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Reggio, Rixi: «Il Ponte non sacrificherà alcuna altra infrastruttura. Essenziale una visione integrata della mobilità» – VIDEO

Il viceministro delle Infrastrutture ha partecipato ad un incontro organizzato da Confindustria affrontando anche il caso Limina: «Chiusure solo in notturna e raddoppio della galleria»

Reggio, Rixi: «Il Ponte non sacrificherà alcuna altra infrastruttura. Essenziale una visione integrata della mobilità» – VIDEO

«Se non investe lo Stato Italiano al Sud come possiamo aspettarci che lo facciano gli investitori stranieri o gli altri. Basta con la narrazione di un ponte tra due mafie. La scommessa sul Ponte sullo Stretto non è di un Governo o di una forza politica ma di un intero Paese. Lo sviluppo è necessario al Sud per rilanciare l’Italia nel Mediterraneo e oltre. Avevamo preceduto i Turchi, pensando di realizzare il ponte sullo Stretto che poi abbiamo lasciato andare. Adesso rincorriamo gli altri Paesi che hanno raccolto le sfide alle quali noi abbiamo rinunciato, negando così opportunità di sviluppo».

Questa la visione del Governo, all’interno della quale elemento trainante sarà il Ponte sullo Stretto, illustrata dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi. Oggi pomeriggio a Reggio Calabria, in occasione dell’incontro nel gremito salone della sede di Confindustria, ha parlato di sviluppo, infrastrutture e investimenti che si concretizzano per attirarne altri. Le introduzioni sono state affidate al presidente di Confindustria reggina Domenico Vecchio e al presidente di Rfi Dario Lo Bosco. Il dato di partenza: la prospettiva del Ponte sullo Stretto.

«Il Ponte è un’opera avveniristica che darà lustro anche delle capacità di costruire del nostro Paese, portando benefici anche a chi ci sta di fronte al Nord Africa. La capacità attrattiva di un Paese si coltiva con investimenti economici e infrastrutturali che non lasceranno indietro le ferrovie e le strade. Ci sono risorse che investiremo su questi fronti anche in Calabria. Solo questa è la strada per rendere questo Paese appetibile e vivibile per i nostri giovani e accogliente e recettivo per i loro talenti. Un paese per giovani è un paese che cresce». Così ha proseguito ancora il viceministro Edoardo Rixi.

SS 106 e aeroporto Reggio

«C’è uno stanziamento di oltre 3 miliardi di euro nella legge di Bilancio 2023. Investiremo e finiremo tutta la 106. Gli appalti vanno avanti e i soldi ci sono. Stiamo lavorando e puntiamo a finirla, confidando nel rispetto dei tempi delle ditte e in una gestione dei cantieri senza opacità. Stesso dicasi per il sistema ferrovie e dighe, essenziali per la sfida dei cambiamenti climatici».

«Sbaglia chi crede che il Ponte sostituisca strade, ferrovie e aeroporti. Senza una visione integrata della mobilità che non lasci indietro regioni, in cui nessun territorio sia isolato, nessuno sviluppo sarà possibile. Vogliamo che la nostra Penisola diventi un centro logistico integrato per l’intero continente Europeo, passando dalla Calabria e dalla Sicilia. L’aeroporto dello Stretto rientra a pieno titolo in questa visione. Daremo presto gli esiti dello studio condotto da Enac e Enav che, con le nuove tecnologie disponibili, genereranno un incremento dei voli. Ciò nel rispetto assoluto del valore della sicurezza. La nostra è una visione d’insieme in cui salvaguarderemo anche il porto di Gioia Tauro e in cui potenzieremo anche le Capitanerie di Porto, strategiche per una gestione sicura del trasporto sullo Stretto».

La Limina

«Abbiamo stilato con Anas un nuovo programma di chiusure solo notturne per non pregiudicare la viabilità. Per scongiurare la chiusura totale realizzeremo la seconda canna».

Le Ferrovie


«Siamo contenti che finalmente si parli di Sud in termini di traino per lo sviluppo dell’intero Paese. Il momento è davvero storico. Siamo onorati di collaborare in sinergia con le Istituzioni. Noi stiamo facendo la nostra parte con investimenti importanti, pensando non solo al trasporto di persone e delle merci ma anche alle stazioni. Dobbiamo realizzare delle stazioni che siano hub sicuri, accoglienti e sostenibili. Nelle aree interne, con la fibra, esse saranno anche presidio di telemedicina.
Il piano 2023-2032 prevede 120 miliardi di investimenti al Sud e finora ne abbiamo appaltati già 52 miliardi di cui 8,3 miliardi in Calabria e 13 miliardi in Sicilia. Il lavoro prosegue per connettere e per integrare le reti di mobilità». Così ha spiegato Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e coordinatore del polo Infrastrutture del gruppo Fs.

Lo sviluppo per i giovani

«Abbiamo voluto incontrare il viceministro Rixi per portare avanti le istanze di sviluppo e investimenti su questo territorio. Abbiamo voluto sottolineare la necessità di investimenti che diano prospettive ai nostri giovani, affinché non siano costretti a impoverire questa terra ma possano restare per contribuire alla sua crescita». Così il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio.

Il corridoio Helsinki – Palermo

Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi domani chiuderà un autorevole momento di confronto dal titolo “Palermo/Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa” presso l’𝗔𝘂𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗴𝗻𝗮 Italo 𝗙𝗮𝗹𝗰𝗼𝗺𝗮𝘁𝗮̀ del plesso 𝗱𝗶 𝗜𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶𝗮 dell’università Mediterranea.

Parteciperanno al convegno il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in videocollegamento, il presidente di Rfi Dario Lo Bosco e l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. Il convegno è organizzato dall’ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Calabria e dall’università Mediterranea, dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali.

Un importante momento di approfondimento sulle prospettive di sviluppo delle infrastrutture di trasporto nel contesto nazionale e regionale, alla luce del ruolo dell’area dello Stretto in chiave europea. Il corridoio Palermo – Helsinki, quindi il corridoio Scandinavo-Mediterraneo che passando per Catania e Palermo arriva a La Valletta, è il quinto dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti, il cosiddetto Ten – T.

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