Madalina Pavlov, a 11 anni dalla morte nuovi spunti investigativi

Sono passati 11 anni dalla morte di Madalina Pavlov. Quel giorno, come oggi, c’era ancora caldo nella città dello Stretto la solita coda di fine estate. Madalina doveva tornare al lavoro alle 18, in una pizzeria sopra il Lungomare Falcomatà. Ma non vi fece mai ritorno.

Furono i passanti, ancora oggi sgomenti, a scoprire il corpo senza vita sotto un palazzo di via Bruno Buozzi nel centro di Reggio. Una caduta si pensò inizialmente, un incidente o un gesto disperato. A 11 anni di distanza ci sono gialli, reticenze e non detti dietro una morte che tutto è salvo un suicidio.

Agafia Cutulencu, o Gabriella, la madre di Madalina non riesce a darsi pace davanti a una verità che manca ogni giorno di più. Le ha tentate tutte. Una serie di legali differenti si sono interessati del caso. Ad oggi su quello che ha tutta l’aria di essere un omicidio, come a suo tempo aveva ipotizzato il procuratore generale Federico Cafiero De Rao, non c’ chiarezza. Ma ci sono ancora indagini in corso. E c’è il lavoro del Crime Analyst Team (Mary Petrillo, psicologa e criminologa, coordinatrice nazionale, Rossana Putignano, psicoterapeuta, responsabile divisione Sud e Aida Francomacaro, psicoterapeuta esperta in psicologia forense) che non ha intenzione di mollare la presa, insieme agli avvocati Giuseppe Gentile per la madre e Antonio Lascala (legale del padre di Madalina, Ionel Pavlov).

Indagini aperte

Tanti anni dalla morte della giovane romena che viveva a Reggio da quando era bambina, lavorava, cercava di studiare, faceva volontariato e sognava un giorno di partire per l’Australia. Che la mattina prima della morte a piazza Garibaldi aveva abbracciato felice la madre e le aveva mostrato a sorpresa la patente appena presa. No, non era una ragazza infelice che pensava a suicidarsi. Dati confermati anche dall’autopsia psicologica fatta dal Crime Analyst team.

Il dato di fatto per una storia che non ha responsabili al momento è che le indagini, dopo 11 anni, non sono ancora terminate.

Ci sono novità nell’acquisizione della documentazione che potranno sicuramente dare nuovi spunti investigativi. E un’altra novità riguarderà il pool investigativo.

Docufiction

La storia di Madalina comunque prosegue su un altro filone. Come avevamo anticipato l’infelice vicenda sarà la trama di una docufiction. A giorni si attende la visita del regista nella città dello Stretto per i primi sopralluoghi. Non un racconto fine a se stesso ma la ferma volontà di poter fare luce, anche con la docufiction, su un mistero che dura da troppi anni. Sempre con la speranza che chi sa e finora ha taciuto possa dare un contributo alle indagini.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google