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Campionati nazionali di Astronomia, tutti reggini gli studenti calabresi distintisi nelle fasi finali in riva allo Stretto – VIDEO

Le eccellenze provengono dall'istituto Mazzone di Roccella, dall’ic Giovanni XXIII di Villa, dal liceo scientifico Leonardo Da Vinci e dal liceo classico Campanella di Reggio. Al Cedir la cerimonia di premiazione

Campionati nazionali di Astronomia, tutti reggini gli studenti calabresi distintisi nelle fasi finali in riva allo Stretto – VIDEO

È un clima di festa quello che si respira nell’auditorium Gianni Versace del Cedir a Reggio Calabria in occasione della cerimonia di premiazione nella finale nazionale dei Campionati italiani di Astronomia, giunti alla XXII edizione. C’è una gioventù allegra e dall’intelligenza vivace che da tutta Italia ha portato a Reggio la sua freschezza, il suo talento per la scienza, il suo entusiasmo, la sua energia e la sua speranza. La kermesse scientifica nazionale torna per la terza volta a Reggio Calabria.

Sono stati 90 i concorrenti tra i 13 e i 18 anni provenienti da tutta Italia che si sono messi in gioco in occasione di questa competizione promossa dall’istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dalla Società Astronomica Italiana (Sait) e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, sotto l’egida del ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il planetario Pythagoras. Le prove sono state ospitate dal liceo scientifico Leonardo da Vinci della città dello Stretto. La cerimonia di premiazione è stata presentata da Chiara Parisi, responsabile del servizio Territorio e marketing della Città Metropolitana di Reggio, coadiuvata da Flavio Fusi Pecci, astronomo e ordinario dell’Istituto nazionale di Astrofisica. In apertura i saluti istituzionali.

La Calabria “reggina” sul podio

Sono tutti reggini gli studenti calabresi distintisi in riva allo Stretto: Giuseppe Cateniello, dell’istituto Pietro Mazzone di Roccella Ionica, Francesca Tropepe dell’ic Giovanni XXIII di Villa San Giovanni, la pluricampionessa Chiara Luppino e Ilenia Triunfo (diploma di merito) del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria. Raffaele Pio Marino del liceo classico Tommaso Campanella di Reggio, unico calabrese nella squadra italiana alle prossime olimpiadi internazionali.

A consegnare premi e attestati Carmelo Versace e Filippo Quartuccio, rispettivamente vicesindaco e consigliere delegato alla Cultura della città metropolitana di Reggio Calabria, Anna Brancaccio, dirigente del ministero dell’Istruzione e del merito della direzione generale degli Ordinamenti scolastici. Ancora i professori Riccardo Barberi e Felice Arena, rispettivamente dell’università della Calabria e dell’università mediterranea di Reggio Calabria che hanno curato i corsi di formazione per i docenti accompagnatori di studentesse e studenti. E poi Francesco praticò, dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci, Giuseppina Attanasio, dirigente del settore 2, Affari istituzionali, Sviluppo economico e Risorse umane della città metropolitana, Angela Misiano Martino, responsabile scientifico del planetario Pythagoras.

La cerimonia è stata allietata dagli intermezzi musicali della Ray Band e da un buffet, rivelandosi anche un’occasione di aggregazione anche per le famiglie delle promesse della scienza nel nostro paese.

Presente tutta la giuria, con Giuseppe Cutispoto, coordinatore del comitato organizzatore dei Campionati, e il responsabile per le competizioni internazionali, Gaetano Valentini.

La scuola italiana delle eccellenze


«Investiamo sui giovani e sulle eccellenze. La nostra scuola italiana permette ai nostri studenti di mostrare il proprio talento in alcuni ambiti disciplinari. L’astronomia, in particolare, molto amata dai giovani, non è una materia curriculare e ha la particolarità di racchiudere tante discipline: la fisica, le scienze e la filosofia la letteratura. Il ministero, pertanto, ha dato il suo ok per inserire questa competizione nell’ambito nel programma delle Eccellenze. Dunque i vincitori di questa edizione saranno inseriti appunto nell’albo delle eccellenze. Reggio Calabria è stata per tutti noi una città molto ospitale, molto bella. I ragazzi sono stati benissimo e già pensiamo alla prossima edizione le cui finali si terranno a Teramo». Così Anna Brancaccio dirigente del ministero dell’Istruzione e del merito della direzione generale degli Ordinamenti scolastici.

