sabato,Aprile 27 2024

Area grecanica, strade colabrodo e sindaci allarmati: «Nostre richieste rimaste inascoltate»

Dopo l'ultima tragedia sulle strade provinciali si leva il grido di allarme dei primi cittadini di Roccaforte e Montebello per i frequenti cedimenti, crolli, e resti degli incendi di due anni fa

Area grecanica, strade colabrodo e sindaci allarmati: «Nostre richieste rimaste inascoltate»

Il tragico incidente avvenuto giovedì pomeriggio ci pone davanti più di un interrogativo. Poteva succedere anche a noi? In che condizioni sono le nostre strade? Sì, quelle strade che percorriamo tutti i giorni per andare al lavoro, a scuola, dal medico o a fare la spesa. Spesso, soprattutto per chi abita nelle aree interne, l’unica via percorribile. Strade pericolose e che assomigliano a delle vere e proprie mulattiere, e con il cambiamento climatico in corso il nostro territorio è doppiamente soggetto a situazioni limite che fino a 20 anni fa erano quasi impensabili.

Strade metropolitane

Si tratta principalmente di strade metropolitane, ex provinciali, uniche vere e proprie arterie viarie che collegano comuni e frazioni dell’entroterra con le marine, quindi con ospedali, scuole, supermercati e servizi. La Città Metropolitana, nel corso dell’ultimo decennio, ha visto passare i trasferimenti dallo Stato da 18 milioni circa nel 2010 al quasi zero di questi ultimi anni. Una cifra che, al di là di qualsiasi tipo di polemica sulla mancata o totalmente inadeguata manutenzione delle strade di competenza, non può di certo essere sufficiente a coprire un territorio così vasto ed impervio come quello metropolitano reggino.

Roccaforte del Greco, isolati anche in caso di piogge deboli

È un grido di allarme con la G maiuscola quello del Sindaco di Roccaforte del Greco Domenico Penna.
«Ormai da anni quando piove anche poco – dichiara a il Reggino il sindaco Penna – segnaliamo ai cittadini di Roccaforte, se non urgente, di non muoversi dalle proprie case, perché c’è il pericolo reale che possa verificarsi una frana improvvisa o che cada un albergo sulle macchine. Viviamo questa situazione da anni, ma è peggiorata da quando due estati fa si sono verificati quei terribili incendi. Oggi, la dove c’erano i boschi, abbiamo dislivelli di centinaia di metri con gli alberi completamente bruciati e che rischiano di cadere da un momento all’altro. La città metropolitana ha chiesto aiuto alla regione stessa per metterla in sicurezza data la sua pericolosità».

Montebello: situazione critica

Una situazione paradossale, per non dire tragica, quella del comune di Montebello Jonico, dove la strada provinciale che collega Sant’Elia sulla SS106 a Fossato, frazione nell’entroterra, unica arteria viaria esistente, è interessata da due anni da un gravissimo cedimento strutturale. «È un crollo, poco prima di raggiungere l’abitato di Montebello, che rende la strada pericolosissima – ci racconta la sindaca Maria Foti – a strapiombo sul vuoto e protetta solo da una rete metallica priva di qualsiasi tipo di manutenzione. Definisco la situazione del mio comune paradossale perché proprio due anni fa sono stati stanziati da Città Metropolitana dei fondi ad hoc per intervenire, ma ancora non si è fatto niente. Non so più quale santo pregare, per salire a Montebello e Fossato bisogna farsi il segno della croce. Oggi stesso salendo a Montebello me la sono vista brutta a causa di alcuni piccoli massi crollati sulla strada per colpa della pioggia».

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