venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, l’attualità della Shoah nelle sofferenza del mondo

Convegno dei Lions a palazzo Alvaro per discutere delle discriminazioni oltre le religione e l'etnia

Reggio, l’attualità della Shoah nelle sofferenza del mondo

Quello della Shoah è un dolore senza tempo. È uno specchio nel quale il mondo tuffa l’indifferenza e le discriminazioni perpetrate verso il prossimo. Di questi temi si è discusso oggi pomeriggio a palazzo Alvaro, a Reggio Calabria, nel convegno “La Shoah dalle vittime di ieri a quelle di oggi: dalla crudeltà all’indifferenza, alla discriminazione”, organizzato dai Lions club, col sostegno della Città metropolitana, rappresentata per l’occasione dal consigliere Giuseppe Giordano.

Ad aprire i lavori presidente Lions club Città del Mediterraneo, Ornella Attisano: «È importante parlare di Shoah perché sicuramente è un tema sempre attuale e noi abbiamo voluto dare un taglio non politico, ma fondato sui valori e sull’etica, in modo tale da dare degli strumenti ai nostri ospiti che consentano a tutti di poter contrastare quella che è diventata diffusamente una discriminazione sotto varo aspetti. Non basata solo sulla religione o l’etnia ma su qualunque altra diversità esistente nella collettività. Qui si colloca il ruolo dei Lions: abbiamo un obbligo morale ed etico nei confronti della collettività».

Nella partecipata riunione sono intervenuti Giuseppe Strangio, presidente zona XXVII, Giuseppe Ventra, presidente IX circoscrizione, ha moderato Francesca Costantino del Lions club Città del Mediterraneo.

Fondamentale il contributo di Miriam Jaskierowicz Arman, presidente dell’Accademia per lo sviluppo della voce e ambasciatrice di pace della Universal Peace Federation Italia. Figlia di ebrei sopravvissuti agli orrori dell’Olocausto porta nel Paese la sua testimonianza di amore.

«Non stiamo parlando solo di ciò che è stato – chiarisce in riferimento al tema della serata -perché ciò che è stato si sta ripetendo. Gli orrori nel mondo, iniziando con l’Ucraina, e quello che sta succedendo ora in Israele, sono cose che si ripetono perché l’uomo non accetta l’indifferenza. È indifferente, ma non accetta di essere indifferente e diventa un personaggio malefico. Nel mondo c’è così tanto male. Sono tornata da un lungo viaggio ed ho sentito pianti di persone che stanno soffrendo e la sofferenza, la crudeltà ci portano a parlare ancora oggi di Shoah.

Come chiarito da Daniele Cananzi, direttore DiGies dell’Università Mediterranea: «Il pomeriggio di oggi è dedicato alla Shoah, ma con un titolo particolarmente interessante perché non è solo un rivolgerci al passato ma un vedere che cosa oggi è non tanto la Shoah ma le ragioni che hanno portato la Shoah ad essere tale oggi sono scomparse, ci chiediamo o permangono nella società attuale.

Mi sembra che permangano: contiamo a dover parlare di crudeltà, di discriminazioni, di persone trattate come cose. Ecco allora che pensando alla Shoah, proiettati nel presente e sul futuro forse il discorso di oggi non assume un valore storiografico e culturale ma è qualcosa di più pressante perché urgente».

L’incontro è stato allietato dagli interventi musicali dei maestri Barbara Franco e Cosimo Ascioti.

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