domenica,Maggio 19 2024

Piani integrati Metrocity, Seminara capofila per “Aspromonte in città”

Il progetto comune con Bagnara, Melicuccà, Scilla e Sinopoli, prevede un ampio polmone verde direttamente connesso al centro cittadino.

Piani integrati Metrocity, Seminara capofila per “Aspromonte in città”

Un parco concepito come ampio polmone verde direttamente connesso al centro cittadino, facilmente accessibile e fruibile a tutti. Un progetto ambizioso che l’Amministrazione di Seminara ha portato avanti «con impegno e dedizione» e che spera di mettere al più presto a disposizione della collettività.

«Si apre una bella pagina civica e politica per Seminara» dicono soddisfatti dal Comune, perché Seminara non solo è tra i beneficiari del finanziamento relativo ai Piani Integrati della Città Metropolitana ma ha chiesto e ottenuto lo status di “capofila” del progetto “Aspromonte in città” associando in un progetto comune le città di Bagnara Calabra, Melicuccà, Scilla e Sinopoli. «Ringraziamo i rispettivi Sindaci e le rispettive Amministrazioni per la fiducia riposta in noi – si legge in una nota – e da oggi avremo l’opportunità di dimostrare di averla meritata».

Obiettivo recupero

Si è studiato il progetto di una infrastruttura verde in ambito urbano situata dove ad oggi sorge la struttura meglio conosciuta come “oratorio” dove sorgerà un parco, un’area barbecue e un percorso dedicato a bambini autistici e ipovedenti, per poi proseguire verso il centro città, intervenendo e riqualificando l’antico Convento dei Cappuccini e l’area relativa all’antico carcere. Ai percorsi pedonali è integrata la rete di mobilità sostenibile, una pista ciclabile in grado di connettere fisicamente i vari lotti attraverso il servizio di mobilità sostenibile metropolitano costituito da automobili e pullman elettrici e da stazioni di ricarica distribuite sapientemente sul territorio.

L’obiettivo del progetto “Aspromonte in città” è quello di intervenire sul recupero degli spazi pubblici degradati al fine di creare delle infrastrutture verdi destinate alla collettività, escludendo l’aumento del consumo di suolo e in grado di favorire processi di coesione sociale, anche attraverso azioni mirate a garantire l’accessibilità degli spazi in autonomia da parte dei soggetti deboli (bambini e anziani) e con disabilità, naturalmente puntando sempre alla salvaguardia e all valorizzazione del patrimonio naturale esistenti.

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