domenica,Maggio 5 2024

Esami di riparazione: per alcuni studenti a Reggio la scuola è già iniziata

In questi giorni, negli istituti e licei reggini si stanno sostenendo le prove per consentire agli studenti nel “limbo” di riparare il debito formativo ed essere ammessi alla classe successiva

Esami di riparazione: per alcuni studenti a Reggio la scuola è già iniziata

Ufficialmente la scuola a Reggio comincia il 14 settembre, ma per alcuni è già iniziata (o, peggio, non è mai finita). Sono gli studenti nel “limbo” della “sospensione del giudizio”, ovvero coloro che, né promossi né bocciati, hanno dovuto recuperare le lacune durante l’estate e in questi giorni sono alle prese con gli esami di riparazione per il recupero del debito formativo ed essere ammessi alla classe successiva.

Come funzionano gli esami di riparazione

La “sospensione del giudizio” è una sorta di terzo status, tra la promozione e la bocciatura, che viene attribuita agli studenti che alla fine dell’anno scolastico presentano un rendimento insufficiente (dovuto alla presenza di lacune o a scarso impegno nello studio) in una o più materie. Ergo: chi non ha raggiunto almeno il “6 politico” deve riparare.
E lì scattano le note dolenti, perché si dovrà studiare durante le vacanze estive, frequentando i corsi di recupero organizzati dalla stessa scuola o prendendo costose lezioni private per poi presentarsi, secondo il calendario fissato dal proprio istituto, a sostenere l’esame scritto e, in genere, anche orale.
Quest’anno il ministero ha dato tempo per recuperare i debiti scolastici fino all’8 settembre ma in ogni caso le scuole hanno avuto facoltà di organizzarsi e la maggior parte sta già ultimando ogni incombenza, scrutini compresi, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

Esami di riparazione a Reggio, numeri elevati ma non troppo

I debiti formativi e i relativi esami di riparazione presentano numeri elevati anche a Reggio, dove tutte le scuole superiori sono impegnate in questi giorni a sostenere le prove scritte e orali e ad effettuare i relativi scrutini.
Tuttavia, la tendenza è decrescente, spiegano a Il Reggino diversi insegnanti interpellati sul punto, perché ormai è appurato che i ragazzi d’estate studiano poco. E, del resto, recuperare lacune di un intero anno in un paio di mesi è poco plausibile. Quindi, oggi, a “lasciare una materia” ci si pensa due volte.
Ciò non toglie che la mole di debiti esiste, tanto che le stesse scuole sono impegnate nell’organizzazione dei relativi corsi di recupero estivi per guidare i ragazzi alla preparazione.
«Ad onor del vero, il mio istituto, come le altre scuole del territorio, ha agito prontamente, accompagnando i ragazzi nel loro percorso di formazione con opportuni corsi di recupero – afferma infatti Maria Stefania Politi, professoressa di Italiano e Storia all’Ipsia, IIS Boccioni-Fermi – evitando così alle famiglie costose ripetizioni private». E il Fermi è uno degli istituti che ha già ultimato, ieri, le incombenze che hanno tenuto impegnati docenti, anche di laboratorio, assistenti e segreterie, oltre che ovviamente, gli stessi studenti protagonisti, nello svolgimento delle prove scritte e orali e nei relativi scrutini.
Altra scuola che si è già portata avanti nel lavoro è l’Istituto tecnico statale per il settore economico Raffaele Piria, dove gli scrutini si sono già chiusi il 28 e i debiti hanno riguardato materie “forti” come italiano e matematica, ma anche lingue (inglese e spagnolo) e materie specifiche come economia aziendale e informatica, sia per il biennio che per il triennio.
Stanno ancora tribolando, invece, gli studenti rimandati dell’Istituto Magistrale Gulli dove oggi si svolgeranno i colloqui finali e domani gli scrutini per avere il responso che farà uscire dal limbo con un’agognata promozione o con la bocciatura.
Idem all’ITT Panella-Vallauri, dove gli esami di recupero del debito formativo sono iniziati il 28 agosto e saranno ultimati oggi pomeriggio, su materie tradizionali come matematica e inglese ma anche specifiche di indirizzo come elettronica, sistemi reti, tecnologia e meccanica.
Identica la linea anche nei licei scientifici cittadini: al Leonardo da Vinci ad esempio, si è iniziato il 25 agosto con esami di latino, disegno e informatica per proseguire con fisica e italiano e, oggi, sarà la volta di matematica, mentre domani i colloqui e gli scrutini; all’Alessandro Volta, invece, si è cominciato il 28 e si concluderà domani, con debiti che hanno riguardato prettamente l’asse scientifico.

Promozione o bocciatura?

Ovviamente, in caso di non superamento dell’esame di riparazione, c’è il rischio bocciatura.
La buona notizia, per i “rimandati a settembre” di Reggio e di tutta Italia è che il voto non sarà deciso solo dal prof che ha ritenuto di lasciare il debito, ma dal Consiglio di classe in toto. Per cui, anche coloro che non se la sono cava egregiamente non vedranno una bocciatura automatica in quanto la decisione spetterà a tutto il consiglio. La bocciatura quindi si può dire che è quasi un’”eccezione”. Qualche caso rarissimo, tuttavia, in cui «il prof si è incaponito e non ha voluto dare la sufficienza è avvenuto anche a Reggio – come confermano gli insegnanti nostrani – ma il Consiglio ha deliberato per l’ammissione all’anno successivo dello studente, che è stato promosso, quindi, a maggioranza e non all’unanimità». Tutto è bene insomma quel che finisce bene.

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