Urla, caos e zero regole: l’Assocomuni della Locride mai così trash

Trash Italiano, una delle pagine più seguite sui social, avrebbe tirato fuori materiale per mesi, tra gif e meme potenzialmente virali. Il desolante spettacolo offerto dai sindaci della Locride lunedì sera a Siderno ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, il livello raggiunto dalla politica locale del comprensorio reggino, con pochissimi distinguo. Rappresentanti istituzionali che urlano per ore l’un contro l’altro con l’unico obiettivo di buttarla in caciara, che a confronto il Processo di Biscardi sembra una puntata di Superquark, con picchi di teatralità degni delle migliori sceneggiate napoletane firmate Mario Merola.

Un’assise (dove si contano solo due donne su 40 membri) semi deserta quando bisogna discutere dei problemi del territorio (sanità, infrastrutture etc.), affollatissima quando si tratta di eleggere i propri rappresentanti per occupare poltrone, tra tatticismi, telefoni roventi e capannelli inconcludenti. Lunedì sera però più di qualcosa è andato storto, con Paolo Pulitanò entrato Papa ed uscito cardinale. Il piano messo a punto da un gruppo di sindaci dei piccoli comuni vicini al centrodestra per far eleggere il primo cittadino di Samo alla presidenza si è scontrato contro la volontà di chi ha ritenuto necessario discutere prima della riforma dello statuto.

Un pomeriggio di ordinario caos, al termine del quale non si è riusciti nemmeno a votare il rinvio della discussione alla prossima seduta, con una presidenza reggente allo sbando e visibilmente non in grado di gestire la situazione. Se avete voglia di riconciliarvi con il teatro e la commedia dell’arte l’assemblea degli amministratori locali è quello che fa per voi. E’ tutto gratis e non costa nulla.