Cum petere, cercare insieme


«Siamo persone fortunate. Facciamo il lavoro che vogliamo ma è importante trasmettere ai giovani e ai ragazzi questa sensazione di divertimento e di opportunità di imparare ad affrontare le difficoltà della vita. Fare ricerca equivale a cercare di capire cose nuove. Questo aspetto è davvero cruciale. Questa esperienza è, principalmente, un’occasione di formazione. I ragazzi sono qui perchè hanno scelto di fare qualcosa che non era obbligatoria. È una fatto meritorio. Sono qui con docenti che li accompagnano e che condividono con loro questa esperienza. Si fa insieme un passo in avanti, nel segno del significato etimologico della parola competizione, dal latino cum petere, cercare insieme qualcosa». Così Flavio Fusi Pecci, astronomo e ordinario dell’Istituto nazionale di Astrofisica, già direttore dell’osservatorio di Cagliari e di Bologna.

La scommessa sulla cultura scientifica

«È motivo di orgoglio per la Città metropolitana aver ospitato la finale nazionale dei campionati italiani di Astronomia. Un’iniziativa di spessore scientifico straordinario che esalta la potenza della socialità. È necessario che i ragazzi e le ragazze abbiano l’opportunità di vivere i momenti di approfondimento, stando assieme. Abbiamo scommesso e scommettiamo ormai da tanto tempo sulla cultura scientifica con il sindaco Falcomatà e con l’amministrazione metropolitana. Il planetario Pythagoras è davvero il fiore all’occhiello per tutta la Calabria. Il suo staff fa scuola anche fuori e costituisce per noi un’eccellenza». Così il consigliere metropolitano con delega alla Cultura, Filippo Quartuccio.

La scienza maestra di democrazia

«Aldilà di quelle che saranno le scelte che saranno compiute dai ragazzi, queste esperienze li orienteranno e saranno loro utili per diventare cittadini più consapevoli e portati al ragionamento. La scienza e maestra di democrazia. Credo che questa esperienza sia per i ragazzi una sorta di oratorio laico in cui si possono incontrare e confrontarsi liberamente per parlare di scienza e magari anche qualche volta mangiare anche qualche pasticcino. Nel 2002 l’osservatorio di Trieste organizzò a livello sperimentale questa questa competizione, riservata ai ragazzi del Veneto. Io ho chiesto di potere partecipare con i miei alunni del liceo scientifico Leonardo Da Vinci.

Da qui è partita quest’avventura che mi auguro abbia lunga vita. Io posso solo ringraziare chi ha creduto in me e la politica che in questa città ha avuto persone lungimirante di destra, sinistra e centro che mi ha ascoltata. Il planetario Pythagoras, attivo ormai da venti anni, è frutto di questo percorso e parte integrante di questa esperienza». Così Angela Misiano Martino, responsabile scientifico del planetario Pythagoras.

«C’è stato un grande impegno da parte di tutto personale docente e non docente per contribuire all’organizzazione di questa competizione che ci inorgoglisce. Questi ragazzi dimostrano una grande passione per lo studio e un grande impegno. Siamo per questo contenti e veramente felici di poter essere stati anche noi parte di questo bellissimo progetto per la nostra città e per la nostra scuola». Così Francesco Praticò dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.

I futuri scienziati

«Questi sono stati per me i primi campionati di Astronomia. Avevo partecipato ai Giochi matematici alla Bocconi di Milano ma questa per me è stata la più bella esperienza che ho avuto parlando di competizioni. Davvero entusiasmante e coinvolgente. Reggio è una bella città e queste finali sono state anche occasione per visitare il parco archeologico dei Taureani a Palmi.

