lunedì,Maggio 6 2024

Da 13 anni alla quasi assoluzione, il pazzo 2023 di Mimmo Lucano

Per l'ex sindaco di Riace quello che sta per concludersi sarà ricordato come l'anno della sua riabilitazione politica e umana

Da 13 anni alla quasi assoluzione, il pazzo 2023 di Mimmo Lucano

Da 13 anni alla quasi assoluzione. Volendo utilizzare una metafora sportiva, è stato come essere riusciti a ribaltare un 5-0 nella gara di ritorno. Un verdetto inaspettato e dal sapore dell’impresa quello emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nei confronti di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace assolto da tutti i reati più gravi sulla gestione dell’accoglienza ai migranti nel piccolo borgo del reggino. In attesa di conoscere le motivazioni dei giudici di piazza Castello, il 2023 sarà ricordato come l’anno della sua riabilitazione politica ma soprattutto umana. Una vicenda dalla quale una delle icone viventi della sinistra militante ne è uscito a testa altissima.

L’unico reato per cui è stato condannato riguarda un falso in atto pubblico sull’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. «Ho passato 7 anni in cui sono stato dipinto in modo distorto dalla realtà – dice l’ex sindaco a margine di un incontro politico – Oggi il mondo lo sa chi sono. Ho avuto un fiume di solidarietà trasversale. L’accoglienza è stata vista come forma di arricchimento. Riace è stata invece avanguardia, una visione che ha ribaltato il paradigma della criminalizzazione e dell’umanità, al di là dei luoghi comuni e della burocrazia».

Completamente riabilitato alla politica attiva, per Mimmo Lucano è forte adesso la tentazione di misurarsi di nuovo in una competizione elettorale. E tra qualche mese si tornerà alle urne per Europee e Comunali. Cosa scelgo? Mi piacerebbe tornare a fare il sindaco – ha spiegato – Sento che la gente si aspetta questo da me. La politica è condividere speranze, sogni e utopie. Ma non posso deciderlo da solo. La mia candidatura deve essere condivisa. Riace a livello nazionale ha un suo peso. Sogno di ripartire da tutto quello che ha caratterizzato la mia azione amministrativa, dall’acqua pubblica, alla cooperazione sociale, passando per sanità. Il mio augurio per il 2024? Mi auguro di non perdere mai la speranza, l’unica cosa che ti va vincere il senso di tristezza che segna il cammino della vita. Non si deve mai perdere la speranza, quella è la vera sconfitta».

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