domenica,Aprile 28 2024

Scilla, Natività installata nella grotta di Glauco recentemente riscoperta

Gli escursionisti dell'associazione Magna Grecia hanno sfidato le difficoltà collocando anche una Madonnina a protezione della costa

Scilla, Natività installata nella grotta di Glauco recentemente riscoperta

«Ci siamo recati sulla scogliera di Pacì a Scilla, precisamente nella zona dove stiamo raccogliendo dati e documentazione sulle Grotte del Mito. Cavità al limite fra terra e mare, generatesi principalmente per vari crolli avvenuti nei secoli causati anche da forti terremoti».

Storia e tradizioni

Queste le parole di Giovanni Luca Bellantoni dell’associazione Magna Grecia Outdoor che ha come missione la riscoperta del mito e della storia e la valorizzazione dei luoghi tramite sia lo studio approfondito che la poi susseguente divulgazione.

Un simbolo di speranza

«Siamo partiti per l’angusta scogliera attrezzati di tutto punto per onorare la Festività e la tradizione. Cercando di portare simbolicamente la Speranza, in dei luoghi dalla storia oscura e offuscata ma soprattutto difficili da raggiungere. 

Si è così collocata una Natività presso la Grotta di Glauco, che è una delle più estese delle 8 cavità che si stanno studiando e catalogando in quella zona di scogliera. Ricreando così la mistica atmosfera in una vera grotta a grandezza naturale».

La protezione

Una statuetta di una Madonnina di circa 30cm è stata invece collocata in una nicchia rocciosa che aveva già suscitato particolare curiosità. Questo incavo a diversi metri di altezza da terra e rivolto verso il mare, sembrava non essere naturale ma avere connotazione antropica. Infatti questa piccola cavità rettangolare ad un esame più ravvicinato, riporta chiare tracce di scavo tramite scalpello o altro utensile simile. Resta da capire l’antico utilizzo di questa nicchia, se per segnalazioni luminose o altro. 

La riscoperta delle grotte

«Questa parte di scogliera, ad Ovest della spiaggia di Scilla, è ricca di mitologia e di storie dimenticate. La nostra speranza è di suscitare con la nostra presenza, l’interesse per un maggiore studio approfondito sia dal punto di vista storico che geologico, essendo il sito secondo noi,  custode di affascinanti segreti.

Non lontano dalla zona delle Grotte del Mito, a qualche decina di metri soprastante, vi è il Belvedere Morselli. Uno spiazzo a balconata con affaccio a strapiombo sul mare costruito negli anni ‘50 per onorare Ercole Luigi Morselli autore del dramma “Glauco” che “Testimonia qui l’eterna poesia de l’urlo disperato di Glauco e de l’amoroso pianto di Scilla”

Ma negli anni antecedenti, il sito era stato dedicato alla Madonna Addolorata, e sorgeva qui un tempietto a Lei dedicato, chiamato “Rotondetta” per la forma circolare che esso assumeva. Sempre nella stessa zona e in epoche ancora più lontane, sorgevano edicolette votive, tempietti e addirittura il Calvario. C’è quindi in questa zona una storia religiosa forte, che viene dai tempi lontani e che secondo noi non si deve dimenticare ma riscoprire.

La riscoperta

Gli ambienti dove sono stati collocati la Natività e la Madonnina, sono stati illuminati con dei sistemi funzionanti a energia solare e dotati di sensori crepuscolari. In tal modo di giorno quando c’è sole avviene la ricarica delle batterie tramite pannelli solari, mentre all’imbrunire i sensori provvedono ad accendere l’illuminazione.

Questo vuole essere solo un gesto simbolico, poiché il sito è difficilmente raggiungibile e quindi non visitabile, ma la sera quando vedrete da lontano delle luci sotto il Belvedere Morselli. Sappiate che là nella buia scogliera, in un posto che sembrerebbe essere scordato da tutti e irraggiungibile. Anche là sono arrivati i simboli di luce e speranza del Santo Natale e della Madonna Immacolata.

Con la collocazione della Madonnina sullo scoglio e rivolta verso il mare di Scilla, si vuole dare un simbolo di speranza, collegandoci col passato ma proiettandoci verso un futuro di speranza e di protezione».

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