La storia di Melania incanta Reggio: «Io, indiana, qui ho trovato la mia famiglia»

«Ho deciso di raccontare la mia storia, non per apparire (chi mi conosce lo sa bene), ma per dare una testimonianza di fede autentica e vera di famiglia. Inoltre, vuol essere un incoraggiamento per chi decide di intraprendere il difficile percorso dell’adozione a non mollare dinanzi alle difficoltà che si possono incontrare.

Vuol essere segno di speranza per chi come me “ha perso “, ma è consapevole di essere stata fortunata ed aver ricevuto in abbondanza.  Vuol essere conferma che il bene non si dimentica mai e che l’amore continua a vivere oltre l’eternità». 

L’adozione

Queste sono le parole di Melania, una giovane donna che ha deciso di raccontare la storia di un’adozione e del miracolo della vita celato nel mistero dell’amore. Un atto di pura e semplice umanità che le ha ridato speranza e sogni e che, tramite la testimonianza di Melania, può diventare un meraviglioso messaggio di fiducia.

La storia di Melania

Melania è sposata e ha una bimba e con la sua famiglia vive a Villa San Giovanni ma oggi ha deciso di uscire fuori dalla realtà territoriale e raccontarsi tramite la pagina social “Storie degli altri”: «Vive a Reggio Calabria. Gioca con i cugini, d’un tratto fissa spaventata le loro mani. Perché la sua pelle è più scura? Non ci aveva mai fatto caso. Corre in bagno, prende una spugna, gratta, ma quel dannato colore non se ne va. Melania piange disperata, delle braccia calde la stringono. Tesoro dobbiamo dirti una cosa, sei nata in India, ti abbiamo adottata quando eri piccina, ma sei nostra figlia, ricordati che la famiglia non piove dal cielo, va costruita con amore e sacrificio. Melania si asciuga le lacrime, stringe forte la sua mamma e il suo papà.

Cresce serena. Il padre aggiusta le televisioni, la madre è una grande cuoca. Ogni domenica vanno in parrocchia, poi riuniscono la famiglia attorno al tavolo. Lo zio fa battute, la nonna alza gli occhi al cielo, i cugini fanno a gara a chi mangia di più. Melania assapora l’unione che trasuda da ogni gesto. Si sente parte di un unico grande corpo. Gli anni scorrono, Melania studia Scienze sociali, vuole dedicare la sua vita agli altri. Manca poco alla laurea, il padre scopre di avere un tumore incurabile. Melania è distrutta. Si aggrappa agli zii, ai nonni, ai cugini. Lottano tutti insieme sino alla fine.

Melania scrive la tesi sull’adozione e la dedica al suo angelo volato in cielo. Tre mesi dopo conosce un ragazzo. Si chiama Demetrio, dice che niente è più importante della famiglia, ma va costruita, con amore e sacrificio. Si sposano, nascono due bambine. La madre di Melania fa in tempo a battezzare l’ultima nipotina, poi chiude gli occhi per sempre. Melania barcolla, ma ha imparato come stare in piedi. Prende il libro di ricette della madre e riunisce la famiglia attorno al tavolo. Mangiano, ridono, piangono, si sostengono. Vanno avanti, insieme. Oggi Melania ha 32 anni, crede nella famiglia più di ogni cosa. Mamma Maria e papà Gianni continuano a vivere nei suoi gesti, nei valori che trasmette alle figlie. È convinta che l’adozione non sia un ripiego, ma una scelta fatta di amore smisurato, più forte di qualsiasi legame di sangue».

La famiglia vera

E il concetto di famiglia regalato da Melania e Demetrio diventa sigillo ed esempio di quel valore immortale che supera stereotipi e mere convenzioni sociali. Quell’amore che Demetrio non vuole nascondere e che condivide: «Spero che la storia della nostra famiglia sia di aiuto a tutte quelle coppie che stanno attraversando un momento difficile. Un percorso tortuoso. Un amore smisurato, quello dei miei suoceri, del quale mi onoro di essere testimone».

Testimoni di amore e di una luce che va oltre tutti quegli schemi imposti, ricordando che la famiglia è quel nucleo d’amore e non un mero legame di sangue. Ed è nell’adozione che questo miracolo diventa realtà.