lunedì,Maggio 27 2024

Reggio, Klaus Davi aggredito e apostrofato in un bar: «Sporco sionista»

Per il massmediologo: «In Italia c'è un clima tossico e pericoloso»

Reggio, Klaus Davi aggredito e apostrofato in un bar: «Sporco sionista»

Secondo quanto appreso dal Reggino, ieri il giornalista Klaus Davi è stato aggredito e insultato da una donna a Reggio Calabria che lo ha più volte apostrofato come «sporco sionista, servo di Israele pezzo di merda». I fatti sono avvenuti attorno alle 21,30 di ieri. Davi di passaggio in città si recava nel noto bar Zanzibar in zona piazza Carmine a pochi passi da piazza Duomo. Il giornalista era stato fermato all’ingresso da alcuni Clienti che lo avevano salutato. La donna che pure si trovava davanti all’ingresso dell’esercizio, si era rivolta a Klaus Davi dicendogli: «perché ce l’hai con la Calabria, i tuoi articoli sono insultanti e offendono la nostra terra».

Il fatto

Un conoscente della donna indicava al gruppo che Klaus Davi era anche un noto “sionista”. Interpellato dalla donna il giornalista confermava. «Sono un convinto sostenitore dello Stato di Israele. La Calabria vanta tra i suoi massimi pensatori Benedetto Musolini, uno degli anticipatori del Sionismo. Un motivo di più di orgoglio per questa terra».

A quel punto Davi faceva ingresso nel locale. La donna rimasta sul marciapiede antistante iniziava ad urlare «sporco sionista, pezzo di merda. Avete ucciso migliaia di bambini. Assassini. Pezzo di merda. Siete delle bestie». La donna ha tentato – come raccontano decine di testimoni presenti – di introdursi nel locale ma è stata fermata dai titolari del piano bar che glielo hanno impedito, evitando il peggio.

Davi a quel punto è rimasto chiuso nel locale per una decina di minuti sperando, invano, che il clima si rasserenasse. Una volta uscito dal bar, la donna è tornata ad insultarlo e ad inseguirlo tirandogli un paio di pugni sul braccio. La situazione non è degenerata solo grazie all’intervento dei clienti che stazionavano fuori. Proprio davanti allo Zanzibar, precisamente in via Spanò, avventori hanno bloccato la donna.

Sentendosi in pericolo Davi a quel punto ha chiamato il 112 e diverse pattuglie dei carabinieri che sono prontamente intervenute sul posto. Le scene sono avvenute alla presenza di decine di testimoni sia dentro che fuori dal locali. I militari hanno identificato Klaus Davi, la donna protagonista dell’aggressione, i titolari del bar Zanzibar che hanno evitato che la situazione degenerasse e altri clienti che hanno assistito alla scena incresciosa.

Il commento

Contattato da il Reggino l’ex candidato sindaco Davi  ha voluto precisare alcuni aspetti di quanto accaduto. «L’episodio in sé non lo ritengo grave per l’aggressione fisica e verbale in quanto tale, ma perché sintomo di una montante e pericolosa ostilità verso Israele e un ritorno di profondo antisionismo e antisemitismo che sono preoccuppanti e sottovalutati dalle istituzioni romane. Anche di chi si riempie la bocca di ‘amicizia’ verso Israele. Nel caso specifico si tratta di  una posizione assolutamente minoritaria  anche in questa città. Deve essere chiaro che Reggio è una comunità aperta e accogliente. In tutto il paese frange estemiste stanno continuando a promuovere una cultura dell’odio.

Un odio verso Israele e gli ebrei  in buona parte legittimato dal silenzio di alcuno settori politici che da sempre e pubblicamente hanno legittimato Hamas ed Hezbollah. Non c’è bisogno di dire di chi sto parlando. Ovviamente, dopo avere puntualmente messo a verbale quanto accaduto ieri, presenterò regolare denuncia. In questa città fondata da Aschenez e culla della stampa ebraica rinascimentale, non deve esserci spazio per questi estremisti».

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