sabato,Maggio 4 2024

FENOMENO SCHLEIN – Imprenditori e organizzazioni di categoria si dividono sulla neo segretaria: «Aspettiamo i fatti»

Dagli industriali Vecchio e Presentino, ad Aloisio (Confesercenti) e Lamberti, passando per Pititto (Cgil), nessuna cambiale in bianco, ma c’è molta attesa di conoscere il vero programma del nuovo Partito democratico

FENOMENO SCHLEIN – Imprenditori e organizzazioni di categoria si dividono sulla neo segretaria: «Aspettiamo i fatti»

Effetto o fenomeno, quello dell’avvento di Elly Schlein alla segreteria nazionale del Partito democratico è stato salutato da più parti come una novità di cui c’era veramente bisogno. E questo, al di là, del fatto che Schlein è anche la prima donna “segretario” in un momento storico in cui c’è anche una prima donna a capo del Governo. E tuttavia, nonostante la giovane Elly abbia rimarcato come dopo le primarie che l’hanno vista vittoriosa su Stefano Bonaccini, siano state registrate almeno dieci mila tessere in più, un po’ tutti rimangono in attesa di capire soprattutto se nel Partito democratico la stessa potrà avere quella agibilità che le consentirà la rivoluzione promessa.

Domenico Vecchio, presidente degli industriali reggini ha accolto con grande entusiasmo la novità Elly Schlein. Il numero uno di Confindustria plaude intanto al fatto che ci sia una donna a capo della segreteria del maggiore partito di opposizione – «è una vera rivoluzione» dice – che in qualche modo comincia a dare una identità definita al Partito democratico. «Sono convinto che ogni cambiamento fatto nell’ottica della costruzione e del dialogo porti sempre a risultati positivi. Schlein – argomenta Vecchio – è persona capace, ha idee importanti, anche se distanti dalle nostre, ma noi non partiamo con preconcetti. Siamo pronti al confronto, e siamo convinti che sarà foriera di collaborazione e che porti anche stabilità a certe situazioni di squilibrio e di ambiguità che hanno caratterizzato la vita del Pd in questi anni».

Vecchio è insomma convinto che «la costruzione», per dare un futuro ai giovani, si faccia attraverso il confronto: «È giusto che ognuno abbia le sue idee, ma ciò non toglie che ci debba essere dialogo». 

Posizione più attendista, se non critica, da parte dei giovani imprenditori reggini che, con il presidente Salvo Presentino, rimangono alla finestra: «Dalle prime uscite, è anche un’opinione personale questa, abbiamo notato un atteggiamento quasi da 5 stelle, che rasenta il populismo, su quello che vuole fare. Certo è che un buon governo deve avere anche una buona opposizione, soprattutto in un momento come questo e su alcune scelte come l’autonomia differenziata che, come confermato anche dal presidente Bonomi, va modificata rispetto all’attuale testo presentato da Calderoli». Anche perché, ammette Presentino, l’augurio è che Schlein cerchi di difenderlo il sud – «forse anche i parlamentari eletti qui se ne sono dimenticati» dice su cui non si è sbilanciata fino al momento. «Bonaccini – aggiunge Presentino – sembrava avere dei buoni propositi soprattutto sull’area Zes, speriamo che si continui su questa strada. Il Pd dovrebbe poi spingere per non perdere i fondi del Pnrr, legati indissolubilmente anche alle mancate deleghe della città metropolitana, impossibilitata ad agire su queste risorse che si rischia seriamente di perdere».  

Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio, accoglie con favore «i cambiamenti», a patto che servano a colmare il solco che negli ultimi anni si è creato tra politica e società civile. «Abbiamo bisogno di una classe dirigente che intercetti i reali bisogni dei cittadini e delle imprese. Spero che l’elezione di Elly Schlein alla guida del secondo partito del paese vada in questa direzione. Sicuramente – aggiunge – è un cambiamento radicale all’interno del Pd che ha fatto saltare equilibri che sembravano intoccabili. Vedremo come questo si rifletterà concretamente nella loro azione politica a livello nazionale e nei territori».

Eduardo Lamberti Castronuovo, medico e imprenditore della sanità con la passione per la politica, si dice in attesa ormai da troppo tempo di un cambiamento radicale: «I partiti politici al momento non hanno alcun appeal, la gente non crede al modo di fare politica di oggi, né da una parte né dall’altra: è evidente che i risultati non ci sono, in particolare per la Calabria e la nostra Reggio. Noi siamo abbandonati da noi stessi e non siamo capaci di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.

«La presenza della nuova segretaria sembra stia dando nuovo impulso e che stia ricompattando un partito che è fondamentale, perché se ho un interlocutore capace allora la cosa diventa interessante. Il popolo guarda a questa tenzone, ai due schieramenti opposti. Ma se gestisce solo uno dei due si chiama dittatura. È fin troppo evidente il ruolo dell’opposizione, che con la teoria dell’alternanza può diventare maggioranza, altrimenti finisce come a Cutro, strumento cieco di occhiuta rapina. Da medico sono esterrefatto per quei poveri sventurati che muoiono in mare».

Lamberti poi non si lascia pregare. «Abbiamo assistito fino ad ora ad una destra che ha fatto finta di essere unita e una sinistra inesistente, spaccata in più rivoli. Ora con questa nuova segretaria, per dirla col nostro dialetto, “scupa nova faci scrusciu”, cioè bisogna vedere cosa succede dopo, per un partito che rimane fondamentale. Questa destra – ha aggiunto Lamberti – ha fatto cose più di sinistra della sinistra, quindi è possibile che la Schlein faccia cose realmente di sinistra e che ci sia un compattamento. Me lo auguro… e mi auguro che questo nuovo assestamento comporti maggiore equità sul popolo italiano. Io non sono nè con gli uni né con gli altri, sono per un civismo importante, di popolo».

Per il segretario generale metropolitano della Cgil, Gregorio Pititto «una donna come segretario del primo partito di opposizione in Italia, che si aggiunge alla prima donna a capo del governo, è un fatto di per sé positivo». La Schlein, a parere di Pititto, sembra stia riconoscendo una parte della sinistra che in passato si teneva distante dalla vita del partito. «Mi piace discutere del merito delle cose – aggiunge – quindi vedremo nell’immediato futuro come si approccerà alle tematiche del lavoro. Non si conoscono ancora le sue posizioni». Una situazione a cui il segretario metropolitano potrà ovviare venerdì prossimo quando le neo segretaria del Pd, insieme a Meloni, Conte, Calenda e Fratoianni, tra gli altri, è attesa al Congresso nazionale della Cgil che si terrà a Rimini. «Sicuramente – conclude Pititto – il sindacato non si farà condizionare dai partiti, e speriamo che le forze politiche possano avvicinarsi al nostro pensiero».

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