giovedì,Maggio 2 2024

“Alis Gran Galà”, un viaggio dietro le quinte per meravigliarsi e per credere nei sogni – VIDEO

Nello spettacolo “Le Cirque Top Performers” il sogno, la famiglia, la performance nell'unione che fa la forza

“Alis Gran Galà”, un viaggio dietro le quinte per meravigliarsi e per credere nei sogni – VIDEO

Succede che uno spettacolo ci indichi la strada. Succede quando nasce con gli artisti di Top Circle, impegnato nella tappa reggina di “Alis Gran Galà”. Il palcoscenico, ancora una volta e più che mai, diventa una grande metafora della vita. In alto ci sono i sogni, sembrano irraggiungibili, sollevando la mano non si arriva ad acchiapparli. Serve un duro lavoro per arrivare in cima e guardare il pubblico. Serve non essere soli e sapere di avere qualcuno su cui sempre contare. Tutto è possibile finché si riesce ancora a sognare. Un messaggio diretto a chi ha perso la capacità di sognare, di meravigliarsi. E come in tutti i viaggi che si rispettino Alis è il simbolo che trascende la sfida, considerato che si volge bendata il suo numero di acrobazie con le lunghe fasce bianche.

Il silenzio è d’oro

Silenzio prima di entrare sul palco. Sei sicuro nonostante la fallibilità, perchè dietro di te c’è una famiglia circo che ti abbraccia, ti sostiene, ti sposa e comunque è pronta a raccogliere i tuoi cocci, se serve, o a battere le mani ancora una volta con commozione.

Si comincia. Il maestro di cerimonia (regista e art director) Onofrio Colucci pronto a spingere la storia, intrattiene il pubblico, che è stato già “riscaldato” da Pippo Crotti, simpatico buffone di corte. Silenzio perchè i muscoli ricordano che siamo umani, che abbiamo strada da fare per arrivare, abbiamo bisogno di abbracciare i nostri errori e da essi ripartire. Con coraggio. E siamo pronti ad ascoltare la storia di Alice perchè non è il libro di Carroll, ma sussurra qualcosa di noi.

Angeli per una sera

L’allenamento, fino a che non trovi il silenzio giusto, il momento unico e perfetto, in cui tutto si ferma e sei il centro. Bello il circo moderno, senza la tristezza raccontata negli occhi degli animali, mascherata dietro la parvenza di umanità. Tosto il circo moderno che ha il suo perno nell’uomo. Un soggetto unico sul quale si canalizzano potenza, determinazione e performance, oltre che gli occhi del pubblico al quale, per una sera, viene fatto dono di poter guardare in faccia gli angeli. Angeli che rincorrono cerchi, che diventano magica estensione del corpo e sul palco con esso palpitano,

La famiglia

E qui entra in gioco la grande famiglia. Canada, America, Ucraina, Italia, un giro che stordisce per quante diversità contiene. Eppure parlano tutte la stessa lingua. Da tutte le parti del mondo ci sono gli artisti cresciuti nel circo, chi come Asia Tromler (Alis) da quando aveva 8 anni. Forza, discipline e perseveranza, anche per Ulziibuyan Mergen nel circo nazionale della Mongolia fa la contorsionista da quando era una bimba.

Asia racconta che dal circo è passata a provare le discipline più disparate, ma al circo è ritornata, perchè qui «C’è famiglia – spiega – non c’è competizione». Perchè dover essere primi dei primi logora, ma essere primi insieme ad altri primi invece incoraggia. Questo è lo specchio de“Le Cirque Top Performers” che con l’eredità del Cirque du soleil colleziona artisti meravigliosi.

La magia di una sera di numeri incredibili ci ricorda che i nostri sogni ci sono sempre. Sono lì come stelline che aspettano di essere accese. Riscoperti dalla nostra parte bambina che torna a bussare. Basta non lasciarla fuori e farsi prendere per mano… In basso, laddove i fari nemmeno arrivano, resta solo chi si limita a guardare.

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