Una  presenza prestigiosa e trainante, in cui si riassume  un’utopia concreta: quella della RIACE accogliente, inclusiva, solidale, capace di ridare vita ad un paese in via di abbandono, come quasi tutti i paesi delle zone interne della regione, attraverso una nuova idea e pratica dello sviluppo locale. Non si tratta di un percorso individuale  ma di un’ esperienza inedita, difficile e affascinante  costruita in vent’anni attraverso un’ampia partecipazione corale – accanto a Mimmo Lucano –  di apporti culturali, politici e umani provenienti da tutta Italia e da molte parti dell’Europa.

RIACE è un modello di riferimento mondiale sui temi dell’accoglienza e dello sviluppo locale “dolce”, basato su inclusione e lavoro, su integrazione sociale e partecipazione. Un modello che, nel post pandemia, si presenta come un vero e proprio paradigma per alimentare relazioni umane ed economie circolari, sostenibili e durature nelle zone interne e nell’insieme delle aree marginalizzate da un trentennio di politiche liberiste.

Mimmo Lucano è un’icona di attaccamento e radicamento al proprio paese, alla terra, alla Calabria. Non un radicamento chiuso, autocontenuto, localistico, bensì un radicamento dinamico e aperto agli influssi esterni. Per Mimmo Lucano la forte simbiosi con la propria terra non significa chiusura agli esterni, agli stranieri, al contrario la forza e l’originalità del suo modello è proprio la capacità di ibridazione tra locale ed esterno, tra bisogni dei nativi e bisogni dei nuovi arrivi, tra i desideri di rinascita dei paesi e le speranze di ricominciare altrove degli immigrati. Dunque è del tutto “naturale” la candidatura di Mimmo Lucano in una lista a sostegno dello pseudo “straniero” De Magistris candidato a Presidente della Calabria. Una candidatura, peraltro, che  se da una parte ha forte connotato identitario, per la sua  spiazzante originalità  va ben al di là del centrosinistra e ben oltre la nostra regione.

Radicamento non vuol dire isolamento. Anche per questo un  modello – in cui la visione locale si innesta in una globale –   è diventato con Mimmo Lucano l’espressione nel mondo dell’Altra Calabria e, insieme,  di un’ altro Pianeta possibile. Mimmo Lucano, che si è candidato con la sola forza delle sue idee, della sua grande umanità e con l’esperienza concreta della sua Riace, rischia paradossalmente di apparire, proprio per queste sue qualità,  una sorta di  “alieno”. In particolare in questa competizione elettorale  che egli ha affrontato  “a mani nude”, con il sostegno delle persone candidate nella sua lista e dei volontari impegnati nel coordinamento della campagna elettorale. Ecco perché riteniamo necessario che, accanto a chi è già in campo, si muova, non stando alla finestra o dileguandosi, tanta gente libera che  crede in valori importanti e vuole contribuire, mettendoci la faccia, ad aprire –  attraverso una precisa scelta di campo-  uno squarcio sul futuro amministrativo, economico e sociale desiderabile della propria terra.

Noi, pur nel rispetto di  opinioni diverse e  degli altri candidati impegnati nel progetto di cambiamento ,  lanciamo un appello a tutti i Calabresi che ne hanno conosciuto ed apprezzato la storia ma anche agli altri ( soprattutto  i delusi della politica altrimenti orientati all’astensionismo) a Quello di Lucano sarebbe un servizio fortemente utile a tutti i cittadini, con una attenzione particolare agli “ultimi”, agli “invisibili” e ai “non garantiti” nei propri  diritti. Ci impegniamo – e  lo chiediamo a  ciascuno –  a contribuire  in modo concreto, a dare maggiore solidità   e prospettiva agli ideali, ai sogni, alle utopie di Mimmo Lucano. E’ l’ occasione giusta per farli nostri e provare almeno in parte a realizzarli.

Primi firmatari:
Mimmo Rizzuti- docente, attivista politico-sociale- Nuccio Barillà –ambientalista, pubblicista- Piero Bevilacqua storico, saggista- Mimmo Cersosimo- economista, docente UNICAL – Maria Josè Attinà- docente volontaria- Edoardo Bai medico, comitato scientifico medici per l’ambiente(ISDE) – Erminia Barca insegnante – Cecilia Cavallo insegnante , Alessandra Corrado- sociologa – docente UNICAL- Giuseppina Cundari neuropsichiatra infantile- Piero Fantozzi -sociologo, docente UNICAL-,Luigi Ferraro ,Presidente AUSER Cosenza, Stefania Fratto responsabile Centro Antiviolenza Mirabal, Giuseppe Gaudio primo ricercatore centro politiche e bioeconomia- CREA, Peppino Lavorato storico dirigente del PCI Calabrese, sindaco anti ndrangheta di Rosarno- Rita Latella psicologa- Maria Francesca Lucanto- Responsabile BIBLIOTECA DONNE BRUZIE- Ugo Melchionda-Coordinatore GREI 250 – Corrispondente OCSE per INTERNATIONAL MIGRATION OUTLOOK- Tomaso Montanari Rettore UNIVERSITÀ PER STRANIERI SIENA dal 1 Novembre 2021, commentatore politico- Ercole Giap Parini direttore DISPES UNICAL dal 1 novembre 2021 – Romolo Perrotta Ricercatore UNICAL, Riccardo Petrella socioeconomista- saggista presidente AGORA’ degli ABITANTI della TERRA, Piero Polimeni ingegnere, ambientalista- Francesca Prestia ARTISTA-cantastorie, docente- Santa Rodà casalinga- Battista Sangineto-Archeologo docente UNICAL, Enzo Scandurra scrittore saggista , Martina Talarico UNIURB, Anna Maria Vitale sociologa docente UNICAL , Alberto Ziparo-docente UNIVERSITA’. Firenze-


Nuove adesioni
Giuseppe Aragno storico, Vittorio Boarini, Roberto Budini Gattai, Piero Caprari ingegnere, Vezio De Lucia- urbanista , Daniela Larosa attivista politico sociale-militante comunista, Silvia Galiano-militante e attivista ambientalista, Alberto Magnaghi, urbanista, professore emerito Università di Firenze, Laura Marchetti, docente università Mediterranea Reggio Calabria, Ignazio Masulli già professore ordinario di Storia del lavoro dell’Università di Bologna; Alessandro Claudio Orefice professore, Anna Pascuzzo docente, esperta di scrittura e approccio al testo, Giuseppe Pierino, già deputato PCI-saggista, Roberto Scognamillo(insegnante) Lucinia Speciale docente Università del Salento, Francesco Trane, pensionato, Roberto Zeno ex Modena City Rambles.

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