martedì,Maggio 28 2024

Regione, presentato il progetto per la presa in carico dei Disturbi specifici dell’apprendimento

Su una popolazione scolastica complessiva di 228.773 alunni sono 11.500 i portatori di Dsa. Stanziati milioni di euro. Iniziativa in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale

Regione, presentato il progetto per la presa in carico dei Disturbi specifici dell’apprendimento

Si chiama “Apprendere insieme” ed è un progetto che vede coinvolti i Dipartimenti Salute e Istruzione della Regione e si propone, grazie ad un finanziamento di 25 milioni di euro, di intervenire per individuare precocemente e prendere in carico gli alunni con Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento) in 360 istituti scolastici della regione con il coinvolgimento delle cinque aziende sanitarie provinciali. L’iniziativa è stata presentata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, dalla vicepresidente, dall’assessore all’Istruzione Giusi Princi e dalla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti.

In Calabria, su una popolazione scolastica complessiva di 228.773 alunni sono 11.500 i portatori di Dsa – che presentano cioè problematiche legate a lettura, ortografia, grafia e calcolo – e solo 3.600 di questi risultano in possesso di una certificazione. In ogni distretto sanitario delle Asp. è stato spiegato, saranno attivate una o più equipe dedicate agli istituti scolastici e composte da un neuropsichiatra infantile, uno psicologo e un logopedista che, su richiesta dei singoli istituti e dietro il consenso delle famiglie, interverranno nelle scuole per effettuare diagnosi, certificazione dei disturbi, supporto alle scuole e riabilitazione. Solo nel primo trimestre di attività, si è partiti ad ottobre scorso, nei 300 istituti coinvolti sono stati segnalati oltre 300 studenti, 260 dei quali certificati.

«Quello che presentiamo oggi – ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto – è un bell’esempio di sinergia istituzionale. La Regione è impegnata l’Usr, con il Ministero e con le Asp per affrontare il tema dei disturbi dell’apprendimento che sono molto più diffusi di quanto si pensi e che generano uno stato di frustrazione psicologica in molti ragazzi i quali, poi. sono indotti ad abbandonare la scuola o ad avare scarsi profitti. Invece se fossero presi in carico per tempo si potrebbe garantire loro una vita migliore. Credo sia importante investire risorse ma è altrettanto importante comunicare alle famiglie che questi problemi possono essere risolti. In questo senso è importante quello che possono fare scuola e famiglia».

«È una giornata importante per la Calabria – ha spiegato la vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi – perché si andrà ad attivare un progetto nelle istituzioni scolastiche di primo e secondo grado, per il quale, con i 25 milioni di euro stanziati, garantiamo equipe dedicate alle scuole e composte da psicologi, neuropsichiatri infantili e logopedisti che accompagneranno famiglie e istituzioni scolastiche nell’individuazione precoce dei disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia, disgrafia e discalculia. Si andrà a garantire non solo la diagnosi ma anche la riabilitazione. Un importante traguardo per la Calabria. Si tratta di una conquista del sistema sanitario calabrese e del Dipartimento Istruzione. Voglio evidenziare che prima, perché io vengo dalla scuola e ne rappresento i bisogno, un genitore per avere il rilascio del certificato – essendo il sistema pubblico non in grado di garantirlo andavano a spendere circa 800 euro».

All’iniziativa ha partecipato la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti secondo cui «il progetto che ha visto un impegno finanziario importante da parte della Regione distingue positivamente la Calabria e realizza quello che poi è l’obiettivo dell’Agenda 20/30 e cioè mettere l’inclusione al centro. È importante – ha sostenuto Iunti – anche in termini di personalizzazione dell’educazione, comprendere sin dalla scuola dell’infanzia quali sono i problemi dello studente in modo da consentire nel prosieguo degli studi il successo formativo di quanti non hanno una disabilità ma solo delle difficoltà di apprendimento per le quali si può intervenire».

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