venerdì,Aprile 26 2024

Sanità, incentivi da 100 euro per contrastare la carenza di medici

La proposta di legge, già depositata in Consiglio regionale, per garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità di Pronto soccorso, anestesia e rianimazione

Sanità, incentivi da 100 euro per contrastare la carenza di medici

È stato già depositato in Consiglio regionale il disegno di legge a firma Pasqualina Straface (FI), «finalizzato a garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità di anestesia e rianimazione e nelle unità operative di pronto soccorso del servizio sanitario regionale». La misura, illustrata ieri nel corso di una conferenza stampa indetta alla Cittadella, ha il principale scopo di incentivare il personale sanitario a prestare servizio in quei reparti in cui le attività risultano essere particolarmente gravose o persino a rischio e dove si registra una cronica carenza di sanitari.

Nello specifico, la norma prevede la possibilità di concordare con i dirigenti medici e sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi l’effettuazione di prestazioni aggiuntive nelle unità operative di pronto soccorso, anestesia e rianimazione oltre che includere nella misura anche medici in formazione, e quindi specializzandi già assunti nelle aziende. Secondo il dettato della legge, il valore economico delle singole prestazioni aggiuntive può arrivare fino a 100 euro lordi all’ora.

La relazione illustrativa allegata al disegno di legge, prevede una spesa annuale del valore di 3.315.000 per il 2022, di 16.880.000 euro per il 2023 oltre ad una ulteriore spesa del valore di 9.203.000 per il 2024. Il reclutamento del personale medico e sanitario avverrà secondo un ordine di priorità, ovvero precedenza a chi già svolge servizio nel medesimo reparto (pronto soccorso o anestesia e rianimazione), secondariamente a chi presta servizio in altri reparti della stessa azienda ma con specializzazioni affini alla medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. Infine, via libera a personale proveniente da altre aziende ma solo dopo la stipula di una convenzione tra le amministrazioni.

Le stesse attività potranno essere svolte in regime libero professionale e su base volontaria anche da medici in formazione specialistica assunti dalla medesima azienda o ente regionale al di fuori dell’orario dedicato alla formazione specialistica ed esclusivamente a supporto del personale specializzato. In questo caso il compenso scende a 60 euro lordi. Il disegno di legge è stato assegnato alla Terza Commissione Sanità per l’esame di merito, e alla Seconda Bilancio per il parere.

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