giovedì,Maggio 16 2024

Pallacanestro Viola, Cigarini: «La squadra c’è e vuole continuare a far bene»

Il coach del team neroarancio: «Con Rende sarà una gara basilare. Stiamo lavorando tanto e il pubblico lo ha capito»

Pallacanestro Viola, Cigarini: «La squadra c’è e vuole continuare a far bene»

Il coach della Pallacanestro Viola Federico Cigarini ha fatto il punto sulla squadra e società durante la trasmissione Tv “Momenti neroarancio” curata dalla televisione ufficiale del club Videotouring.
Ecco le sue impressioni. La gara persa a Ragusa? «Partita ad altissima intensità. L’ho rivista il giorno dopo e quando si gioca ad alta velocità si possono commettere errori. Siamo giovani e possiamo permettercelo adesso, sono errori che ci serviranno in ottica futura».

Il nostro atteggiamento difensivo? «Si abbiamo fatto errori ma è anche vero che giocando a ritmi così elevanti aumentano i possessi, dato che forse, spesso passa inosservato. Aumentando i possessi, ovviamente, aumentano le possibilità di essere colpiti in difesa. Se giocassimo un basket più rallentata, sono sicuro che sarebbero meno gli errori. Insieme al Presidente Carmelo Laganà abbiamo voluto fortemente costruire un roster giovane che giochi ad alta intensità, dunque, gli errori in difesa sono un dato che era già stato pianificato in estate”.

Dove può migliorare questa squadra? «Ne abbiamo parlato anche oggi finito l’allenamento.
Sta diventando tutta una situazione mentale: per rimanere nella parte sinistra di classifica tutto questo è basilare. Con Rende sarà una gara basilare. Si può perdere contro Orlandina o a Ragusa ma dobbiamo avere continuità di vittorie con tutte le altre squadre, Rende inclusa. Chi gioca contro la Viola vuole dare sempre il massimo».

Il coinvolgimento della gente neroarancio? «Stiamo lavorando tanto. Stiamo vedendo la crescita del pubblico costante. Una risposta costante la sto notando dalla città. Abito in centro: la gente inizia a riconoscerci. Stavo comprando la verdura, ero in borghese, senza divise ufficiali e sono stato “fermato” ricevendo complimenti per quanto fatto. Non ci fermiamo, vogliamo dare soddisfazioni a breve ed a lungo termine. Entusiasmando, vincendo o perdendo come accaduto a Ragusa dove si è palesato quanto non vogliamo mollare mai».

Gli infortuni? «Con Binelli in campo a Ragusa, avremmo giocato un’altra partita. Abbiamo recuperato Tommaso Russo dopo un mese. Anche il Capitano è praticamente recuperato».

La società? «E’ presente. Ad ogni allenamento abbiamo 4-5 dirigenti sempre, questo è importante.
Lo Staff medico è di prim’ordine. Per vincere le gare c’è bisogno anche e soprattutto di questo. Reggio Calabria ho notato, è una città che sa amare: ci sentiamo al centro dei loro cuori.
Un unica cosa è che vorrei precisare: ho letto qualche commento social, con qualche tifoso che vorrebbe quel giocatore in più o quell’altro. Noi siamo questi e siamo orgogliosi di essere e far parte del gruppo Viola. Ci teniamo stretti i nostri effettivi, orgogliosamente, e con forza di volontà proviamo a far bene con tutte le nostre forze. I giocatori vanno esaltati sia quando le cose vanno bene che rassicurati nei momenti di difficoltà. E’ un gruppo che si è amalgamato e non vogliamo assolutamente “smontarlo”. Dobbiamo voler bene a questi giocatori. SI è instaurato un gruppo “bello” con della bella chimica. Un passo alla volta vedremo cosa accadrà. Siamo una squadra giovane, tanti alla prima esperienza ma ci mettono fame e motivazione. Hanno già fatto basket senior ma avevano avuto poco spazio. Stanno rispondendo molto bene nei vari quintetti ed io, sono contentissimo di tutti».

L’esperienza a Reggio? «Mi sta piacendo tanto. Ho grandissimo entusiasmo. Sono “stracontento” e spero che la mia avventura possa continuare più di un anno. Ho scoperto di essere entrato nel “Wikipedia” della Pallacanestro Viola: soddisfazioni. 1.200, 1,500 persone sono un lusso per questa categoria, spero che questi numeri possano aumentare».

La mia arrabbiatura post-Barcellona? “Serviva. Il tempo passa e con i giocatori ci conosciamo sempre meglio. Dobbiamo, però, stare a delle regole difensive basilari. Sono soddisfatto ma è il momento di continuare, rialzandoci dopo Ragusa, dove i ragazzi hanno fatto quello che dovevano.
Gli iblei erano considerati primi della classe nel ranking, ci hanno battuto tirando con delle percentuali eccezionali. Il ranking, con il senno di poi, probabilmente è sbagliato».

Il prossimo turno domenica alle 18 in casa con Rende? «Avversario da non sottovalutare.
Arriva da una lunga serie di sconfitte ed ha fame di riscatto. Dobbiamo essere compatti e tenere un ritmo alto,così come avvenuto a Ragusa, Non sarà facile. Partite come queste ci possono fare “decollare”. Partita mentale. Loro hanno giocatori fisici e gente in grado di far canestro. Sono sicuro che, grazie all’apporto del pubblico possiamo vincere. Pensiamo a Rende, non facciamo voli pindarici. Abbiamo incuriosito? Bene. Adesso dobbiamo continuare a far bene. Dobbiamo tranquillizzare la gente che, negli anni ha avuto tante delusioni. Il pubblico si è sentito tradito più volte: nostro compito dare sicurezza alla gente. C’è una società, c’è un futuro, giocatori attaccati alla maglia: non vogliamo incutere paura, ma sicurezza».

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