Piani integrati Metrocity, Seminara capofila per “Aspromonte in città”
Il progetto comune con Bagnara, Melicuccà, Scilla e Sinopoli, prevede un ampio polmone verde direttamente connesso al centro cittadino.
Un parco concepito come ampio polmone verde direttamente connesso al centro cittadino, facilmente accessibile e fruibile a tutti. Un progetto ambizioso che l’Amministrazione di Seminara ha portato avanti «con impegno e dedizione» e che spera di mettere al più presto a disposizione della collettività.
«Si apre una bella pagina civica e politica per Seminara» dicono soddisfatti dal Comune, perché Seminara non solo è tra i beneficiari del finanziamento relativo ai Piani Integrati della Città Metropolitana ma ha chiesto e ottenuto lo status di “capofila” del progetto “Aspromonte in città” associando in un progetto comune le città di Bagnara Calabra, Melicuccà, Scilla e Sinopoli. «Ringraziamo i rispettivi Sindaci e le rispettive Amministrazioni per la fiducia riposta in noi – si legge in una nota – e da oggi avremo l’opportunità di dimostrare di averla meritata».
Obiettivo recupero
Si è studiato il progetto di una infrastruttura verde in ambito urbano situata dove ad oggi sorge la struttura meglio conosciuta come “oratorio” dove sorgerà un parco, un’area barbecue e un percorso dedicato a bambini autistici e ipovedenti, per poi proseguire verso il centro città, intervenendo e riqualificando l’antico Convento dei Cappuccini e l’area relativa all’antico carcere. Ai percorsi pedonali è integrata la rete di mobilità sostenibile, una pista ciclabile in grado di connettere fisicamente i vari lotti attraverso il servizio di mobilità sostenibile metropolitano costituito da automobili e pullman elettrici e da stazioni di ricarica distribuite sapientemente sul territorio.
L’obiettivo del progetto “Aspromonte in città” è quello di intervenire sul recupero degli spazi pubblici degradati al fine di creare delle infrastrutture verdi destinate alla collettività, escludendo l’aumento del consumo di suolo e in grado di favorire processi di coesione sociale, anche attraverso azioni mirate a garantire l’accessibilità degli spazi in autonomia da parte dei soggetti deboli (bambini e anziani) e con disabilità, naturalmente puntando sempre alla salvaguardia e all valorizzazione del patrimonio naturale esistenti.