lunedì,Maggio 13 2024

Processo Miramare, Ancora Italia: «Falcomatà continuerà lo sfascio perpetrato in città»

Il coordinatore regionale Giuseppe Modafferi: «Con mari agitati servono capitani capaci, lucidi, con esperienza e amore per la città, mix di valori che il buon sindaco assolto non possiede»

Processo Miramare, Ancora Italia: «Falcomatà continuerà lo sfascio perpetrato in città»

«Lo scenario politico reggino di questi giorni è catalizzato dalla decisione della corte di Cassazione in merito all´annosa vicenda Miramare (2015 – la velocità della giustizia), una sentenza più politica che giudiziale, che di fatto non ci stupisce, avendo avuto modo di assisterne altre. Sorprendono alcuni atteggiamenti trionfalistici, da sinistra e da destra, frutto ormai dello stato comatoso della politica e di un approccio più da tifoseria da stadio che politico maturo». È quanto afferma il coordinatore regionale di Ancora Italia sovrana e popolare Giuseppe Modafferi.

«Il sindaco assolto – continua – dichiara che cambierà musica, dubitiamo che possa riuscirci sia per suoi limiti politici personali, sia per l´evoluzione del progetto di “Primavera Reggina” che lo vedeva protagonista ma che di fatto è politicamente fallito. L´attuale sindaco amministra la città dal 2014, dopo due anni di commissariamento, a seguito di un processo penale (Leonia, rivelatosi poi ingiusto, segno che a volte la magistratura può commettere errori), in un clima di speranza ed euforia ritrovata, forte di un 57% di consenso popolare. Già dopo 6 anni il consenso si è ridotto al 36% e ha vinto le elezioni per due fattori determinanti: 1) errori del centrodestra (in buona o malafede); 2) brogli elettorali (secondo una nostra stima sono stati mossi circa 5000 preferenze nelle varie fasi dei brogli).

Insediatosi non è riuscito attraverso una oculata gestione ridurre il clima di sfiducia, anzi è notevolmente aumentato, del “cerchio magico della Primavera” sono rimasti ben pochi, i suoi fedelissimi Neri, Castorina lo hanno abbandonato e all´interno della maggioranza e partito esistono tensioni e fratture, non tanto di natura politica ma di convenienze personali. Ricordiamo che il debito al comune, anche se tentano camuffarlo, ha raggiunto livelli insostenibili, nonostante più interventi del Governo “amico” per alleggerirlo, debito cresciuto esponenzialmente nella grigia gestione del “sindaco assolto”. Se in 9 lunghi anni per noi cittadini, non è riuscito a ben amministrare appare difficile poter pensare a una inversione di trend, anzi siamo certi che continuerà lo sfascio fatto da azioni poco trasparenti, da litigi costanti da incapacità ad avere una visione reale delle problematiche e quindi immaginare soluzioni utili per la città.

Se non è riuscito in 9 anni, con epoche di vento in poppa, è di per sé scontato che non ha le capacità e le tensioni sia di palazzo che sociali tendono ad aumentare, vuoi anche per il periodo di crisi economica e sociale che stiamo vivendo che tende ad aumentare. Con mari agitati servono capitani capaci, lucidi, con esperienza e amore per la città, mix di valori che il buon sindaco assolto non possiede e non sono valori che si possono acquistare on line. Chi nasce tondo non muore quadrato, dice un detto della nostra saggia tradizione popolare, e il nostro non amato sindaco assolto ha più volte avuto modo di mostrare le sue “tondità”».

top