venerdì,Aprile 26 2024

Anniversario omicidio Cocò Campilongo, Marziale: «Abominio uccidere bambini»

Il garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione: «Mafia e ‘ndrangheta hanno mietuto vittime innocenti»

Anniversario omicidio Cocò Campilongo, Marziale: «Abominio uccidere bambini»

«Nel giorno in cui lo Stato è riuscito ad acciuffare Matteo Messina Denaro, dopo trent’anni di latitanza, con a carico anche l’accusa di avere compartecipato all’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido, ricade il nono anniversario della morte del piccolo Cocò Campilongo, avvenuta il 16 gennaio 2014 nelle campagne di Cassano allo Ionio. Aveva tre anni ed è stato barbaramente ucciso e dato alle fiamme. Nonostante i due killer siano stati condannati definitivamente dalla Cassazione, la società non può e non deve dimenticare». È quanto affermato da Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione.

«Non è stata soltanto la mafia siciliana a uccidere bambini – continua il Garante – nel tempo anche la ‘ndrangheta si è macchiata di tanto abominio, uccidendo bambini perché accompagnatori di parenti nel mirino delle cosche, perché testimoni di misfatti o perché considerati un pericolo per l’avvenire. Ed è per questo che occorre tenere sempre alto l’indice di abiura nei confronti del crimine organizzato. La mafia non ha mai avuto rispetto per i bambini e quanti si sono prodigati a parlare di “codice d’onore” hanno miseramente dichiarato un falso storico. Mafia e ‘ndrangheta hanno mietuto vittime innocenti, la cui esecuzione è stata spietata senza badare a rispetto di genere o età. Le giovani generazioni sappiano, per tenersi lontane da ogni benché minima tentazione o seduzione».

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