Da grande vorrei studiare astronomia o astrofisica. Ho ereditato fin da piccolo da mio padre questa passione e vorrei continuare a coltivarla». Così Alessandro Fabi, 13 anni, dell’istituto comprensivo statale Pio Fedi Grotte di Santo Stefano a Viterbo, vincitore nella categoria Junior 1 e destinatario di una delle tre menzioni di merito per aver ottenuto il massimo punteggio nella prova pratica nella sua categoria.

La ricerca di risposte

«Non mi aspettavo di vincere ancora. Non era scontato. Nelle categorie superiori la competizione è difficile e tutti i partecipanti sono molto bravi. Nonostante i successi io continuo a studiare e cercare di migliorarmi. Sono davvero felicissima di aver vinto questa medaglia anche quest’anno. Significa aver concluso un percorso iniziato sei anni fa, quando ero un’adolescente di terza media di appena 13 anni. Ricordo ancora l’emozione della prima premiazione quando sono stata chiamata per prima sul palco. È stato bellissimo e adesso mi rivedo in questi sei anni e capisco quanto sono cresciuta. Sono particolarmente contenta di aver disputato questa finale nella mia città.

Mi sono sempre piaciute le cose più grandi di me di cui non conosco il significato, non conosco l’origine. Sono una persona molto curiosa e mi sono sempre fatta tante domande. La mia passione per la scienza nasce qui, dal voler rispondere a queste domande, ai tanti questi perché. Con le lezioni sotto la cupola del planetario Pythagoras della professoressa Misiano mi sono innamorata dell’astronomia ancora di più, scoprendo il mio interesse per la fisica. Non so ancora dove, ma studierò Fisica, forse la magistrale in Astrofisica». Così Chiara Luppino che si aggiudica un posto tra i primi nella categoria master, dunque è tra i vincitori anche di questa sesta e per lei ultima competizione. Quest’anno si diplomerà al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria dove frequenta la classe V A. Nel suo palmares già due medaglie di bronzo conquistate pure alle competizioni internazionali.

Esperienze indelebili

«È stata un’esperienza fantastica come le altre che ho condiviso con tutti i ragazzi che hanno la mia stessa passione per l’astronomia. Uno dei momenti migliori dell’anno per me. Ringrazio la società astronomica per questa opportunità. Non è la prima volta che vinco ma è sempre bello incontrare tanti ragazzi ed è un onore ancora maggiore vincere nella mia città. Prima volevo fare il giudice ma fin da piccolo compravo libri di astronomia. Mi piacevano molto i buchi neri, le stelle di neutroni, le supernove.

Così nel tempo è emerso un interesse per la fisica che ho coltivato anche grazie ai campionati che hanno dato un importante impulso. Questa mia passione, prima nascosta, adesso è parte integrante della mia vita. Vorrei fare il fisico teorico e studiare fisica delle particelle». Così Raffaello Pio Marino, 15 anni, della classe 3D del liceo classico statale Tommaso Campanella di Reggio Calabria, vincitore nella categoria senior e unico calabrese nominato anche nella squadra olimpiadi internazionali di Astronomia.

La squadra è stata annunciata dal responsabile Gaetano Valentini. Data l’incertezza del contesto internazionale, ancora non si sa dove avranno luogo.

I vincitori categoria Junior 1

Vincitori della XXII edizione dei campionati italiani di Astronomia, medaglia Margherita Hack, categoria Junior 1: Lorenzo Contrisciano (istituto comprensivo statale Margherita Hack Castellalto-Cellino); Alessandro Fabi (istituto comprensivo statale Pio Fedi Grotte di Santo Stefano a Viterbo); Andrea Iorfida (istituto comprensivo statale Leonardo da Vinci di Roma); Marco Rosiello (istituto comprensivo statale Ennio Quirino Visconti di Roma); Francesco Tropenscovino (istituto comprensivo statale Parco della Vittoria di Roma).

I vincitori categoria Junior 2

Vincitori della XXII edizione dei campionati italiani di Astronomia, medaglia Margherita Hack, categoria Junior 2: Nicola Bortoluzzi (liceo scientifico delle scienze applicate statale Galilei Tiziano di Belluno); Giuseppe Cateniello (istituto istruzione superiore statale Pietro Mazzone di Roccella Ionica); Gabriele Lambertini (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Giordano Bruno Budrio); Ludovica Corsini Rial (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Lorenzo Gigli di Rovato); Andrea Zihan Wang (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Paolo Frisi di Monza).

