giovedì,Maggio 16 2024

Gioia Tauro, conferita la cittadinanza onoraria ai Carabinieri

Secondo le testimonianze documentali, la Stazione dell’Arma in città venne istituita il 10 marzo 1894

Gioia Tauro, conferita la cittadinanza onoraria ai Carabinieri

Cittadinanza onoraria per i carabinieri di Gioia Tauro. A conferirla, questa mattina, il Consiglio comunale, riunitosi in seduta solenne, che ha visto la partecipazione del prefetto Clara Vaccaro, del procuratore della Repubblica di Palmi Emanuele Crescenti e del vescovo Giuseppe Alberti. «La cittadinanza onoraria – ha spiegato il sindaco Aldo Alessio – è segno, testimonianza e suggello di un rapporto tra l’Arma e la città. Rapporto nutrito di rispetto e riconoscenza per l’opera quotidiana e instancabile resa a difesa della libertà dei cittadini, a salvaguardia delle Istituzioni, alla tutela dell’onesto vivere del popolo gioiese e a contrasto di quanti ne calpestano l’immagine, il suo diritto a vivere in pace e laboriosità e contro ogni forma di prevaricazione della legge e la imposizione di servaggi inaccettabili».

L’Amministrazione comunale ha inteso, attraverso il conferimento della più alta onorificenza dell’Ente, «riconoscere i tanti meriti della locale Arma dei carabinieri, distintasi, nel corso del tempo, per la qualità dei suoi militari che, con instancabile impegno profuso a difesa dell’incolumità e della sicurezza della nostra comunità, hanno sempre dato lustro all’Ente di appartenenza, qualificandolo come importante e imprescindibile presidio di legalità di questo territorio e prezioso punto di riferimento per la collettività».

L’origine dell’Arma nella Piana

Secondo fonti documentali, l’Arma dei carabinieri è presente nella Piana di Gioia Tauro da subito dopo l’unità d’Italia, con l’istituzione delle stazioni di Laureana di Borrello e Rosarno e dapprima nel territorio di competenza della Stazione carabinieri di Palmi. La stazione carabinieri di Gioia Tauro si ebbe il 10 marzo 1894, alle dipendenze della Tenenza di Palmi. Sulla base della documentazione reperibile, si può attestare che, nel 1911, la stazione di Gioia Tauro operava su un territorio con una popolazione di 6.205 abitanti, unitamente alle stazioni di Palmi, Rosarno e Seminara e dipendeva dalla tenenza diretta della Compagnia di Palmi, sempre sotto la divisione di Reggio Calabria, legione di Bari. In quell’anno, nella stazione di Gioia Tauro operavano un maresciallo d’alloggio e 4 carabinieri.

Nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, venne istituita la Legione carabinieri di Catanzaro (precedentemente esistita ma successivamente soppressa per esigenze di bilancio), che abbracciò il territorio dell’intera regione. Nel 1932 probabilmente la stazione di Gioia Tauro, con quelle di Palmi, Seminara, Rosarno, Rizziconi, Laureana di Borrello e Melicucco, era alle dipendenze della Compagnia di Palmi, composta sempre da 5 unità, nonostante la popolazione fosse aumentata di oltre 2.000 abitanti rispetto al 1911.

A Gioia Tauro, dopo alcune sedi temporanee, la Stazione carabinieri venne posizionata all’interno del centralissimo palazzo Baldari, dove rimase dal 1937 sino al 1976, anno in cui fu istituita la Compagnia di Gioia Tauro, retta da un capitano. Nel 2017, venne istituito il Gruppo carabinieri di Gioia Tauro, con alle dipendenze le Compagnie di Gioia Tauro, Palmi e Taurianova e, complessivamente, una trentina di stazioni carabinieri nonché la Tenenza di Rosarno. L’Arma dei carabinieri di Gioia Tauro è prossima quindi a festeggiare i 130 anni di presenza sulla Piana.

Il conferimento

Nel corso della cerimonia, quale riconoscimento formale per il servizio reso finora alla comunità, è stata conferita la “benemerenza civica” cittadina al colonnello Gianluca Migliozzi, comandante del Gruppo di Gioia Tauro, al maggiore Andrea Barbieri, comandante della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro e alla memoria del luogotenente carica speciale Davide Vincenzo Micale, che fu comandante della stazione di Gioia Tauro, morto prematuramente nel 2022. «La ultracentenaria presenza dell’Arma in città – ha concluso il primo cittadino – è avvertita dal popolo gioiese come garanzia alle sue libertà civili, una presenza amica e affidabile sulla quale potere contare e confidare. Come sindaco e proponente della deliberazione consiliare, esprimo soddisfazione per questa giornata che è festa di libertà e di orgoglio gioiese».

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