Il cuore di Reggio batte a Casa Eutopia: luogo di accoglienza, pace e bellezza – VIDEO

La bellezza riconosce in tutte le espressioni dell’arte il suo viatico privilegiato. La solidarietà tra le persone resta la forma d’arte più alta e nobile rispetto alla quale tutte le altre si mettono al servizio, in ascolto. Ieri sera nell’auditorium monsignor Gangemi del santuario di San Paolo alla Rotonda di Reggio Calabra attraverso la voce, la musica, la pittura e la pirografia, la bellezza della solidarietà ha preso forma.
Volti e gesti, storie e canzoni, note e parole, emozioni tracciate sulla tela o incise nel legno per la Pace e la Bellezza: ecco un’altra pagina di condivisione e dono del libro che dal 2015 Casa Eutopia
scrive nella città di Reggio Calabria.

I Mattanza sul palco, con Mario Lo Cascio (chitarra, lira calabrese e voce), Rosamaria Scopelliti (voce e percussioni), Davide Foti (basso), il giovanissimo Giuseppe Romeo (batteria e percussioni), Teo Megale (fisarmonica e tastiera). Un concerto attraversato dall’arte del pittore estemporaneo Stefano Nava e del pirografo Kiryl Haurylenka e intrecciato con i brani letti da Lilia e le lettrici vista mare. Una serata in cui contribuire al progetto di Casa Eutopia è stato molto più che un gesto di beneficenza.

È stato un modo di essere e di stare al mondo, di essere colti da un afflato che mette insieme persone e idee per continuare a tracciare un percorso che apre al prossimo in una dimensione di gratuità, dono e accoglienza. Tutti valori che la contemporaneità ci impone di riscoprire con grande urgenza. Sicché non si è trattato di contribuire per Casa Eutopia ma di essere proprio casa Eutopia.

Casa Eutopia, luogo di accoglienza e bellezza

«Eutòpia, diversamente dall’utopìa di una realtà tanto ideale da mostrarsi irraggiungibile, nasce come il luogo di una bellezza possibile. Come un cuore che pulsa per stare accanto a chi fugge dalla guerra, come la famiglia ucraina accolta in questo momento; come luogo per sottrarre chi vive una difficoltà economica al rischio di usura, per coltivare i valori dell’accoglienza e della bellezza e per essere cittadinanza portatrice di speranza e cambiamento. Ad animarne lo spirito sono il Movimento ReggioNonTace, il Progetto Civitas, Gas Oro Verde, C.Stof (Centro di sostegno territoriale Oncologico femminile), Microdànisma, il centro d’ascolto anti-usura, la Mag delle Calabrie, I Mattanza, custodi attraverso la loro opera della nostra identità. Da qualche tempo anche il gruppo Lilia e le lettrici vista mare, un gruppo di donne che, dopo avere perso una grande amica Lilia Gaeta, hanno deciso di mutare la loro denominazione inserendo il suo nome. Un nome per noi molto importante». Così racconta Giuseppe Licordari, animatore di Casa Eutopia.

Le suggestioni di Lilia e lettrici vista mare

«Dalla nostra passione per la lettura è nato nel 2020 il desiderio di condividere i punti di vista e gli orizzonti che essa apre. Da qui l’idea di riunirci per nutrirci e arricchirci anche delle emozioni delle altre. Tra noi c’era anche l’amica e fervida lettrice Lilia Gaeta, scomparsa nel 2022 per un male incurabile. Una perdita che abbiamo voluto trasformare in speranza, scegliendo di tenerla con noi, non solo con lo spirito. Il nostro gruppo di lettura, adesso non più itinerante ma con sede presso Casa Eutopia, si chiama proprio “Lilia e le lettrici vista mare”», ha raccontato Maria Concetta Cancer.

Il dono che si moltiplica

«Tutto a Casa Eutopia ruota attorno alla dinamica dell’accoglienza e del dono che si moltiplica senza sosta. Lo dimostra il gesto di generosità di Luciano Gerardis (ndr marito di Lilia Gaeta) che donò la casa ai Gesuiti che poi, con padre Ladiana, la vollero aprire alla città, ponendola al servizio del bene comune». Così racconta ancora Giuseppe Licordari, animatore di Casa Eutopia.

La radici e il futuro con i Mattanza

«Fu proprio padre Giovanni Ladiana, grande amico di Mimmo Martino e nostro padre spirituale, a volerci a casa Eutopia. Noi siamo contenti e grati di fare parte di questa famiglia e di un progetto di così grande respiro. La nostra poetica vive nello spirito di questo luogo. Anche la nostra musica accoglie e custodisce per condividere», ha sottolineato Mario Lo Cascio, chitarra, lira calabrese e voce dei Mattanza.

«I tre blocchi tematici scelti per questa sera, identità e radicamento, amore in tutte le sue forme, violenze e mattanze, rappresentano tre colonne della nostro progetto che ricordiamo è un progetto etico, non etnico. Nel solco profondo tracciato da Mimmo Martino sempre con noi, siamo onorati di poter arricchire e declinare sempre in modo diverso e innovativo la sua ispirazione. E siamo onorati di poter mettere ancora una volta a servizio della nobilissima causa di Casa Eutopia la nostra musica.
La nostra forza resta la consapevolezza che “Un popolo senza storia è come un albero senza radici. È destinato a morire“». Lo ha ricordato Rosamaria Scopelliti voce e percussioni dei Mattanza.

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