venerdì,Aprile 26 2024

Personale sportelleria e recapito in Calabria, Uilposte: «Affrontare le evidenti criticità»

Il segretario regionale Belgenio evidenzia le carenze più volte segnalate: «situazione di imbarazzante e in costante emergenza»

Personale sportelleria e recapito in Calabria, Uilposte: «Affrontare le evidenti criticità»

«Lo scopo precipuo di una comunicazione scritta, tra le OO.SS. e l’Azienda, riteniamo sia quella di tenere comunque aperto un canale di dialogo, che scongiuri l’arroccamento in posizioni conflittuali. Evidentemente questo assioma non è noto o non piace».

Così in una nota il segretario regionale aggiunto UilPoste, Antonino Belgenio, che evidenzia come «quando esterniamo il malcontento che viene dai lavoratori, non è per il gusto di un vaniloquio, ma perché crediamo nell’interazione tra le parti».

Diversamente, fa notare il segretario, quando la logica non è sostenuta dai fatti, emergono i fantasmi di teoremi che rischiano di offrire una lettura inquietante ad eventi fuori dalle righe.

«Per questi motivi ancora una volta la UilPoste, dopo un lungo pellegrinare tra i luoghi di lavoro, sente il dovere di sottolineare le evidenti criticità, sia per l’inadeguatezza numerica del personale di sportelleria che per quello del recapito».

Ancora una volta le segnalazioni raccolte, «mettono in luce la difficoltà aziendale a sostenere gli impegni presi».

«Dai territori giungono copiose lamentele per l’insufficienza numerica delle risorse di sportelleria, più volte segnalate, e purtroppo rilevatesi esatte, e per le problematiche evidenziate (distacchi a tampone, quadri allo sportello ecc.) che continuano a manifestarsi».

Ad evidenziare quanto le difficoltà operative non siano vincolate esclusivamente a fenomeni occasionali, ma rappresentino una realtà permanente, per Belgenio, è l’attuale precaria condizione nella quale le province calabresi si dibattono.

«E’ necessario tracciare, con accuratezza, il quadro di una situazione nella quale, cessato l’alibi dell’immediata esigenza temporale, dovuta alla pandemia, l’Azienda riconosca lo stato di criticità, definendo le reali necessità operative del personale di sportelleria di tutta la Regione Calabria, in ogni singola unità produttiva, attivando nel contempo ogni utile strumento, per trasformare in un processo organico e stabile, una situazione di imbarazzante e in costante emergenza che non fa che generare una guerra tra poveri ed un astio tra il front-line e lo staff di gestione».

Non si vuole solo sottolineare l’inadeguatezza di Mercato Privati in quanto anche Pcl denuncia forti criticità. La UilPoste crede nell’importanza e nel ruolo sociale che il portalettere svolge, l’unico, che arriva a casa di tutti i cittadini, e molto spesso rappresenta uno dei pochi contatti con le istituzioni, che hanno, in special modo,

gli anziani e questo aiuta a superare gli aspetti negativi del lavoro, come pioggia, freddo e sole cocente.

«L’operatore postale resta l’unico che consegna la posta anche nei casi in cui altri non sarebbero in grado, per un indirizzo incompleto o con qualche errore, e persino se il nome sulla cassetta si è cancellato. Purtroppo egli ultimi anni il servizio di recapito è sempre più considerato, un’inutile zavorra».

E’ doveroso, da parte della UilPoste, denunciare le inefficienze che si registrano nel settore recapito, «dove la corrispondenza si accumula giornalmente a causa di un’organizzazione incapace di offrire uno standard di rendimento funzionale ai bisogni della gente, ma risulta estremamente penoso dover constatare che le disfunzioni da denunciare siano ben note, senza che vengano intraprese iniziative a ripristino di un’efficientamento o venga adottato alcun provvedimento che ne limiti i danni, al contrario si naviga nell’irregolarità per tutelare il proprio spazio».

«Gli operatori di recapito – continua Belgenio – sono costretti a convivere con un angoscioso stato d’animo per uno stato di abbandono e violazione dei diritti, che non può essere semplicisticamente addebitato ad un fatto stagionale, ma purtroppo appare strutturale».

Il processo di cambiamento del settore recapito per UilPoste non può risolversi nell’accettazione passiva delle iniziative aziendali, né può essere percepito come un atto che concretizza unicamente forti disagi ai portalettere, ma deve comprendere anche i giusti contrappesi, che rendano meno traumatico il trapasso, garantendo le condizioni logisticamente idonee e rendendo più certa la tutela dei diritti delle maestranze.

«Queste condizioni, in atto, sono scompensate – conclude Antonino Belgenio –  gravando unicamente sulla classe lavoratrice, che in tal modo sopporta un onere insostenibile e certamente superiore a quanto preventivato».

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