lunedì,Aprile 29 2024

LA SCHERMAGLIA | L’aeroporto di Reggio, la riunione segreta (ma non troppo) e il duello tra Ripepi e Tramontana

Il consigliere di opposizione si scaglia contro il presidente della Camera di commercio e Unioncamere

LA SCHERMAGLIA | L’aeroporto di Reggio, la riunione segreta (ma non troppo) e il duello tra Ripepi e Tramontana

Dopo aver annunciato di voler scendere in campo alla elezioni comunali (che al momento non sono in previsione, ndr), il consigliere d’opposizione Massimo Ripepi tuona quotidianamente contro il presidente della Camera di commercio e Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana.

Si può dire che “la rabbia politica” di Ripepi sia proprio iniziata dopo le parole che Tramontana ha riservato al Reggino, lo scorso 19 giugno. L’intervista riguardava l’aeroporto dello Stretto e il fatto che «La gestione autonoma – secondo Tramontana – è difficile da attuare – e che quindi – bisogna insistere con Sacal».

La battaglia di Ripepi sull’aeroporto per “Rheggio”

Da quel momento è cominciata una battaglia personale di Ripepi, contrario a rimanere in Sacal, per salvare l’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio. Una lotta che lo ha spinto a fare due sit in, sia a Reggio, sia a Lamezia, insieme a un drappello di cittadini reggini. Alla battaglia per lo scalo reggino, dopo qualche settimana, si è unita quella per salvare la Reggina. Su entrambi i temi Ripepi accusa “traditori” della città di aver portato il disastro. Tra i traditori è annoverato il presidente di Camera di Commercio. E da lì è un crescendo fino a voler partecipare alla campagna elettorale facendo la guerra, con il suo esercito, di cui si definisce “soldato semplice” contro i nemici di una città che vorrebbe si chiamasse Rheggio, per tornare alle origini.

La “riunione segreta” sull’aeroporto

Ma la querelle con Tramontana non si chiude, anzi si acuisce quando, una decina di giorni fa il consigliere comunale viene a sapere di una riunione a Catanzaro tra Occhiuto e il presidente della Camera di commercio reggina a cui hanno partecipato i sindaci facenti funzione di Reggio e Metrocity. Ripepi non si dà pace per il fatto che nulla sia trapelato dopo la riunione.

In realtà, da nostre fonti, sappiamo che è stato il presidente Occhiuto a non voler fare uscire nulla di ciò che si è detto a Catanzaro perchè ci avrebbe pensato lui stesso a far conoscere le novità. E così è stato, puntualmente, con una diretta sui social, mezzo moderno che il governatore utilizza per la sua immediatezza e per il fatto di poter arrivare a tutti.

Ma non solo. Le novità vengono pubblicamente illustrate a Reggio, in una conferenza stampa organizzata dove? Nella sede della Camera di Commercio. E qui viene fuori tutto il disappunto di Ripepi che imputa ai due sindaci il fatto di essere stati messi letteralmente da parte da Tramontana che invita il governatore in “casa sua” quando in realtà, in soldoni, per questioni che riguardano la città, l’incontro istituzionale avrebbe dovuto svolgersi in altra sede.

Se il riferimento è alle sedi di Comune e Città metropolitana c’è da rilevare che certamente la posizione assunta dai sindaci ff in favore dell’ipotesi estrema, ma necessaria in assenza di un cambio di passo da parte di Sacal, di gestione autonoma dello scalo, non avrebbe aiutato. Forse altra sede per l’incontro era da ricercare. C’è da dire, altresì, che, mentre il Comune apre a Sacal, promettendo di vigilare sui risultati adesso nuovamente annunciati, Ripepi resta più in solitaria nella sua posizione favorevole ad una gestione diversa da Sacal. E poi l’affondo perchè Ripepi chiarisce che a suo avviso Tramontana, con queste azioni, stia aprendo la strada per una candidatura a sindaco.

Le supercazzole

La conferenza di venerdì sull’aeroporto è la goccia che fa traboccare il vaso. Secondo Ripepi: «Le maggiori responsabilità sono dei reggini che amministrano la cosa pubblica eletti dal popolo: Falcomatà, Brunetti, Versace, tutti i Consiglieri Comunali di Rheggio, l’onorevole Francesco Cannizzaro, la senatrice Clotilde Minasi, il senatore Nicola Irto, il Consigliere Regionale Giuseppe Neri, il Consigliere Regionale Antonio Billari seguiti dai rappresentanti delle varie categorie come Ninni Tramontana, Vecchio, Labate, Aloisio, ed a ruota i rappresentanti sindacali reggini».

Ma a Tramontana riserva parole di accusa: «Neanche un neologismo metasemantico come la “supercazzola” può contenere il nonsenso delle bugie proferite ieri dalla triade (Tramontana-Occhiuto-Franchini) che ha relazionato nella conferenza stampa, convocata per rassicurare i cittadini sudditi reggini, sui futuri sviluppi dello scalo dello stretto. Vedere il volto funereo di un reggino importante come il Presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana, tradire i cittadini e gli imprenditori del proprio territorio è stato veramente raccapricciante».

Tramontana candidato sindaco?

Tuttavia c’è nelle parole di Ripepi un fondo di verità. Esaminando la situazione non è escluso che Tramontana possa decidere di candidarsi a sindaco alle prossime elezioni comunali. Queste potrebbero essere delle manovre, tentativi di sondare il terreno e verificare alleati e possibili candidati delle sue liste, per quella che dovrebbe essere una candidatura civica, nonostante sappiamo che il presidente di Camera di commercio sia oggetto di simpatie politiche varie.

Intanto Tramontana viaggia da solo (e anche un po’ isolato), in compagnia delle sola Cgil, fermo nell’idea dell’utilità di rimanere in Sacal. Il resto delle istituzioni, compreso Ripepi, è convinto dell’utilità della costituzione di una nuova società. Più facile a dirsi che a farsi. L’altro dato che rivela è la “vicinanza” politica certamente al centrodestra di Tramontana che, non a caso, è riuscito grazie alle sue posizioni, a intavolare un dialogo addirittura con il presidente Occhiuto, i cui scontri coi sindaci facente funzioni, sono all’ordine del giorno.

Un’altra candidatura civica, dopo quella di Lamberti aperta il 15 maggio scorso, e dei non ben determinati soldati di Ripepi. Il punto però è che forse si fanno i conti senza l’oste: siamo proprio sicuri che si andrà presto a votare?

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