venerdì,Maggio 3 2024

Parcheggi a pagamento al Gom, è malcontento diffuso ma il commissario Scaffidi si difende: «Scelta ereditata»

Richiesto il pagamento di un euro all'ora e nessun trattamento differenziato per dipendenti, pazienti oncologici o dializzati. Infuria la polemica

Parcheggi a pagamento al Gom, è malcontento diffuso ma il commissario Scaffidi si difende: «Scelta ereditata»

Un euro l’ora per parcheggiare in ospedale. Nessuna agevolazione per dipendenti, medici, sanitari e neppure per i pazienti. È questa la polemica montata negli ultimi giorni a Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Il tutto da quando la nuova società esterna che si occupa dei parcheggi ha avviato il servizio.
Tante le segnalazioni arrivate da più parti. Basti pensare ai medici che per fare il turno di notte si ritrovano a dover pagare 10/11 euro di parcheggio. Per non parlare dei pazienti oncologici che, dovendo fare lunghe e giornaliere terapie si trovano a dover pagare per potersi curare. Questo rischia di gravare ancor di più nei dipendenti che, solo per parcheggiare rischiano di dover pagare cifre che vanno oltre 200 euro al mese.

I sindacati hanno già richiesto incontri per poter affrontare la questione. Ma da una prima interlocuzione con ilReggino il commissario straordinario Gianluigi Scaffidi ha chiarito che «Non condivido da commissario, da medico e da utente cittadino questa decisione adottata dalle precedenti amministrazioni. Tanto è vero che la mia scelta era stata di stipulare la convenzione con la polizia municipale, senza oneri per dipendenti e utenti, solo per il controllo della viabilità e il rispetto dei parcheggi dedicati a pazienti e disabili.
Poi la ditta ha vinto l’appalto scaturito dalle delibere adottate negli anni precedenti dalle vecchie amministrazioni. Ha vinto il ricorso e ha reclamato all’applicazione del contratto e sono tenuto obbligatoriamente ad adempiere in base al principio di continuità amministrativa». Una posizione che il commissario si riserva di approfondire sulle nostre colonne dopo aver preso contezza di tutto l’iter portato avanti dai precedenti commissari.

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