domenica,Maggio 5 2024

San Ferdinando, Ventura (Fdi): «Investimenti pubblici su risorse energetiche non rientrino nel Patto di stabilità»

Il commissario del circolo della cittadina della Piana: «Ragionare in termini di transizione energetica, risulta oggi più che mai, improcrastinabile»

San Ferdinando, Ventura (Fdi): «Investimenti pubblici su risorse energetiche non rientrino nel Patto di stabilità»



«Accelerare il passaggio sempre più determinante all’utilizzo delle risorse energetiche». Così Germano Ventura Commissario Circolo di San Ferdinando e responsabile del dipartimento provinciale Ambiente Fratelli d’Italia Reggio Calabria.

«Ragionare in termini di transizione energetica, risulta oggi più che mai, improcrastinabile, perché – specifica Ventura – sebbene le prospettive relative allo sviluppo delle risorse energetiche siano incoraggianti, ad oggi la maggioranza del fabbisogno energetico dei Paesi viene sostenuto ancora da combustibili fossili. L’arretratezza del processo di decarbonizzazione è ancora più evidente in paesi come la Cina e in India

I fondi del Pnrr saranno lo strumento attraverso il quale sarà possibile realizzare e centrare compiutamente i target di riferimento per favorire nuovi modelli di sviluppo. Ma – continua il dirigente di Fratelli d’Italia – occorre anche una battaglia In Europa affinché gli investimenti per il raggiungimento della transizione energetica ed ambientale, restino fuori dalle regole economiche di bilancio. Ossia, sosteniamo convintamente l’azione del nostro commissario, nonché eurodeputato Denis Nesci, che, sia in Commissione Econ che in occasione dell’assemblea plenaria in Parlamento, ha ribadito l’esigenza e l’urgenza di lasciare fuori dal famigerato Patto di stabilità, gli investimenti pubblici, anche per raggiungere gli obiettivi ambientali fissati dall’Europa, destinati alla politica green e che interessano il processo di transizione energetica.

Anche noi – conclude Ventura – siamo convinti che non esista stabilità senza crescita, e che non esiste futuro senza un modello di sviluppo che punti a tutte quelle fonti di energia non soggette ad esaurimento e con un limitato impatto ambientale».

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