I vincitori categoria Senior

Vincitori della XXII edizione dei campionati italiani di Astronomia, medaglia Margherita Hack, categoria Senior: Riccardo Brunetta (liceo scientifico statale Leonardo Majorana di Pordenone); Andrea Cusimano (liceo scientifico statale Tullio Levi Civita di Roma); Tiziano Grillo (liceo scientifico statale Aldo Moro di Reggio Emilia); Raffaello Pio Marino (liceo classico statale Tommaso Campanella di Reggio Calabria); Damiano Paganelli (liceo scientifico statale Wiligelmo di Modena).

I vincitori categoria Master

Vincitori della XXII edizione dei campionati italiani di Astronomia, medaglia Margherita Hack, categoria Master: Chiara Luppino (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Leonardo da Vinci di Reggio Calabria); Giuseppe Monaco (liceo scientifico statale Galileo Galilei di Catania); Matteo Tivan (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Pellico- Peano di Cuneo).

I diplomi di merito

Diplomi di merito categoria junior 1: Mattia Bertocchi (istituto comprensivo statale Enrico fermi Montodine in provincia di Cremona); Riccardo Dati (istituto comprensivo statale Montezemolo di Roma); Asia Lo Presti (istituto comprensivo statale di Budrio, Bologna); Isabel Manaigo (istituto comprensivo statale Santo Stefano di Cadore e Comelico superiore Santo Stefano di Cadore); Francesca Tropepe (istituto comprensivo statale Giovanni XXIII di Villa San Giovanni).

Diplomi di merito categoria junior 2: Sebastiano Cristallo (liceo scientifico statale Albert Einstein di Teramo); Alessandro Di Giovanni (convitto nazionale Vittorio Emanuele II di Napoli); Luca Di Maria (liceo scientifico e della scienze applicate statale Enrico Fermi di Arona); Matteo Dolcin (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Antonio Zanelli di Reggio Emilia); Samuel Stripoli (liceo scientifico statale Scacchi di Bari).

Diplomi di merito categoria Senior: Riccardo Baldessin (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Michelangelo Grigoletto di Pordenone); Riccardo Di Giampaolo (liceo scientifico statale Leonardo da Vinci di Pescara); Francesco Leccese (liceo scientifico statale Giulietta Banzi Bazoli di Lecce); Simone Lupica Tonno (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Venerabile Ignazio Capizzi di Bronte); Riccardo Sgoifo (istituto istruzione superiore statale Arturo Malignani di Udine).

Diplomi di merito categoria Master: Mattia Carpineti (liceo scientifico statale Nomentano di Roma); Raffaele Stoppa (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Francesco Ribezzo di Francavilla Fontana); Ilenia Triunfo (liceo scientifico e delle scienze applicate Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria).

Le menzioni speciali


Menzioni speciali: Alessandro Fabi (istituto comprensivo statale Pio Fedi Grotte di Santo Stefano a Viterbo) per aver ottenuto il massimo punteggio nella prova pratica categoria Junior 1; Riccardo Baldessin (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Michelangelo Grigoletto di Pordenone) per aver ottenuto il massimo punteggio nella prova pratica categoria Senior;  Matteo Tival (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Pellico-Peano di Cuneo) per aver ottenuto il massimo punteggio nella prova pratica categoria Master.

Alle olimpiadi internazionali

Squadra olimpiadi internazionali di Astronomia, categoria Alfa: Gabriele Lambertini (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Giordano Bruno di Budrio); Ludovica Rial Corsini (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Lorenzo Gigli di Rovato); Nicola Bortoluzzi (liceo scientifico e delle scienze applicate statale Galileo Tiziano di Belluno).

Categoria Beta: Raffaello Pio Marino (liceo classico Tommaso Campanella Reggio Calabria) e Andrea Cusimano (liceo scientifico statale Tullio Levi Civita Roma).

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