martedì,Maggio 21 2024

Decreto Tar, Coordinamento nazionale docenti: «Sindaci chiudano lo stesso le scuole se opportuno»

Secondo il presidente Romano Pesavento e il segretario generale Alessio Parente è opportuno adottare ordinanze di chiusura per salvaguardare la propria collettività

Decreto Tar, Coordinamento nazionale docenti: «Sindaci chiudano lo stesso le scuole se opportuno»

Presa di posizione del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani. In merito al decreto emesso dal Tar Calabria con cui si sospende l’ordinanza regionale Calabria relativa alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, visti i casi registrati ieri per singola provincia, ossia Cosenza 22, Catanzaro 9, Crotone 52, Vibo Valentia 11, Reggio Calabria 55, ha chiesto ai sindaci ad adottare ordinanze di chiusura qualora lo reputino adeguato a salvaguardare la propria collettività.

«Ricordiamo che l’adozione di atti di tutela da parte dei sindaci – affermano il presidente Romano Pesavento e il segretario generale Alessio Parente – è conforme al principio costituzionale di sussidiarietà in base al quale funzioni amministrative spettano all’ente amministrativo più vicino al cittadino, avendo gli enti superiori la possibilità di intervento in via sussidiaria. Parallelamente, va segnalato l’onere del dirigente scolastico di salvaguardare la salute del personale sul luogo di lavoro e dei discenti quali destinatari di un servizio pubblico che non può essere tale da mettere in serio pericolo la salute e la vita delle persone.

In tale prospettiva, nel caso di offerta formativa in presenza, è opportuno prestare massima attenzione a mancanze strutturali (es. malfunzionamento dei sistemi di aereazione) e organizzative (mancanza di personale, distribuzione oraria, ripartizione alunni per classe, etc.) che siano tali da indurre inevitabilmente all’accertamento di responsabilità in sede civile e penale». Il Coordinamento ha poi invitato i docenti a comunicare prontamente «ogni fonte di pericolo al dirigente, al preposto e/o al responsabile della sicurezza; i genitori a segnalare ulteriori fonti di pericolo evidenziabili anche all’uscita e all’ingresso nelle scuole.

Attualmente in Calabria, in base alle segnalazioni, pervenute si sta assistendo a un crescendo rossiniano di molteplici e discordanti informazioni che disorientano la popolazione studentesca e scoraggiano il personale scolastico circa l’esistenza di una progettazione reale di misure anti Covid nella Regione Calabria.

L’arrivo delle varianti che determinano il contagio anche tra i giovanissimi e il ritardo del piano vaccinale destano preoccupazioni serissime». Pesavento e Parente concludono ricordando che «l’infettivologo Massimo Galli, tra i massimi esperti del settore, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ieri, ha ribadito: “Detto con la morte nel cuore, la chiusura delle scuole è inevitabile”. Chiediamo urgentemente alle autorità locali preposte maggiori rassicurazioni e chiarezza comunicativa per evitare fraintendimenti e confusione».

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