venerdì,Aprile 26 2024

Coronavirus, chiude il Poliambulatorio di Villa? Il Pd chiede lumi al Comune

Il portavoce dem Enzo Musolino insorge: «L'Amministrazione si faccia sentire»

Coronavirus, chiude il Poliambulatorio di Villa? Il Pd chiede lumi al Comune

«L’emergenza Coronavirus ci ha finora insegnato una cosa precisa: la medicina territoriale, i presidi locali si sanità pubblica, i medici di base, i Poliambulatori, sono armi efficacissime contro il dilagare dell’infezione, deflazionano i Grandi Ospedali coinvolti, aiutano la gestione domiciliare dei malati». Così in una nota il portavoce del Pd di Villa San Giovanni Enzo Musolino.

«Con Disposizione di servizio del 3 aprile, i Commissari mettono in piedi un programma di rimodulazione dei servizi che va, purtroppo, in tutt’altra direzione rispetto all’arricchimento dei servizi territoriali: si chiudono sostanzialmente 19 Poliambulatori».

«Nel silenzio generale – continua l’esponente dem – questo ridimensionamento tocca anche la nostra città e, infatti, il Poliambulatorio di Villa San Giovanni rientra tra quelli coinvolti nella sospensione delle attività, nella interruzione di fatto delle prestazioni ordinarie e tutta l’utenza viene spedita fuori Città, gravando sulla Struttura più vicina, quella di Gallico. L’esteso bacino di utenza del Poliambulatorio di Villa – che comprende tutte le Comunità dello Stretto – sarà quindi esautorato del diritto alle prestazioni locali inerenti i livelli essenziali di assistenza».

«Il tutto è motivato con le esigenze connesse all’emergenza Covid-19, come se per affrontare il deficit calabrese di Sanità Pubblica, di servizi e di iniziative serie tese a contenere il contagio, invece di aumentare e implementare i presidi, invece di cominciare a ragionare di incremento dei tamponi e di medicina preventiva, si decida di contro di applicare ancora una volta rigidi criteri economicistici: e così il fine continua ad essere ridurre, accorpare, accentrare».

«E il valore del distanziamento sociale? E il divieto di assembramenti? – si chiede Musolino – Come si concilia tutto questo e la tutela della salute dei cittadini e dei pazienti, con i pochi ambulatori che rimarranno aperti – oltre Gallico anche Scilla – che, ovviamente, saranno presi d’assalto dai cittadini che non potranno ancora rinviare visite, esami e consulti?».

«In piena emergenza, infatti, in piena crisi sanitaria, con la penuria di uomini e mezzi in Calabria si approfitta della temperie straordinaria per comprimere ulteriormente i servizi sanitari in Città, per privare Villa di un importantissimo servizio fino ad oggi funzionante, vero bene comune della comunità. Come si può parlare di “esuberi” di fronte ad uno shock sanitario di queste proporzioni?. È questo il progetto di rilancio del Servizio Sanitario Regionale? Questo ci dobbiamo aspettare per il futuro?».

«Ci rivolgiamo direttamente al sindaco f.. f. di Villa San Giovanni che, per legge, è la suprema autorità sanitaria locale. Cosa intende fare, adesso, subito, per reagire a questa vera e propria defraudazione di diritti e di servizi? Non si ci si può limitare, infatti, a chiedere ai cittadini responsabilità e sacrifici, non basta disporre chiusure e minacciare sanzioni, occorre intervenire con forza per i propri profili di competenza».

«La salute di villesi – prosegue Musolino – si tutela anche e soprattutto difendendo con le unghie e con i denti i presidi sanitari esistenti, facendo sentire la propria voce nelle stanze del Potere Regionale che, in vero, risulta distante e lontano da Reggio e da Villa, che sembra non conoscere il territorio e che, di certo, non lo tutela assecondando scelte insensate come questa».

Articoli correlati

top