venerdì,Maggio 10 2024

Arriva anche a Reggio “Dedicata a te”, la social card che dà diritti a beni di prima necessità

Requisiti e modalità di erogazione del contributo una tantum con l'elenco degli alimenti ammessi

Arriva anche a Reggio “Dedicata a te”, la social card che dà diritti a beni di prima necessità

Si chiama “Dedicata a te” , meglio nota come carta solidale acquisti, il contributo una tantum destinato all’acquisto dei beni alimentari di prima necessità. ll decreto, firmato dai Ministri dell’Agricoltura (Masaf) e dell’Economia, pubblicato il 12 maggio 2023 , prevede che sia consegnata ai nuclei con Isee sotto i 15mila euro.


Anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria si è attivata a sostegno dei propri cittadini.
La misura di carattere assistenziale nei confronti dei nuclei familiari più fragili prevede un importo complessivo di 382,50 euro per nucleo familiare. A darne notizia, già qualche settimana fa, l’assessore al Welfare del Comune di Reggio Calabria Demetrio Delfino, che ha spiegato i dettagli e le modalità di erogazione da parte dell’Ente reggino.


«Al fine di dare una corretta informazione a chi giustamente si domanda come sarà possibile accedere al nuovo sostegno – spiega Delfino – è bene specificare che i nuclei familiari beneficiari della misura, non devono presentare alcuna domanda a nessun Ente e sono individuati direttamente da Inps secondo le modalità previste dal decreto interministeriale n. 110 del 12 maggio 2023».


Al Comune spetta esclusivamente il compito di dare comunicazione ai soggetti beneficiari.

I requisiti


Nello specifico: «secondo la normativa introdotta, i beneficiari dovranno possedere alcuni requisiti: l’iscrizione di tutti i componenti all’Anagrafe della popolazione residente, la titolarità di una certificazione Isee ordinario con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui. Altro requisito di cui si terrà conto è la numerosità del nucleo familiare e la presenza di minori, per cui avranno la precedenza, nell’ordine, i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, i nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, ed infine i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti».


«Secondo le modalità disposte a livello nazionale sono escluse dalla misura le famiglie che alla data di entrata in vigore del decreto includano titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà; Naspi e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – Dis-Coll; Indennità di mobilità; Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni-Cig; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato. Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali aderenti che vendono generi alimentari».


Modalità di erogazione

Le carte sono nominative. Il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, Postepay, e sono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Nel messaggio del 23 giugno l’Inps precisa che gli interessati riceveranno comunicazione dal proprio Comune del riconoscimento della carta alimentare con l’invito a presentarsi per il ritiro della carta presso gli uffici postali, indicati nell’elenco allegato al decreto o disponibili accedendo dal sito web o dall’app di Poste (www.poste.it) (all’applicazione “cerca ufficio postale e prenota”)
Per effettuare il ritiro, è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune, che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario al codice della carta assegnata.
E’ molto importante sapere che se non vengono utilizzate per la prima volta entro il 15 settembre vengono ritirate.
Poste Italiane effettuerà un monitoraggio a decorrere dal mese di ottobre 2023 sulle somme che non risultano assegnate e sulle carte non attivate.


Come si può utilizzare la Carta?

Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. Può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a sconti nei negozi convenzionati.

L’elenco ammessi


Dedicata a te ha però delle limitazioni che hanno suscitato non poche polemiche.
La lista di alimenti acquistabili con i 382,50 euro è stata redatta dai Ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura e comprende solo 23 cibi:
• il pescato fresco
• il latte e i suoi derivati (yogurt e formaggi compresi)
• le carni (coniglio, pollo, tacchini, maiale, pecora, manzo)
• gli alimenti per la prima infanzia (latte di formula, omogenizzati, pastine)
• l’olio d’oliva e di semi
• le uova
• le conserve di pomodori e i pelati
• gli ortaggi (freschi e lavorati)
• i prodotti di pasticceria, panetteria e i biscotti
• la farina
• la pasta e altri cereali (malto, avena, orzo, riso, mais, farro);
• i legumi
• la frutta
• i lieviti naturali
• il cacao
• lo zucchero
• il cioccolato
• l’aceto di vino
• l’acqua minerale
• il caffè,
• la camomilla
• il tè

La lista non comprende alcun tipo di surgelato, e sceglie, con una certa presunzione all’interno delle singole categorie alimentari . Per esempio c’è lo zucchero e non il sale…. Meglio tenere bassa la pressione. Niente bastoncini di pesce o merluzzo congelato, fanno malissimo. Aceto? Esclusivamente bandito di mele… troppo dolce, balsamico…troppo caro.
La polemica si aggiunge ad altri dati. Il fatto che sia una iniziativa una tantum, riservata alle famiglie con figli, almeno tre componenti, con priorità a quelle con almeno un under 14; il requisito Isee, doppio rispetto a quello richiesto dal reddito di cittadinanza, fa sì che la nuova iniziativa sociale raggiunga le famiglie con un reddito medio-basso, non chi né ha necessario bisogno.


Le esclusioni non hanno senso se le paragoniamo alla spesa che teoricamente fa una famiglia, soprattutto con bambini piccoli o adolescenti. Probabilmente lo scopo è aumentare la salute pubblica facendoci acquistare alimenti sani e naturali? Altro problema, chiamiamolo così è che l’elenco dei beneficiari è stabilito direttamente dalle dichiarazioni Inps.


Ringraziando il Ministero dobbiamo però domandarci se parliamo davvero di un aiuto concreto, però nel periodo in cui siamo, in cui “tutto fa brodo” o per dirlo alla riggitana “ogni ficutu i musca è sustanza” ringraziamo per la generosità e comprensione.

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