domenica,Ottobre 6 2024

Bronzi di Riace, il monito dei fratricidi Eteocle e Polinice contro tutte le guerre

Presentato a Reggio il nuovo volume di Castrizio, Autellitano e Iaria dal titolo “Dal mito alla storia, il mistero dei Bronzi di Riace”

Bronzi di Riace, il monito dei fratricidi Eteocle e Polinice contro tutte le guerre

È il bello dei Bronzi di Riace il mistero che li circonda. Tante incognite che riguardano la loro storia, il loro passato remoto: dov’erano? Chi li ha creati? Domande a cui, a poco a poco, alcuni studiosi cercano di trovare risposte scientifiche, confrontandosi e sovente scontrandosi con l’archeologia attuale.

E queste risposte, confutata con le tesi esistenti, arrivano “Dal mito alla storia, il mistero dei Bronzi di Riace”, il nuovo libro dello storico e docente di Numismatica all’Università di Messina, Daniele Castrizio, del grafico Saverio Autellitano e di Cristina Iaria (assente perchè impegnata in indagini in Grecia). La libreria Ave Ubik, sul corso Garibaldi a Reggio, ha ospitato la presentazione del volume con gli autori e il giornalista Rai Paolo Di Giannantonio. Quest’ultimo compagno di viaggio degli autori, con il quale hanno condiviso anche “I Bronzi si raccontano”, evoluzione della “Metaconferenza”, esperienza polisensoriale che coinvolge la vista, l’udito, con la parte archeologica del racconto curata dallo storico Castrizio, le musiche e parole del cantastorie Fulvio Cama coi suoi strumenti antichi, le immagini sono affidate al grafico Autellitano.

Il giornalista Rai si sofferma sul fatto che il turismo relativo ai bronzi non può essere mordi e fuggi: «Questa scoperta fenomenale viene letta in modo abbastanza superficiale direi. Mi colpisce che quando si va al museo si fa un po’ di fila, non tanta, si entra e si fa un giro intorno alle due statue. E poi si va via. Dicendo quanto sono belle, alte e imponenti. Ci sfugge invece il meglio. Le scoperte che sono state fatte ultimamente e che rendono ancora più interessante la trama. Una indagine seria, fatta scientificamente, che ha solide basi per dire quello che sentirete».

Dunque c’è bisogno di una narrazione. Di una conoscenza su cosa e chi si cela dietro la grandezza dell’arte e del messaggio di pace che i Bronzi portano.

Bronzi, il monito dei fratricidi contro le guerre

Secondo gli studi di Castrizio, i Bronzi di Riace rappresenterebbero Eteocle e Polinice, due fratelli che si uccidono per il potere. «Nudi non perchè avevano caldo o non avevano i soldi per gli abiti. Il vestito più prezioso degli imperatori romani è la nudità, perchè la nudità è eroica» chiarisce lo storico.

I Bronzi raccontano un messaggio di forte attualità: «di pace, contro le guerre fratricide. Essi, dopo essere stati creati ad Argos, hanno avuto una seconda giovinezza a Roma, sotto l’impero di Augusto che li ha messi nel teatro di Pompeo, dove Cesare era stato ucciso e dove erano cominciate le guerre civili. E li ha messi lì a suggello: due fratelli che si combattono e nessuno dei due ha speranze di vincere. Tutti e due perdono. E il personaggio più importante è quello che ci manca: la madre in mezzo a loro».

«Negli ultimi due anni le nostre ricerche hanno avuto una incredibile accelerazione, abbiamo avuto una serie di colpi di fortuna. Tutte le forze possibili e immaginabili sono state utilizzate per non farci pubblicare il libro. Poi, appena abbiamo terminato questo volume– spiega Castrizio – abbiamo trovato altro, ma non faremo un altro libro, ci limiteremo a portare le novità in un paio di convegni internazionali perché ormai il sistema archeologico italiano ha fallito la sua missione. Stanno giocando per un’archeologia estetica che oggettivamente non mi trova per niente d’accordo. Tanto in Italia le cose vanno male, tanto bene vanno all’estero. I Bronzi devono essere portati anche la: per cui questo libro voleva essere il suggello e il ringraziamento per il grande lavoro fatto da Saverio perché da quando lui ha preso in mano la parte grafica le cose sono completamente cambiate. Adesso i discorsi sono chiari: vale più un’immagine delle parole. È un libro fatto da reggini, con una casa editrice calabrese che però adesso è un respiro nazionale».

Il terzo bronzo: la madre

Sulla vicenda del terzo bronzo che potrebbe essere nascosto nel museo Getty, abbiamo provato a stuzzicare lo storico. «Siamo un poco odiati perché pare che il terzo bronzi non lo facciamo uscire perché li abbiamo un poco “bruciati”. C’è qualcuno al mondo che non ci vuole molto bene e che quindi sta avallando ipotesi alternative per cercare di fare dimenticare quel che c’è il terzo bronzo, la mamma (con le braccia spalancate, in un ultimo disperato tentativo di evitare il fratricidio, ndr), che se esce fuori, potrebbe veramente sconvolge all’archeologia mondiale».

Bronzi, gli studi in evoluzione

«Le novità sono sempre tante – aggiunge Autellitano – perchè gli studi sono in continua evoluzione, pensiamo di essere arrivati, di mettere un punto in questa ricerca e invece scopriamo sempre cose nuove. Non ultimo, ad esempio, il nostro viaggio fatto ad Argos l’anno scorso, dove abbiamo confermato la scoperta di un archeologo greco che ha trovato la base del Bronzo A. Simo stati lì, ho fatto rilievi fotogrammetrici, molti modelli e abbiamo confermato che quella è la base del Bronzo A e quindi le due statue vengono da Argos. Nel libro, oltre agli studi, trovi tante cose: un resoconto di tutto quello che si è detto e scritto gli ultimi 50, ormai 51 anni, su queste 2 bellissime statue e si fanno i confronti con le ipotesi e si cerca di fare un’ipotesi che sia ragionevole e una ricostruzione che sia scientificamente credibile e attendibile».

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