mercoledì,Maggio 15 2024

De Gustibus | Kiwi gold: il giallo made in Calabria

Un frutto esotico ormai diventato nostrano, visto che la regione è la terza produttrice di kiwi in Italia. Ne parliamo con l’azienda agricola Teodoro De Maria che da Rosarno esporta in tutto il mondo

De Gustibus | Kiwi gold: il giallo made in Calabria

Kiwi come frutto esotico? Macchè. Ormai si può considerare un frutto identitario della Calabria, data la facilità con cui attecchisce e si è diffuso rendendo la regione la terza produttrice in Italia. Nome tecnico “Actinidia” è un frutto dalle proprietà uniche e dal gusto molto particolare, soprattutto nella sua varietà “gold”, il kiwi giallo, dal sapore più piacevole ed esotico. Ne abbiamo parlato con Teodoro De Maria, titolare dell’omonima azienda agricola che da Rosarno raggiunge i mercati mondiali con i suoi kiwi gold e non solo.

Calabria patria del kiwi?

«Si può dire di sì. E la percentuale – spiega De Maria – sta crescendo a differenza di altre regioni d’Italia, come il Lazio dove ci sono circa 5mila ettari che sono andati a morire o il Nord Italia che sta affrontando problematiche simili. Da noi invece c’è l’habitat, il microclima adatto che ha fatto attecchire bene la pianta, oltretutto con un buon risultato e un prodotto di qualità». Quella di Teodoro De Maria è un’azienda certificata biologica, situata nel bosco di Rosarno, consorziata col consorzio di Ferrara, con circa 6 ettari di produzione solo del kiwi gold, che viene lavorato, preparato in cassette o nei tradizionali cestini e spedito al Nord o fuori Italia e anche oltre oceano. Parliamo di «un’esportazione che si attesta intorno ai 13mila quintali» aggiunge l’imprenditore.

Cosa vi ha spinto a specializzarvi sulla coltivazione del kiwi?

«L’azienda si è specializzata sul kiwi da più di un decennio, mentre prima si occupava della produzione e commercializzazione delle clementine sia al Nord Italia che in Francia e Olanda. La spinta è stata la concorrenza sleale dei mercati non comunitari, in particolare Marocco, Tunisia e quant’altro, perché dalla metà degli anni ‘90 l’Unione Europa ha dato vita ai cosiddetti “corridoi commerciali” rivolti a questi paesi soprattutto del mondo arabo che producono clementine e arance pagando la manodopera 3, 4 euro al giorno, utilizzando tutti i pesticidi non utilizzabili in Europa. Così arrivando entrambi sui mercati europei, loro ci guadagnano e noi andiamo a morire» prosegue De Maria. Da qui la spinta alla specializzazione. Una trasformazione che non è avvenuta all’improvviso, ma nel corso di un decennio, perché, precisa, «per fare un ettaro di kiwi, dal piantarlo al portarlo a frutto ci vogliono almeno 4 anni e si parla di almeno 100.000 euro di investimento per un ettaro».

Perché il Kiwi Gold?

Intanto, chiarisce l’imprenditore, «bisogna dire che all’interno di quelli che comunemente vengono chiamati kiwi gialli e kiwi verdi ci sono tante varietà. Del kiwi gold noi ne abbiamo tre, principalmente ci occupiamo del kiwi soreli, del kiwi dorì e di un’ultima varietà, HFY 01, tutte tramite l’università di Udine, grazie agli innesti e ai vari processi agricoli siamo riusciti ad ottenere diverse varianti. Sul fronte del kiwi verde invece, abbiamo quello chiamato Hayward clone 8».

«Abbiamo puntato sul Gold perché abbiamo cercato di diversificare, con le varietà soreli e dorì ad esempio affrontiamo i mercati delle primizie, la cui raccolta inizia la prima settimana ad ottobre e così possiamo già spedire sia a livello nazionale che internazionale – continua De Maria – mentre la varietà HFY 01 è più tardiva, si raccoglie nel mese di novembre, e così riusciamo a soddisfare anche la domanda più autunnale».

Quali sono le caratteristiche del kiwi gold?

«Tutto il kiwi in genere ha delle grandi qualità a livello di benefici per la persona. Quando parliamo di vitamina C pensiamo subito all’arancia e agli agrumi in genere ma se andiamo a guardare la scheda tecnica delle proprietà del kiwi, quest’ultimo ha il doppio della vitamina C rispetto a un agrume. Per non parlare della vitamina E – illustra Teodoro De Maria – del potassio e delle diverse fibre». In sostanza, le proprietà sono innumerevoli, «ci vogliono cinque sei frutti per raggiungere il concentrato di un solo kiwi».

Quanto al kiwi gold, rispetto al verde, la differenza sta nella buccia, più liscia e dorata, ma soprattutto «nel gusto, il verde ha un sapore più aspro, mentre il giallo ha un sapore più dolce più tropicale, più piacevole da mangiare. Infatti viene consumato molto dai giovani, specialmente nel nord Italia c’è un grande consumo del kiwi gold da parte dei bambini e dei ragazzi, anche nelle scuole come merenda» (foto di repertorio).

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