De Magistris al fianco di Pazzano. Pericolo a sinistra per Falcomatà
Il sindaco di Napoli fa il pienone all'auditorium Don Orione e spinge la candidatura che più delle altre può insediare l'uscente. L'obiettivo è quello di federare le varie esperienze locali
Si scalda la campagna elettorale a Reggio Calabria e all’orizzonte si profila un nuovo problema per il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà. Un pericolo che, stavolta, viene da sinistra. Pericolo che potrebbe assorbire parecchi consensi dal bacino elettorale del primo cittadino. La candidatura di Saverio Pazzano, fortemente voluta dal collettivo La Strada e dal movimento DemA, prende forma e consistenza. A sostenerla a Reggio Calabria è arrivato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha fatto il pieno all’auditorium Don Orione. Tantissime le associazioni presenti, i cittadini curiosi e anche qualche ex big della politica reggina come Nuccio Barillàe Frank Bendettoche da poco ha lasciato l’esperienza di direttore generale del Grande Ospedale Metropolitano. De Magistris ci crede e spinge Pazzano con l’idea di creare un movimento futuro che possa federare esperienze come quella di Napoli e di Reggio Calabria.
«Non possiamo solo resistere dentro belle esperienze, anche straordinarie come quella di Napoli, ma dobbiamo realizzare qualcosa di più grande insieme. Qui vedo bella gente, con tanta voglia di fare e da Napoli sosteniamo il collettivo La Strada».
Per De Magistris la candidatura di Pazzano non deve andare contro le esperienze precedenti. ma proporsi in maniera costruttiva. «Il Movimento DemA non è mai stato contro qualcuno. Mai avere rancore, certo le critiche vanno evidenziate, ma dobbiamo canalizzare tanta energia e tanta positività con un solo obiettivo essere contro tutte le forme di criminalità organizzata e gli intrecci della massoneria».
Scettico sulla futura alleanza Pd-Cinque Stelle: «Vediamo che verrà fuori e poi valutiamo, ancora il percorso è lungo e vanno scelte le candidature».
Mano libera poi a Pazzano sul programma: «Decidono loro e sapranno dare un futuro alla città con un riscatto che partirà dal basso».