venerdì,Aprile 26 2024

Coronavirus, quelle mascherine che tolgono il sorriso

Riflessioni su come sono cambiate le nostre abitudini e su ciò che, almeno per il momento, abbiamo dovuto mettere da parte

Coronavirus, quelle mascherine che tolgono il sorriso

A indossare la mascherina prima di uscire ci siamo abituati un po’ tutti. Chi l’avrebbe detto, appena due mesi fa, che ci saremmo dovuti preparare? Guanti e maschera, come una sala operatoria, come una recita, come un vestito in maschera. E ora è routine, imprescindibile. Ti lavi le mani indossi i guanti, ti sistemi la maschera quel tanto che sia coperto il naso e non arrivi a disturbare la visione. Mettila bene perché poi non potrai toccarla e sistemarla più.

Ma sapete qual è la cosa che mi manca di più? Me ne sono accorta mentre salutavo alcune persone: il sorriso. E mi sono sentita monca, senza una parte e una parte importante! È vero che gli occhi parlano e dicono tanto ma sorridere è mostrare nella condivisione che insieme, nella stessa barca, si è parte di tutto.

Mostrare i miei denti e con essi la mia gioia, accompagnare gli occhi con la smorfia della bocca che si allarga e che si allenta. Sì perché la maschera nasconde tutta quella parte del nostro viso che tradisce il sorriso. Quel sorriso che si porta come segno di felicità e di gioia, come arma di seduzione, come modo di coccolare o rassicurare chi ci sta davanti che va tutto bene.

Le maschere tolgono il sorriso ma non la voglia di sorridere. Sappiate che, sotto quel pezzo di stoffa, bianco, nero o colorato che sia, c’è una parte di me che ti dice che il mio cuore è sempre aperto.

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