lunedì,Maggio 6 2024

Regione, Calabrese: «Ex stagisti e borsisti firmano il contratto a tempo indeterminato»

Assunti lavoratori d'alta professionalità che da 15 anni erano precari all'interno di Azienda Calabria lavoro

Regione, Calabrese: «Ex stagisti e borsisti firmano il contratto a tempo indeterminato»

«È finito il precariato per il bacino ex stagisti/borsisti. In Cittadella la firma del contratto a tempo indeterminato dopo un’attesa durata 15 anni. Prosegue lo svuotamento del bacino dei precari della Regione Calabria». Lo rende noto l’assessore al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese che stamattina ha accolto in Cittadella i lavoratori che da oggi saranno dipendenti a tempo indeterminato di Azienda Calabria Lavoro.

«Un momento positivo – afferma – per la Regione Calabria e per il dipartimento Lavoro. Dopo mesi di confronto, chiudiamo definitivamente uno dei bacini, già censiti nel dossier del precariato, che è quello degli stragisti-borsisti: lavoratori d’alta professionalità che da 15 anni erano precari all’interno di Azienda Calabria lavoro. Un percorso difficile – prosegue Calabrese – e che finalmente oggi si chiude in modo definitivo e ci porterà, da qui a qualche settimana, all’istituzione definitiva della nuova agenzia per il lavoro, Arpal. Stiamo lavorando con un grande impegno per chiudere questi bacini di precariato, che hanno creato spesso tante aspettative in tante persone. Non riteniamo assolutamente corretto come si è agito in passato, pertanto, il nostro obiettivo è di non creare più precari all’interno della pubblica amministrazione. Oggi, grazie all’impegno di tutto l’apparato burocratico della Regione Calabria e in particolar modo della commissaria di azienda Calabria Lavoro, Elena Maria Latella, raggiungiamo questo risultato, portiamo tranquillità a tantissime famiglie e soprattutto, ci saranno altri centinaia di lavoratori che avranno lo status definitivo di dipendenze della pubblica amministrazione. Questo è un risultato importantissimo per il governo regionale presieduto dal presidente Roberto Occhiuto – conclude Calabrese – che ci aveva dato questo compito sin dal suo insediamento».

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