venerdì,Aprile 26 2024

Mancato stralcio cartelle a Reggio, Gangemi: «Ipotesi penalizzante per i cittadini»

L'assessore sulla non adesione del Comune alla norma prevista nella legge di bilancio: «Sarebbero stati favoriti solo coloro che non intendono adempiere al pagamento delle tasse»

Mancato stralcio cartelle a Reggio, Gangemi: «Ipotesi penalizzante per i cittadini»

«Abbiamo predisposto una delibera di diniego dello stralcio per ragioni di equità tributaria in quanto l’adesione avrebbe avuto un effetto deterrente per i contribuenti, favorendo soltanto coloro che non intendono adempiere al pagamento delle tasse. La cancellazione delle sanzioni e degli interessi avverrebbe, infatti, automaticamente, senza che il contribuente debba almeno pagare le somme dovute a titolo di capitale».

Così l’assessore comunale, con delega ai Tributi, Francesco Gangemi, in relazione alla scelta del Comune di Reggio di non aderire allo stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro così come previsto all’articolo 1, commi 227 -229, legge n. 197/2022, come previsto in una delibera di giunta del 19 gennaio scorso.

La scelta di Messina

Una scelta che non ha fatto il Comune di Messina, che stamane ha invece illustrato le ragioni del sì all’adesione al provvedimento proprio per andare incontro ai cittadini.

Una scelta non così chiaramente pacifica rispetto alla quale domani l’opposizione in consiglio comunale terrà una conferenza.

Le ragioni del Comune

«La scelta effettuata dal Comune di Reggio Calabria e da tante altre amministrazioni locali italiane, frutto dell’approfondimento della Fondazione Ifel, per la finanza degli Enti locali, dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani» afferma l’assessore.

Dunque l’Ammnistrazione ha «recepito le indicazioni di Anci, attraverso lo studio della Fondazione Ifel, che suggeriscono la non adesione allo stralcio parziale delle cartelle relative ai tributi locali fino a mille euro, opzione che è stata percorsa da molte altre amministrazioni italiane che hanno preso atto della convenienza della normativa precedente.

Si tratta di un argomento un po’ tecnico, e quindi ostico per i cittadini, ma le indicazioni ricevute da Ifel illustrano in maniera chiara ed esaustiva tutti i vantaggi della modalità ordinaria di rottamazione delle cartelle e gli svantaggi dell’ipotesi proposta dal Governo nell’ultima legge di stabilità».

«Lo stralcio – spiega Gangemi – avrebbe infatti riguardato solo i debiti di importo residuo, alla data del 1° gennaio 2023, fino a 1.000 euro, affidati dal Comune all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, e l’annullamento automatico avrebbe avuto valore limitatamente agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, alle sanzioni e agli interessi di mora. Sarebbero comunque rimaste dovute per il cittadino le somme a titolo di capitale e le spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento.

Ciononostante – specifica ancora l’Assessore – l’approvazione della delibera di diniego non comporta alcuno svantaggio per i cittadini contribuenti, in quanto resta comunque la possibilità del debitore di accedere alla rottamazione di tutte le cartelle, affidate all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, senza limiti di importo, che prevede anche in questo caso di versare solo l’importo del capitale senza sanzioni, interessi di mora e aggio.

Quindi chi aderisce alla rottamazione può vedere cancellati i singoli carichi versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, senza corrispondere gli interessi, le sanzioni, l’aggio.

Inoltre, nel caso del Comune di Reggio Calabria, che storicamente ha un basso livello di riscossione dei propri tributi, avallare lo stralcio automatico significherebbe venire meno agli impegni presi in seno all’accordo con lo Stato, a cui abbiamo chiesto e ottenuto contributi per assunzioni di personale da destinare al potenziamento dell’ufficio Tributi e per l’efficientamento della riscossione a partire dal 2023.

Quindi l’adesione allo stralcio parziale automatico delle cartelle inferiori ai mille euro – conclude l’Assessore – non solo non avrebbe apportato alcun vantaggio concreto ai cittadini, perché non preclude loro l’opportunità di ottenere la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali con lo stesso effetto di abbattimento di interessi, sanzioni e aggi, ma avrebbe anche comportato, in spregio agli accordi con lo Stato, il rischio di esporre l’Ente a un danno, in quanto avrebbe perso una parte dei propri crediti senza alcuna contropartita, mentre, in caso di adesione da parte del contribuente alla rottamazione “ordinaria”, potrebbe ottenere almeno il pagamento delle somme dovute a titolo di capitale».

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