Erano i primi giorni di giugno quando l’Asp prendeva un impegno con i disabili gravissimi. Avevamo sperato che dopo mesi di denunce e sei anni di un blocco inspiegabile, i fondi per le famiglie che da anni vivono di lotte e carenze fossero in dirittura d’arrivo. Ma a distanza di un mese dalla data prevista per il primo versamento ancora nulla è stato fatto e ogni mese che passa continua a gravare sulle spalle di chi deve lottare con le istituzioni per vedersi riconosciuto quello che, solo sulla carta, è un diritto.
La procedura e l’iter burocratico per sbloccare i fondi già destinati a livello regionale per i disabili gravissimi era stata avviata ma, a quanto pare, la burocrazia può andare in vacanza mentre famiglie intere provano a sopravvivere tra mille limiti e disagi.
«Mentre loro sono in ferie a godersi il mare noi rimaniamo al capezzale dei nostri cari». Con queste parole il papà di Natale, continua a chiedere giustizia e dignità per un figlio che non può battere i pugni da solo. Sono passati sei anni e ancora, nonostante gli impegni genitori distrutti dalla malattia prima e dalla burocrazia poi, sono costretti a continuare a lottare contro chi dovrebbe invece difenderli.