venerdì,Maggio 3 2024

Disavanzo sanitario, l’ex presidente del Collegio sindacale dell’Asp reggina: «Contraddittorio il decreto del commissario ad acta»

Rocco Nicita: «La non approvazione del bilancio d’esercizio 2019 dell’Asp di Reggio Calabria mette in discussione l’attività di verifica effettuata dal Tavolo Adduce»

Disavanzo sanitario, l’ex presidente del Collegio sindacale dell’Asp reggina: «Contraddittorio il decreto del commissario ad acta»

Rocco Nicita, già presidente del Collegio sindacale dell’Asp di Reggio Calabria, è intervenuto in merito al DCA n. 27 del 12 febbraio 2021 “Azienda sanitaria provinciale di Reggio di Calabria – Deliberazione del 13 agosto 2020, n. 666, avente ad oggetto Adozione bilancio di esercizio 2019 – Determinazioni. «È una questione di debito o di disavanzo? Il problema è il debito? O invece  il “problema”, ovvero la soluzione, è il disavanzo? L’Azienda dovrà dare o dovrà avere/ricevere? Se dovrà dare, a chi dovrebbe dare? Se dovrà ricevere, da chi dovrebbe ricevere? Il non ricevere (risorse) continua a comprimere i Lea? – si chiede Nicita -.

A parer mio, almeno due i dati incontrovertibili che emergono con chiara evidenza sulla questione oggetto di decretazione: 1) che le delibere del Consiglio dei ministri, di nomina, dei commissari ad acta che si sono succeduti nel tempo, dispongono, tra gli altri obiettivi, che spetta alla competenza esclusiva della Struttura commissariale “la conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all’Asp di Reggio di Calabria”, vale a dire la ricostruzione “analitica” della contabilità economico-patrimoniale dell’azienda, ossia la rilevazione, l’annotazione, la rappresentazione di tutti gli accadimenti aziendali “sconosciuti” alla contabilità dell’azienda, e quindi il loro ribaltamento in bilancio, a partire dall’esercizio 2013; 2) che l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria è sprovvista dei bilanci d’esercizio dal 2013 ad oggi, in quanto la loro adozione è inseparabilmente connessa alla sistemazione delle cosiddette poste debitorie pregresse (si veda anche la deliberazione n. 13/2019 – Corte dei Conti – Calabria).

Di conseguenza, il DCA n.27 del 12 febbraio 2021 adottato dal Commissario ad acta per il rientro dal disavanzo sanitario regionale, è tanto ovvio, quanto contraddittorio, perché, se è vero che dispone la non approvazione del bilancio d’esercizio 2019 dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio di Calabria (confermando pertanto, che i dati economico-patrimoniali non sono attendibili perché mancano i bilanci degli esercizi dal 2013 al 2018, motivo per cui il bilancio d’esercizio 2019 non poteva neppure essere adottato dall’Azienda sanitaria provinciale), allo stesso tempo “trascura” (e qui la contraddittorietà) che vi è una diretta correlazione tra questa decisione, che ha alla base la mancanza dei bilanci d’esercizio 2013-2018, cui è prodromica la “sistemazione contabile delle poste debitorie pregresse”, e le risultanze del cosiddetto Tavolo Adduce con riferimento alla quantificazione del disavanzo sanitario regionale.

Infatti, la non approvazione del bilancio d’esercizio 2019 dell’Asp di Reggio Calabria da parte del commissario ad acta, consente di porsi almeno tre domande tutte collegate agli effetti che dalla sua adozione ne potrebbero derivare: 1) ha la forza di mettere in discussione l’attività di verifica effettuata dal  Tavolo Adduce (alimentando così, dubbi in ordine all’attendibilità del disavanzo sanitario regionale dell’esercizio 2019, certificato soprattutto dal tavolo di controllo interministeriale)?; 2) ha la forza di mettere in discussione anche i disavanzi degli esercizi precedenti (anch’essi certificati dal Tavolo interministeriale)?; 3) ha la forza di indebolire i decreti degli stessi commissari ad acta che disponevano e continuano a disporre il ripiano dei disavanzi annuali sanitari  relativi agli esercizi per i quali ci sono  aziende del SSR che non hanno ancora  adottato  i bilanci d’esercizio e, laddove adottati, non risultano ancora approvati o risultano addirittura “bocciati”  dal commissario ad acta?.

Nella relazione di accompagnamento al Giudizio di parifica del rendiconto 2020 della regione Calabria, la Corte dei Conti annotava: “I controlli della Sezione hanno accertato l’assoluta inattendibilità dei dati economico – patrimoniali segnalati alla piattaforma Ministeriale NSIS. Questa criticità fa sì che, di fatto, il deficit/disavanzo sanitario della regione Calabria sia anch’esso totalmente inattendibile”, mentre nella relazione annessa al Giudizio di Parificazione del rendiconto 2021, asseriva: “L’avanzo di gestione inserito nel CE (conto economico-costi/ricavi) non rappresenta in maniera veritiera, attendibile e corretta la reale condizione del SSR”».

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