‘Ndrangheta, sequestri nella Locride, a Roma e in Portogallo
Sigilli all'impero di Domenico Giorgi, finito ai domiciliari, nipote del boss Antonio Pelle "Gambazza"
Sono scattati tra la Calabria, il Portogallo e Roma i sequestri, per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro, disposti dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, nell’ambito dell’inchiesta Eureka. Un filone dell’indagine ha riguardato Domenico Giorgi, di 63 anni, conosciuto con i soprannomi di “Berlusconi” o “Milionario”. Nipote del boss Antonio Pelle, detto “Gambazza”, Domenico Giorgi è finito agli arresti domiciliari. Stando a un’informativa dei carabinieri del Ros, Giorgi sarebbe a capo di un’associazione a delinquere, con base decisionale a San Luca e Benestare ma operativa sia in Italia che in Portogallo, finalizzata «alla commissione – si legge nelle carte – di una serie indeterminata di intestazioni fittizie di società operanti prevalentemente nel campo della ristorazione, di reati in materia tributaria e di operazioni di autoriciclaggio».
Nella Locride sono stati sequestrati numerosi immobili riconducibili a Giorgi e ai suoi familiari; in Portogallo sono scattati i sigilli per diverse società con sede a Lisbona, Braga e Vila Nova de Gaia; a Roma, invece, è stato sequestrata la società “Café In Srl” le cui quote sono detenute da Francesco, Sebastiano e Caterina Giorgi, i tre figli di Domenico Giorgi.
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