Mancato stralcio cartelle, Brunetti: «Atto di equità tributaria» – VIDEO

Inizia con qualche minuto di ritardo la conferenza organizzata dall’Amministrazione comunale di Reggio per illustrare la scelta di non aderire allo stralcio parziale delle cartelle previsto come possibilità dall’ultima finanziaria. Prima la discussione si è svolta in commissione Bilancio. E il prossimo passo sarà in consiglio comunale per la ratifica.

Il prologo è stato ieri la conferenza in cui il centrodestra ha accusato l’Amministrazione di aver danneggiato con questa scelta la popolazione e di aver adottato l’atto in giunta.

«Fondamentale per informare i cittadini – afferma Francesco Gangemi, assessore comunale ai Tributi che si tratta di un atto dal quale avranno vantaggi e non svantaggi. L’adesione allo stralcio è parziale quindi non equivale alla rottamazione, il Comune avrebbe dovuto, rispetto ai conteggi fatti, accantonare 900 milioni di euro per 5 anni da togliere a servizi essenziali e sociali senza alcun beneficio per contribuente. Con la rottamazione ordinaria, entro il 30 aprile ogni contribuire può aderire».

La differenza con la rottamazione

Il direttore generale Demetrio Barreca va nello specifico: «La legge di bilancio ha introdotto lo stralcio parziale per le cartelle fino a mille euro dal 2000 al 2015, mentre la rottamazione ordinaria potrà essere esperita fino al 30 aprile, non limitate a 1000 euro e fino al 30 giugno 2022. Chi presenta la dichiarazione entro il 30 aprile può ottenere lo stesso beneficio che avrebbe con lo stralcio automatico. Cambia solo il fatto che in questo caso serve l’impegno a pagare l’imposta, senza sanzioni e interessi ma in 18 rate e 5 anni può pagare il capitale. Con questo meccanismo chi vuole mettersi in regola ma ha difficoltà a farvi fronte può».

Una scelta presa da altre città metropolitane e italiane Roma, Milano, Firenze, Parma, Piacenza, Bologna, Terni, Verona, Palermo, Venezia, Vicenza. Inoltre come suggerito da Ifel si creerebbe una disparità di trattamento. Infine c’è l’impegno del Comune ad una opportuna campagna di comunicazione per ricordare la scadenza del 30 aprile.

Gli svantaggi per il Comune

Barreca ribadisce gli evidenti «Svantaggi per l’ente non rispettare gli impegni assunti con lo Stato ossia aumentare il livello della riscossione per conseguire le finalità dell’accordo. Con l’abbattimento automatico le somme non si possono riscuotere nemmeno per le sanzioni. Il comune sarebbe privato di utilizzare queste risorse per il finanziamento dei servizi essenziali. Riguarda solo i tributi locali notificati dall’agenzia delle entrate 2000 2015».

Il chiarimento politico arriva dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti: «Abbiamo una parte politica che pensa che sia una città di stupidi. È stato veicolato un messaggio sbagliato in un momento particolare gravissimo per chi ha difficoltà ad andare avanti. Una conferenza stampa creata artatamente per creare panico. Oggi abbiamo chiarito i messaggi dei cittadini. Abbiamo assunto un atto di equità tributaria, mantenendo gli stessi vantaggi stabiliti nella finanziaria. Chiediamo anche al cittadino che l’impegno lo mantenga, pagando ciò che si deve. Così non accadrebbe con lo stralcio automatico senza nessuna garanzia del pagamento in conto capitale. Nessuno sarà danneggiato dalla delibera che stiamo assumendo».

Brunetti infine ribadisce che l’iter ha seguito dagli organi: giunta, commissione e poi consiglio comunale e aggiunge «Chiediamo scusa per non averlo detto prima, ma lo avremmo comunicato dopo alla città. Ma c’è la corsa a gettare fango e siamo stati costretti ad anticipare».

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