venerdì,Maggio 10 2024

Cittanova, presunta aggressione al sindaco in municipio: indagini in corso

La solidarietà di Caruso e Conia: «Chiediamo che lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, intervenga tempestivamente»

Cittanova, presunta aggressione al sindaco in municipio: indagini in corso

di Giuseppe Mancini – Un fatto deprecabile questa mattina ha scosso la comunità di Cittanova nel reggino. Il sindaco della città, Francesco Cosentino, mentre era al lavoro nelle sale comunali sarebbe stato oggetto di una presunta aggressione da parte di un cittadino e, caduto a terra, successivamente trasportato in ambulanza presso l’ospedale di Polistena. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che stanno svolgendo gli accertamenti del caso per verificare le precise dinamiche del caso.

La solidarietà di AssoComuni

«Senza entrare nel merito della vicenda – si legge in una nota dell’associazione dei Comuni della Piana guidata dai sindaci Caruso e Conia – demandando a chi di competenza i necessari approfondimenti, non si può sottacere la circostanza, notoria ad ogni livello, che il Sindaco Cosentino sta vivendo da tempo una situazione di grave disagio e tensione, sia sul piano umano che dal punto di vista istituzionale. L’episodio di questa mattina conferma la percezione, esternata da tantissimi, che i primi cittadini sono abbandonati al proprio destino, senza poter contare sulle tutele e le azioni di prevenzione che meriterebbero per il loro impegno al servizio delle rispettive comunità».

«Tra l’altro Francesco Cosentino ha ripetutamente denunciato questo stato di cose, pur proseguendo nella sua quotidiana attività di amministratore. Come sindaci del territorio, chiediamo che lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, intervenga tempestivamente per far intendere con chiarezza che il rispetto delle regole e l’osservanza dei diritti individuali e collettivi sono presupposti essenziali per la civile convivenza in un contesto democratico. Al collega e all’amico Cosentino, confermiamo la vicinanza e il sostegno necessari per continuare a svolgere liberamente il ruolo di Sindaco della sua città, che deve sentirsi offesa e vilipesa.
Un pensiero doveroso oltre alla persona, anche ai familiari sicuramente colpiti nei sentimenti e negli affetti più cari».

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