giovedì,Marzo 28 2024

Stralcio cartelle, il Comune di Reggio decide di non aderire

L'Amministrazione nella delibera spiega che intervenendo solo su una parte del carico, le cartelle non sarebbero annullate e dovrebbe essere mantenuta l’iscrizione contabile del credito

Stralcio cartelle, il Comune di Reggio decide di non aderire

Con la determina di Giunta n. 3 del 19 gennaio scorso il Comune di Reggio Calabria delibera di non applicare lo “stralcio parziale di cui all’articolo 1, commi 227 -229, legge n. 197/2022”. Reggio non segue l’esempio dell’altra città dello stretto, Messina che invece ha aderito al provvedimento.

Le legge di bilancio

La legge di bilancio consente di stralciare le cartelle fino a mille euro, dando la possibilità ai comuni di non aderire. Se decidono di non aderire lo devono fare entro il 31 gennaio.

Si tratta di una misura a favore dei cittadini che hanno debiti iscritti a ruolo con enti locali (ad esempio il comune), in caso di adesione dell’ente, i debiti fino a 1.000 euro automaticamente vengono stralciati, restano da pagare capitale e spese di notifica.

Lo stralcio parziale

La delibera chiarisce poi che nonostante «l’adozione da parte del Comune della delibera di diniego allo “stralcio parziale” previsto dall’articolo 1, commi 227 e 228, legge 29 dicembre 2022, n. 197, consente comunque al debitore di ottenere i medesimi benefici, in termini di riduzione degli importi da pagare, attraverso l’adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, disciplinata dal comma 231.

Lo stralcio parziale dei carichi, previsto dai commi 227 e 228, intervenendo solo su una parte del carico, non consentirebbe l’annullamento delle cartelle di pagamento, con la conseguente necessità di mantenere l’iscrizione contabile del credito, seppur ridotto.

La definizione agevolata dei carichi previsti dal comma 231, nell’attribuire al debitore gli stessi benefici dello stralcio parziale, in termini di riduzione degli importi complessivi da pagare, richiede il pagamento della quota capitale, oltre che delle spese di notifica e delle eventuali spese sostenute per le procedure esecutive, e conseguentemente l’annullamento della cartella avverrà a fronte del pagamento del residuo importo dovuto, il quale può essere anche rateizzato in un massimo di 18 rate, con due rate da corrispondere nel 2023 e 4 rate da corrispondere ogni anno, a decorrere dal 2024».

La differenza tra le procedure

La differenza tra lo stralcio automatico, previsto dalla legge di bilancio e la possibilità ordinaria di stralcio con l’adesione agevolata è che, nel primo caso l’Agenzia di riscossione, automaticamente emette il provvedimento e stralcia importi e cartelle in caso di adesione del Comune, nel secondo caso la richiesta di adesione va fatta dal cittadino che però deve essere a conoscenza degli importo da pagare e sovente questo non accade.

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