domenica,Novembre 3 2024

Coronavirus a Locri, le scuole restano chiuse

Preoccupa l'incremento dei contagi, con 136 casi attualmente positivi. Il Comune non esclude ulteriori misure restrittive

Coronavirus a Locri, le scuole restano chiuse

L’Amministrazione comunale di Locri è fortemente preoccupata dall’evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia che dall’1 dicembre al 15 gennaio 2021, ha registrato un cospicuo incremento dei nuovi casi confermati COVID-19, con 136 casi attivi e, purtroppo, decessi. Per questo si è deciso di non far riprendere le attività in presenza.

«La ripresa, in questo momento cruciale e delicato in città, con casi che continuano ad aumentare, sarebbe un boomerang – si legge in una nota del Comune – I dati ci costringono, purtroppo, a non poter riaprire le scuole per non rischiare maggiormente, non tanto per il possibile contagio all’interno degli Istituti nei quali si adottano pedissequamente le misure di prevenzione previste, quanto per la movimentazione delle persone e i possibili assembramenti nei pressi delle istituzioni scolastiche e nelle principali aree cittadine. Il cospicuo aumento della legittima circolazione delle persone fisiche (popolazione studentesca, docenti, personale, familiari, addetti ai servizi), in una fase delicata come quella sopracitata, può determinare un aumento del rischio di diffusione del contagio, che può propagarsi anche a livello familiare».

«A questa ordinanza, se i casi non diminuiranno, saremmo costretti a far seguire ulteriori e drastiche misure restrittive. Invitiamo, dunque, ad un comportamento responsabile, evitando uscite e spostamenti se non per stretta necessità e ad adottare tutte le disposizioni anticovid 19 principalmente nei pressi di uffici pubblici e di maggior frequentazione. Va tutelata la salute pubblica evitando attività in presenza anche negli asili nido, pubblici, privati e paritari, come nelle ludoteche e centri di aggregazione giovanile. Si ritiene necessario continuare ad evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone, in luoghi di svago come “Spazio Gioco” adiacente Piazza dei Martiri e Parco Giochi sul Lungomare cittadino Lato Sud, e luoghi di aggregazione».

«Non possiamo e non dobbiamo trascurare nulla – afferma il vicesindaco Giuseppe Fontana-. Purtroppo la grave situazione che si è creata nella nostra città ci impone misure rigide e siamo sempre in contatto con Forze dell’ordine e Prefettura. Se nelle prossime ore la situazione non dovesse migliorare saremo costretti a chiedere ai cittadini e alle attività commerciali ulteriori sacrifici. Non possiamo e non dobbiamo trascurare nulla e ribadiamo l’invito alla massima prudenza e ad uscire da casa per il minimo indispensabile. Sembrano cose banali ma non lo sono assolutamente. Ci attendono ancora mesi molto difficili. Solo con l’impegno e la collaborazione di tutti possiamo provare a uscire da questa situazione limitando i danni. So che mi rivolgo a un popolo intelligente. Aiutiamoci tra noi».

L’assessore alle politiche sociali e pubblica istruzione Domenica Bumbaca, nel rinnovare l’invito alle famiglie alla collaborazione in una fase così delicata, ringraziando i genitori per i sacrifici e l’impegno, consapevoli della difficile conciliazione lavoro- dad, fa presente che è sempre in contatto con la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo locrese dottoressa Galletta e i referenti delle scuole paritarie e private. «Siamo tutti fermamente consapevoli dell’importanza dell’istruzione in presenza, del confronto e la socializzazione con docenti e compagni, quanto importante assicurare ai ragazzi diversamente abili di continuare le attività nelle modalità previste. Garantire l’istruzione è imprescindibile».

«Inoltre – dice l’assessore, confrontandomi anche con psicologi ed educatori, ho apprezzato che anche nella scuola dell’infanzia si è attivata la Dad. Coi più piccoli, l’istruzione deve trovare strategie adatte per non lasciarli soli, considerato soprattutto che proprio in questa età l’istruzione si realizza attraverso attività educative, momenti di confronto, socializzazione, attività di gioco e dialogo; è proprio in questa fase che si ha più bisogno di contatti, di conoscere il mondo anche attraverso piccoli lavoretti, manuali e didattici sotto la guida delle maestre. La scuola è cultura ma principalmente palestra di vita che rafforza il carattere dei ragazzi e in un periodo difficile come questo, è importante il supporto di esperti. Ho saputo che anche l’Istituto “De Amicis Maresca” si avvarrà della figura dello psicologo, importante presenza per gli alunni che stanno vivendo momenti di smarrimento e isolamento, ma anche per coloro che vorranno trovare un interlocutore per poter sfogare le proprie emozioni. A tal punto ricordo che lo sportello di ascolto psicologico dell’Ambito territoriale di Locri è sempre attivo».

«Aprire le scuole in questo momento è imprudente – dice la Bumbaca- ma dobbiamo lottare con le Istituzioni preposte affinché si arrivi ad adottare nell’imminente le giuste misure e i necessari interventi per garantire la didattica in presenza e in sicurezza, dallo screening dei tamponi, che purtroppo per le scuole e genitori non è stato preso in considerazione, all’adeguamento e rafforzamento di più corse degli autobus (Locri ha un alto numero di pendolari che frequentano gli istituti superiori) alla fase di vaccinazione considerando prioritarie le categorie del personale scolastico.

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