Reggio, Delmastro al carcere di Arghillà promette più personale e una soluzione tampone per gli alloggi prima della Caserma – VIDEO
Accompagnato dall’eurodeputato ricandidatosi alle prossime elezioni europee con Fratelli d’Italia, Denis Nesci, il sottosegretario alla Giustizia ha incontrato i vertici dell’amministrazione penitenziaria e i sindacati
«È grande lo sforzo di questo governo per intervenire sulla carenza degli agenti di polizia penitenziaria. Mille extra assunzioni hanno impattato sulla pianta organica, aumentandola già nella prima legge finanziaria. Ed era un momento molto difficile, a causa della guerra in Ucraina, in cui meno agevoli erano le manovre economiche.
Adesso sono 1479 i ragazzi del 181° corso distribuiti in Italia, con delle unità anche per Arghillà. E ancora 249 ragazzi con il 182°corso, 1870 con il 183° corso e con il 184° altri 1713 agenti. Ho bandito proprio l’altro giorno un nuovo corso di 2568 agenti. Siamo a oltre 7mila allievi agenti finanziati in un anno e mezzo. Se fosse stato così anche nel passato, oggi staremmo a parlare di sovrannumero di agenti piuttosto che di carenza». È quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, oggi in visita nel carcere di Arghillà a Reggio Calabria.
Afflitto da sovraffollamento e deficit di personale di polizia penitenziaria, l’istituto penitenziario ha costituito la prima tappa della visita nel reggino del sottosegretario alla Giustizia, accompagnato Denis Nesci, l’eurodeputato reggino uscente e ricandidatosi alle prossime elezioni europee con Fratelli d’Italia.
La campagna elettorale
«Io sono molto contento di stare al fianco di Denis Denis. È una persona capace, postasi al servizio del territorio. È uno dei tanti candidati che ci inorgoglisce per serietà, competenza e preparazione. Sono anche amico di Denis. C’è anche un fattore umano che è giusto che emerga ogni tanto», ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.
«Nessun Governo aveva mai fatto così tanto per il comparto della Polizia Penitenziaria. La visita del Sottosegretario Delmastro conferma l’impegno prioritario per attutire e risolvere criticità ataviche, anche negli istituti di Arghillà e Locri. Un impegno ben preciso che va nella direzione di restituire dignità ad un corpo di polizia, per troppo tempo, poco tutelato. Conosco Andrea Delmastro e conosco la sua storia, pertanto, gli uomini e le donne che indossano la divisa della Polizia Penitenziaria, sappiano che al loro fianco hanno un interlocutore credibile e figura autorevolissima del Governo Meloni». Così l’eurodeputato reggino, Denis Nesci.
L’odierna visita è stata occasione di incontro tra il sottosegretario e i massimi rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria reggina – presenti la vicedirettrice Marianna Stendardo e la direttrice reggente degli istituti di Reggio e Arghillà Roberta Velletri – e le sigle sindacali.
Prioritario il tema della sicurezza. Soltanto nell’ultima settimana nel carcere di Arghillà si è consumata un’aggressione a un sottufficiale della Polizia Penitenziaria ed è stato sventato, grazie al pronto intervento degli agenti penitenziari, un suicidio, come riferito dall’associazione Polizia Penitenziaria Asppe. Altrettanto essenziali i temi dell’incremento del personale e dell’edilizia penitenziaria.
La caserma e il nuovo padiglione del carcere di Arghillà
«Siamo impegnati sul fronte del benessere e della sicurezza, in particolar modo qui ad Arghillà, con una promessa in ordine alla caserma di cui ha necessità la Polizia Penitenziaria. In questa direzione – ha dichiarato il sottosegretario Delmastro – posso assicurare che non dovremo attendere i lavori finali per avere una adeguata situazione alloggiativa per gli uomini e le donne della polizia penitenziaria. Nelle more realizzeremo un intervento tampone che assicuri dignità e benessere.
Sul fronte dell’edilizia penitenziaria, abbiamo sbloccato 155 milioni di euro, paralizzati da anni. Con 85 milioni del Pnrr realizzeremo otto nuovi padiglioni, tra cui anche uno ad Arghillà. In un anno e mezzo abbiamo sbloccato oltre duecentocinquanta milioni di euro di risorse per l’edilizia penitenziaria. Con queste risorse recupereremo, secondo i dati approssimativi in questo momento del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, 7300 posti detentivi sui diecimila che mancano. Il nuovo padiglione di Arghillà, in particolare, ha avuto un problema di ricorso, superabile. Sicuramente sarà terminato nei tempi che richiede l’Europa, essendo finanziato con il Pnrr».
La schermatura degli istituti
«Il benessere del personale è strettamente collegato al benessere della popolazione detenuta ed è fondamentale per garantire l’efficacia dei percorsi trattamentali e la sicurezza. Previsti anche interventi per rafforzare le misure antintrusione e la schermatura dei nostri istituti. A nessuno ‘ndranghetista detenuto dovrà essere consentito di farsi video per continuare ad ostentare profili di devianza criminale». Così ha concluso il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.
La voce dei sindacati
«Fondamentale per noi è l’impegno ad incrementare il personale di polizia penitenziaria. Un’altra promessa essenziale è la schermatura degli istituti perché stiamo rischiando di perdere credibilità a livello europeo. Noi abbiamo anche chiesto un rafforzamento all’unità cinofile per impedire l’introduzione della droga in carcere. Abbiamo forti collaborazioni con le altre forze dell’ordine ma non basta. Questo è un territorio che merita maggiori attenzioni. L’universo carcere necessita dell’impegno di tutti». Così Massimo Musarella, delegato provinciale reggino dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria.
«Dopo gli impegni oggi assunti dovremo verificare i fatti. Noi pretendiamo la sicurezza sui posti di lavoro. Pretendiamo più donne e uomini nel corpo della polizia penitenziaria e negli uffici amministrativi. Laddove sono in aumento i detenuti, di conseguenza aumenta anche il lavoro da parte del personale. È stato presentato un piano assunzionale del quale abbiamo chiesto però anche tempi certi. Prospettata anche una maggiore formazione, con un nuovo polo previsto a Nola per il Mezzogiorno, e le schermature degli istituti penitenziari. Tutto ciò è necessario per garantire sicurezza all’interno degli istituti». Così Patrizia Foti, segretaria generale territoriale Uil Pubblica Amministrazione Reggio Calabria.
Le visite nel reggino
Lo scorso anno era stata la volta del sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega al Trattamento dei detenuti, il senatore Andrea Ostellari, in visita la casa circondariale Giuseppe Panzera di Reggio Calabria. Oggi il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, con delega al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria relativa alla direzione generale del personale, per la gestione dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria, in visita nel carcere di Arghillà.
Nel pomeriggio in programma la visita nella casa circondariale al tribunale di Locri per incontrare i vertici degli uffici giudiziari di Locri.