martedì,Maggio 14 2024

Consiglio comunale, la vertenza dei 79 dipendenti Alival compatta l’assemblea

Approvata all’unanimità uan mozione che impegna sindaco e giunta ad intraprendere tutte le iniziative sui tavoli che contano per scongiurare la perdita dei posti di lavoro

Consiglio comunale, la vertenza dei 79 dipendenti Alival compatta l’assemblea

Dopo una nuova sospensione, durante la quale i consiglieri tutti hanno contribuito alla stesura finale di una mozione in favore dei lavoratori della multinazionale Lactalis interessati da una durissima vertenza, Marcantonino Malara, presidente Commissione Lavoro, ricorda come Palazzo San Giorgio si sia mosso immediatamente per capire come poter contribuire a non far perdere il lavoro a 79 dipendenti dello stabilimento caseario “Alival” che già dal 2019 sono sottoposti al contratto di solidarietà. «Attraverso questa mozione diamo maggiore forza al sindaco per l’incontro di martedì» conferma Malara.

La mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a rappresentare e a formalizzare in ogni sede deputata la necessità che Alival non chiuda e che non un posto di lavoro sia perduto. Si impegna inoltre il sindaco a difendere, nelle lavoratrici e nei lavoratori di Alival, l’intera comunità cittadina che chiede alle istituzioni competenti e ai proprietari dell’azienda interventi urgenti e concreti che garantiscano un felice esito di questa complessiva vertenza. Infine, a partecipare e/o ad attivare in rappresentanza della città tutta, tutte le iniziative istituzionali possibili ad ogni livello, tavoli tecnici e di confronto per il superamento positivo della vertenza.

Saverio Pazzano cha ha ispirato la mozione, trovando sponda nel sindaco Brunetti, parla di una sorta di “mozione di civiltà” che richiama la Costituzione, anche perché quello che sta succedendo ad Alival non è improvviso: «chi guarda ai lavoratori solo come forza di produzione programma la chiusura, e questo va affrontato al tavolo», senza dimenticare il promesso rilancio dell’azienda attraverso un Piano industriale mai realizzato. Demetrio Marino evidenzia l’integrazione alla mozione, con un emendamento, secondo cui non si può permettere che alla chiusura reggina seguono nuovi investimenti in altre aree del Paese.

Da parte sua il sindaco ff Brunetti, nel fare una cronistoria di quanto avvenuto fin qui ha aggiunto: «Ci siamo premurati di chiedere perché non eravamo stati invitati al tavolo. Martedì però saremo a Roma per rappresentare le nostre motivazioni. Sono contento perché la mozione ci dà la forza per opporci alla perdita dei posti di lavoratori. Purtroppo né il Consiglio né noi sindaci vi possiamo dare alcuna assicurazione sul posto di lavoro. Non ci risparmieremo. Prego ognuno di noi che ha un riferimento nazionale nei partiti di governo e non, di parlare di questa vicenda, che non ha colori politici o partitici. L’azienda sta guardando solo al profitto, e questo non va bene. L’impegno che mi sento di prendere a nome del Consiglio è che da oggi stesso ci prodigheremo a far diventare quello di Alival un caso nazionale».

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